Secondo libro delle Cronache 1:1-13
Secondo libro delle Cronache 1:1-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Salomone, figlio di Davide, si stabilì saldamente nel suo regno; il SIGNORE, il suo Dio, fu con lui e lo fece diventare molto potente. Salomone parlò a tutto Israele, ai capi delle migliaia e delle centinaia, ai giudici, a tutti i prìncipi di tutto Israele e ai capi delle case patriarcali. Poi, con tutti i partecipanti all’assemblea, si recò all’alto luogo situato a Gabaon; là infatti si trovava la tenda di convegno di Dio, che Mosè, servo del SIGNORE, aveva fatta nel deserto. Quanto all’arca di Dio, Davide l’aveva trasportata da Chiriat-Iearim al luogo che egli le aveva preparato, poiché egli aveva innalzato per essa una tenda a Gerusalemme. Davanti al tabernacolo del SIGNORE, a Gabaon, si trovava anche l’altare di bronzo fatto da Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur. Salomone e l’assemblea andarono là a consultare il SIGNORE. Sull’altare di bronzo, che era davanti alla tenda di convegno, Salomone offrì mille olocausti in presenza del SIGNORE. Quella notte Dio apparve a Salomone e gli disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti dia». Salomone rispose a Dio: «Tu hai trattato con grande benevolenza Davide, mio padre, e mi hai fatto regnare al suo posto. Ora, o SIGNORE, Dio, si avveri la promessa da te fatta a mio padre Davide, perché mi hai costituito re di un popolo numeroso come la polvere della terra! Dammi dunque saggezza e intelligenza, perché io sappia come comportarmi di fronte a questo popolo; poiché chi potrebbe mai amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è così numeroso?» Dio disse a Salomone: «Poiché questo è ciò che hai nel cuore e non hai chiesto ricchezze, né beni, né gloria, né la morte dei tuoi nemici, e nemmeno una lunga vita, ma hai chiesto per te saggezza e intelligenza per poter amministrare la giustizia per il mio popolo del quale ti ho fatto re, la saggezza e l’intelligenza ti sono concesse; e, oltre a questo, ti darò ricchezze, beni e gloria come non ne ebbero mai i re che ti hanno preceduto, e come non ne avrà mai nessuno dei tuoi successori». Salomone ritornò a Gerusalemme dall’alto luogo situato a Gabaon e dalla tenda di convegno, e regnò sopra Israele.
Secondo libro delle Cronache 1:1-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
*Salomone, figlio di *Davide, si stabilí saldamente nel suo regno; il Signore, il suo Dio, fu con lui e lo fece diventare molto potente. Salomone parlò a tutto *Israele, ai capi delle migliaia e delle centinaia, ai *giudici, a tutti i príncipi di tutto Israele, e ai capi delle case patriarcali. Poi, con tutti i partecipanti all'assemblea, si recò all'alto luogo situato a Gabaon; là infatti si trovava la *tenda di convegno di Dio, che *Mosè, servo del Signore, aveva fatta nel deserto. Quanto all'*arca di Dio, Davide l'aveva trasportata da Chiriat-Iearim al luogo che egli le aveva preparato; poiché egli aveva innalzato per essa una tenda a *Gerusalemme. Davanti al *tabernacolo del Signore, a Gabaon, si trovava anche l'altare di rame fatto da Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur. Salomone e l'assemblea andarono là a consultare il Signore. Sull'altare di rame, che era davanti alla tenda di convegno, Salomone offrí mille olocausti in presenza del Signore. Quella notte Dio apparve a Salomone, e gli disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti dia». Salomone rispose a Dio: «Tu hai trattato con grande benevolenza Davide, mio padre, e mi hai fatto regnare al suo posto. Ora, o Signore, Dio, si avveri la promessa da te fatta a mio padre Davide, perché mi hai costituito re di un popolo numeroso come la polvere della terra! Dammi dunque saggezza e intelligenza, perché io sappia come comportarmi di fronte a questo popolo; poiché chi potrebbe mai amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è cosí numeroso?» Dio disse a Salomone: «Poiché questo è ciò che hai nel cuore, e non hai chiesto ricchezze, né beni, né gloria, né la morte dei tuoi nemici, e nemmeno una lunga vita, ma hai chiesto per te saggezza e intelligenza per poter amministrare la giustizia per il mio popolo del quale ti ho fatto re, la saggezza e l'intelligenza ti sono concesse; e, oltre a questo, ti darò ricchezze, beni e gloria, come non ne ebbero mai i re che ti hanno preceduto, e come non ne avrà mai nessuno dei tuoi successori». Salomone ritornò a Gerusalemme dall'alto luogo situato a Gabaon, e dalla tenda di convegno, e regnò sopra Israele.
Secondo libro delle Cronache 1:1-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Salomone figlio di Davide consolidò il suo potere. Il Signore suo Dio era con lui e lo fece diventare un re veramente grande. Salomone convocò tutti gli Israeliti con i comandanti delle unità di cento e di mille soldati, i giudici e i grandi capifamiglia che avevano autorità su tutto il popolo. Salomone radunò quest’assemblea a Gàbaon, al santuario sulla collina, perché là vi era la tenda dell'incontro con Dio, che Mosè aveva costruito quando erano nel deserto. È vero che l’arca di Dio era a Gerusalemme: era infatti custodita nella tenda che Davide aveva fatto quando la trasportò da Kiriat-Iearim, ma a Gàbaon c’era l’altare di bronzo, costruito da Besalèl figlio di Urì figlio di Cur. L’altare si trovava davanti al luogo della presenza del Signore. Qui Salomone consultò il Signore insieme a tutta l’assemblea. Egli salì all’altare di bronzo, presso la tenda dell'incontro, alla presenza del Signore, e offrì un gran numero di sacrifici. La notte seguente Dio apparve a Salomone e gli disse: — Chiedimi quel che vuoi e io te lo darò. Salomone rispose a Dio: — Tu hai sempre mostrato un grande amore per mio padre Davide e hai fatto regnare me al suo posto. Ora, o Signore Dio, compi la promessa che hai fatto a mio padre Davide. Tu mi hai costituito re di un popolo numeroso come la polvere del suolo. Donami ora la sapienza e l’abilità necessarie per governarlo, perché nessuno saprebbe guidare questo tuo popolo così numeroso. Dio rispose a Salomone: — Tu non mi hai chiesto di diventare ricco, di avere possedimenti e gloria, di far morire i tuoi nemici o di vivere a lungo. Hai desiderato e mi hai chiesto, invece, sapienza e abilità per governare il mio popolo del quale ti ho fatto re. Siccome in cuor tuo hai desiderato queste cose, io te le darò. Ma, oltre a sapienza e abilità, ti darò anche ricchezza, possedimenti e gloria più che a ogni altro re che sia venuto prima o verrà dopo di te. Salomone partì dal santuario di Gàbaon, dove si trovava la tenda del convegno, tornò a Gerusalemme e cominciò a regnare su Israele.
Secondo libro delle Cronache 1:1-13 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
OR Salomone, figliuolo di Davide, si fortificò nel suo reame; e il Signore Iddio suo fu con lui, e l'ingrandì sommamente. E Salomone parlò a tutto Israele, ai capi delle migliaia, e delle centinaia, ed ai giudici, ed a tutti i principali di tutto Israele, capi di famiglie paterne. Ed egli, con tutta questa raunanza, andò all'alto luogo ch' era in Gabaon; perciocchè quivi era il Tabernacolo della convenenza di Dio, il qual Mosè, servitor del Signore, avea fatto nel deserto. Ma Davide avea trasportata l'Arca di Dio, da Chiriat-iearim, nel luogo ch'egli le avea apparecchiato; perciocchè egli le avea teso un Tabernacolo in Gerusalemme. L'altar di rame, che Besaleel, figliuolo di Uri, figliuolo di Hur, avea fatto, era eziandio quivi in Gabaon, davanti al Tabernacolo del Signore. E Salomone, e la raunanza, lo ricercò. E Salomone offerse quivi, davanti al Signore, sopra l'altar di rame, ch'era nel Tabernacolo della convenenza, mille olocausti. In quella notte Iddio apparve a Salomone, e gli disse: Chiedi ciò che tu vuoi che io ti dia. E Salomone disse a Dio: Tu hai usata gran benignità inverso Davide, mio padre, avendomi costituito re in luogo suo. Ora, o Signore Iddio, sia verificata la tua parola, che tu hai detta a Davide, mio padre; perciocchè tu mi hai costituito re sopra un popolo, che è in gran numero come la polvere della terra. Dammi ora sapienza, e scienza, per andare e venir davanti a questo popolo; perciocchè, chi potrebbe giudicare questo tuo gran popolo? E Iddio disse a Salomone: Perciocchè tu hai avuto questo in cuore, e non hai chieste ricchezze, nè facoltà, nè gloria, nè la vita de' tuoi nemici; nè anche hai chiesta lunga vita; anzi hai chiesta sapienza, e scienza, per poter giudicare il mio popolo, sopra il quale io ti ho costituito re, sapienza e scienza ti è data; ed anche ti donerò ricchezze, e facoltà, e gloria, la cui pari i re che sono stati davanti a te non hanno avuta, e non avranno quelli che saranno dopo te. Poi Salomone se ne venne in Gerusalemme, dall'alto luogo ch' era in Gabaon, d'innanzi al Tabernacolo della convenenza; e regnò sopra Israele.