Prima lettera a Timoteo 3:1-16
Prima lettera a Timoteo 3:1-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Certa è quest’affermazione: se uno aspira all’incarico di vescovo, desidera un’attività lodevole. Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà avere cura della chiesa di Dio?), che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo. Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo. Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; uomini che custodiscano il mistero della fede in una coscienza pura. Anche questi siano prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili. Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie. Perché quelli che hanno svolto bene il compito di diaconi si acquistano un grado onorabile e una grande franchezza nella fede che è in Cristo Gesù. Ti scrivo queste cose sperando di venire presto da te, affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.
Prima lettera a Timoteo 3:1-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Certa è quest'affermazione: se uno aspira all'incarico di *vescovo, desidera un'attività lodevole. Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio? ), che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al *diavolo. Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo. Allo stesso modo i *diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; uomini che custodiscano il mistero della fede in una coscienza pura. Anche questi siano prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili. Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie. Perché quelli che hanno svolto bene il compito di diaconi, si acquistano un grado onorabile e una grande franchezza nella fede che è in Cristo Gesú. Ti scrivo queste cose sperando di venir presto da te, affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.
Prima lettera a Timoteo 3:1-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ecco una parola sicura: se qualcuno desidera avere un compito di *pastore nella comunità, desidera una cosa seria. Un pastore deve essere un uomo buono, fedele alla propria moglie, capace di controllarsi, prudente, dignitoso, pronto ad accogliere gli ospiti, capace d'insegnare. Non può essere un ubriacone, un violento o uno che litiga facilmente: sia invece gentile e non si mostri attaccato ai soldi. Sappia governare bene la sua famiglia, i suoi figli siano ubbidienti e rispettosi. Perché, se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio? Egli non deve essere convertito da poco tempo, altrimenti potrebbe andare in superbia e finire condannato come il *diavolo. Infine, bisogna che egli sia stimato anche da quelli che non sono cristiani, perché nessuno parli male di lui ed egli non cada in qualche trappola del diavolo. Anche i diaconi devono essere uomini seri e sinceri: non ubriaconi, e non avidi di guadagni. Essi devono conservare la verità della fede con una coscienza pura. Perciò prima siano messi alla prova e poi, se non si troverà niente da dire contro di loro, potranno lavorare come diaconi. Anche le donne siano serie, non pettegole, capaci di controllarsi e fedeli in tutto. Il diacono deve essere fedele alla propria moglie, saper governare bene la famiglia ed educare i figli. I diaconi che svolgono bene il loro compito saranno onorati da tutti e potranno parlare con sicurezza della fede in Gesù *Cristo. Ti scrivo questa lettera, ma spero di poter venire presto da te. Tuttavia può darsi che io non venga presto; perciò voglio che tu sappia come devi comportarti nella casa di Dio, cioè nella chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. Davvero grande è il mistero della nostra fede: Cristo. Si è manifestato come uomo. Fu dichiarato giusto mediante lo *Spirito Santo. Apparve agli *angeli. Fu annunziato ai popoli pagani. Molti credettero in lui. Fu portato nella gloria di Dio.
Prima lettera a Timoteo 3:1-16 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
CERTA è questa parola: Se alcuno desidera l'ufficio di vescovo, desidera una buona opera. Bisogna adunque che il vescovo sia irreprensibile, marito d'una sola moglie, sobrio, vigilante, temperato, onesto, volonteroso albergator de' forestieri, atto ad insegnare; non dato al vino, non percotitore, non disonestamente cupido del guadagno; ma benigno, non contenzioso, non avaro. Che governi bene la sua propria famiglia, che tenga i figliuoli in soggezione, con ogni gravità. (Ma, se alcuno non sa governar la sua propria famiglia, come avrà egli cura della chiesa di Dio?) Che non sia novizio; acciocchè divenendo gonfio, non cada nel giudicio del diavolo. Or conviene che egli abbia ancora buona testimonianza da que' di fuori, acciocchè non cada in vituperio, e nel laccio del diavolo. Parimente bisogna che i diaconi sieno gravi, non doppi in parole, non dati a molto vino, non disonestamente cupidi del guadagno. Che ritengano il misterio della fede in pura coscienza. Or questi ancora sieno prima provati, poi servano, se sono irreprensibili. Simigliantemente sieno le lor mogli gravi, non calunniatrici, sobrie, fedeli in ogni cosa. I diaconi sien mariti d'una sola moglie, governando bene i figliuoli, e le proprie famiglie. Perciocchè coloro che avranno ben servito si acquistano un buon grado, e gran libertà nella fede, ch' è in Cristo Gesù. Io ti scrivo queste cose, sperando di venir tosto a te. E se pur tardo, acciocchè tu sappi come si convien conversar nella casa di Dio, che è la chiesa dell'Iddio vivente, colonna e sostegno della verità. E senza veruna contradizione, grande è il misterio della pietà: Iddio è stato manifestato in carne, è stato giustificato in Ispirito, è apparito agli angeli, è stato predicato a' Gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.