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Prima lettera di Pietro 4:1-11

Prima lettera di Pietro 4:1-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Poiché dunque Cristo ha sofferto nella carne, anche voi armatevi dello stesso pensiero, che cioè colui che ha sofferto nella carne rinuncia al peccato, per consacrare il tempo che gli resta da vivere nella carne non più alle passioni degli uomini, ma alla volontà di Dio. Basta già il tempo trascorso a soddisfare la volontà dei pagani vivendo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle orge, nelle gozzoviglie e nelle illecite pratiche idolatriche. Per questo trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi. Ne renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti. Infatti per questo è stato annunciato il vangelo anche a coloro che sono morti; affinché, seppur essendo stati giudicati nella carne secondo gli uomini, potessero vivere nello Spirito secondo Dio. La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera. Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l’amore copre una gran quantità di peccati. Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare. Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta a servizio degli altri. Se uno parla, lo faccia come si annunciano gli oracoli di Dio; se uno compie un servizio, lo faccia come si compie un servizio mediante la forza che Dio fornisce, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

Prima lettera di Pietro 4:1-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Poiché dunque Cristo ha sofferto nella carne, anche voi armatevi dello stesso pensiero, che, cioè, colui che ha sofferto nella carne rinuncia al peccato, per consacrare il tempo che gli resta da vivere nella carne, non piú alle passioni degli uomini, ma alla volontà di Dio. Basta con il tempo trascorso a soddisfare la volontà dei pagani vivendo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle orge, nelle gozzoviglie, e nelle illecite pratiche idolatriche. Per questo trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi. Ne renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti. Infatti per questo è stato annunziato il *vangelo anche ai morti; affinché, dopo aver subíto nel corpo il giudizio comune a tutti gli uomini, possano vivere mediante lo Spirito, secondo la volontà di Dio. La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera. Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l'amore copre una gran quantità di peccati. Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare. Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta a servizio degli altri. Se uno parla, lo faccia come si annunziano gli oracoli di Dio; se uno compie un servizio, lo faccia come si compie un servizio mediante la forza che Dio fornisce, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesú Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

Prima lettera di Pietro 4:1-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Cristo ha sofferto nel suo corpo. Dunque anche voi armatevi del suo stesso modo di pensare. Se uno ha sofferto persecuzione nel suo corpo non ha più legami con il peccato, non è più schiavo delle passioni umane, ma vive il resto della sua vita mortale seguendo la volontà di Dio. In passato voi siete vissuti per troppo tempo facendo quel che piace ai pagani: vizi, malvagi desideri, ubriachezze, orge, bagordi e il vergognoso culto degli idoli. Ora invece i pagani si meravigliano perché voi non vivete più con loro in questo mare di corruzione, e perciò parlano contro di voi. Ma essi dovranno rendere conto a colui che è pronto a *giudicare tutti, sia i vivi che i morti. Per questo il messaggio del *Vangelo è stato annunziato anche ai morti: perché, pur ricevendo nel loro corpo la condanna comune a tutti gli uomini, ora per mezzo dello Spirito di Dio, possano vivere la vita di Dio. La fine di tutte le cose è ormai vicina. Siate giudiziosi e sempre pronti alla preghiera. Soprattutto vogliatevi molto bene tra voi, perché l’amore cancella una grande quantità di peccati. Siate ospitali gli uni con gli altri, senza mormorare. Usate bene i vari doni di Dio: ciascuno metta a servizio degli altri la grazia particolare che ha ricevuto. Così, chi ha il dono di parlare parli per diffondere la parola di Dio; chi ha un incarico lo compia con la forza che viene da Dio; in modo che sempre sia data gloria a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. A lui appartiene la gloria e la potenza, per sempre. *Amen!

Prima lettera di Pietro 4:1-11 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

POI dunque che Cristo ha sofferto per noi in carne, ancor voi armatevi del medesimo pensiero, che chi ha sofferto in carne, ha cessato dal peccato; per vivere il tempo che resta in carne, non più alle concupiscenze degli uomini, ma alla volontà di Dio. Perciocchè il tempo passato della vita ci dev'esser bastato per avere operata la volontà de' Gentili, essendo camminati in lascivie, cupidità, ebbrezze, conviti, bevimenti, e nefande idolatrie. Laonde ora essi stupiscono, come di cosa strana, che voi non concorrete ad una medesima strabocchevol dissoluzione; e ne bestemmiano. I quali renderanno ragione a colui che è presto a giudicare i vivi ed i morti. Poichè per questo è stato predicato l'evangelo ancora a' morti, acciocchè fossero giudicati in carne, secondo gli uomini; ma vivessero in ispirito, secondo Iddio. Or la fine d'ogni cosa è vicina; siate adunque temperati, e vigilanti alle orazioni. Avendo, innanzi ad ogni cosa, la carità intensa gli uni inverso gli altri; perciocchè la carità coprirà moltitudine di peccati. Siate volonterosi albergatori gli uni degli altri, senza mormorii. Secondo che ciascuno ha ricevuto alcun dono, amministratelo gli uni agli altri, come buoni dispensatori della svariata grazia di Dio. Se alcuno parla, parli come gli oracoli di Dio; se alcuno ministra, faccialo come per lo potere che Iddio fornisce; acciocchè in ogni cosa sia glorificato Iddio per Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e l'imperio, ne' secoli de' secoli. Amen.

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