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Primo libro dei Re 5:1-18

Primo libro dei Re 5:1-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Chiram, re di Tiro, avendo udito che Salomone era stato unto re al posto di suo padre, gli mandò i suoi servitori; perché Chiram era stato sempre amico di Davide. Salomone mandò a dire a Chiram: «Tu sai che Davide, mio padre, non poté costruire una casa al nome del SIGNORE, del suo Dio, a causa delle guerre nelle quali fu impegnato da tutte le parti, finché il SIGNORE non gli mise i suoi nemici sotto i piedi. Ma ora il SIGNORE, il mio Dio, mi ha dato pace dappertutto; non ho più avversari e non sono sotto il peso di nessuna calamità. Ho quindi l’intenzione di costruire una casa al nome del SIGNORE mio Dio, secondo la promessa che il SIGNORE fece a Davide mio padre, quando gli disse: “Tuo figlio, che metterò sul tuo trono al posto tuo, sarà lui che costruirà una casa al mio nome”. Perciò da’ ordine che mi si taglino dei cedri del Libano. I miei servitori saranno insieme con i tuoi servitori. Pagherò il salario per i tuoi servitori secondo tutto quello che domanderai; perché tu sai che non c’è nessuno tra noi che sappia tagliare il legname come quelli di Sidone». Quando Chiram udì le parole di Salomone, provò una gran gioia e disse: «Benedetto sia oggi il SIGNORE, che ha dato a Davide un figlio saggio per regnare sopra questo grande popolo». Chiram mandò a dire a Salomone: «Ho udito il tuo messaggio per me. Farò tutto quello che desideri riguardo al legname di cedro e al legname di cipresso. I miei servitori li porteranno dal Libano al mare, e io li spedirò per mare legati come zattere fino al luogo che tu m’indicherai; e là li farò sciogliere e tu li prenderai; e tu mi farai il piacere di fornire la mia casa dei viveri necessari». Così Chiram diede a Salomone del legname di cedro e del legname di cipresso, quanto ne volle. E Salomone diede a Chiram ventimila cori di grano per il mantenimento della sua casa, e venti cori d’olio vergine; Salomone dava tutto questo a Chiram, anno dopo anno. Il SIGNORE diede sapienza a Salomone, come gli aveva promesso; e ci fu pace tra Chiram e Salomone, e fecero alleanza tra di loro. Il re Salomone reclutò operai in tutto Israele, e furono ingaggiati trentamila uomini. Li mandava in Libano, diecimila al mese, alternativamente; un mese stavano in Libano e due mesi a casa; e Adoniram era preposto a questi lavori. Salomone aveva inoltre settantamila uomini che trasportavano i materiali pesanti e ottantamila scalpellini sui monti, senza contare i capi dei prefetti, che erano tremilatrecento, preposti da Salomone alla sorveglianza di quanti erano addetti ai lavori. Il re diede ordine di estrarre delle pietre grandi, delle pietre scelte, per fare le fondamenta della casa con pietre squadrate. Gli operai di Salomone e gli operai di Chiram e i Ghiblei tagliarono e prepararono il legname e le pietre per la costruzione.

Primo libro dei Re 5:1-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Chiram, re di *Tiro, avendo udito che Salomone era stato unto re al posto di suo padre, gli mandò i suoi servitori; perché Chiram era stato sempre amico di *Davide. Salomone mandò a dire a Chiram: «Tu sai che Davide, mio padre, non poté costruire una casa al nome del Signore, del suo Dio, a causa delle guerre nelle quali fu impegnato da tutte le parti, finché il Signore non gli mise i suoi nemici sotto i piedi. Ma ora il Signore, il mio Dio, mi ha dato pace dappertutto; non ho piú avversari, e non sono sotto il peso di nessuna calamità. Ho quindi l'intenzione di costruire una casa al nome del Signore mio Dio, secondo la promessa che il Signore fece a Davide mio padre, quando gli disse: “Tuo figlio, che metterò sul tuo trono al posto tuo, sarà lui che costruirà una casa al mio nome”. Perciò dà ordine che mi si taglino dei cedri del Libano. I miei servitori saranno insieme con i tuoi servitori. Pagherò il salario per i tuoi servitori secondo tutto quello che domanderai; perché tu sai che non c'è nessuno tra noi che sappia tagliare il legname come quelli di *Sidone». Quando Chiram udí le parole di Salomone, provò una gran gioia e disse: «Benedetto sia oggi il Signore, che ha dato a Davide un figlio saggio per regnare sopra questo grande popolo». Chiram mandò a dire a Salomone: «Ho udito il tuo messaggio per me. Farò tutto quello che desideri riguardo al legname di cedro e al legname di cipresso. I miei servitori li porteranno dal Libano al mare, e io li spedirò per mare legati come zattere fino al luogo che tu m'indicherai; e là li farò sciogliere e tu li prenderai; e tu mi farai il piacere di fornire la mia casa dei viveri necessari». Cosí Chiram diede a Salomone del legname di cedro e del legname di cipresso, quanto ne volle. E Salomone diede a Chiram ventimila *cori di grano per il mantenimento della sua casa, e venti cori d'olio vergine; Salo mone dava tutto questo a Chiram, anno dopo anno. Il Signore diede sapienza a Salomone, come gli aveva promesso; e ci fu pace tra Chiram e Salomone, e fecero alleanza tra di loro. Il re Salomone reclutò operai in tutto Israele, e furono ingaggiati trentamila uomini. Li mandava in Libano, diecimila al mese, alternativamente; un mese stavano in Libano, e due mesi a casa; e Adoniram era preposto a questi lavori. Salomone aveva inoltre settantamila uomini che trasportavano i materiali pesanti e ottantamila scalpellini sui monti, senza contare i capi dei prefetti, che erano tremilatrecento, preposti da Salomone alla sorveglianza di quanti erano addetti ai lavori. Il re diede ordine di estrarre delle pietre grandi, delle pietre scelte, per fare le fondamenta della casa con pietre squadrate. Gli operai di Salomone e gli operai di Chiram e i Ghiblei tagliarono e prepararono il legname e le pietre per la costruzione.

Primo libro dei Re 5:1-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il potere di Salomone si estendeva su tutti i regni al di qua del fiume Eufrate, sul territorio dei Filistei e fino ai confini dell'Egitto. I popoli di queste regioni rimasero sottomessi a Salomone per tutta la sua vita e gli pagarono tributi. Per mantenere Salomone e la sua corte erano necessari ogni giorno circa sette tonnellate di fior di farina e quattordici di farina comune, dieci buoi ingrassati, venti buoi da pascolo e cento pecore, oltre a cervi, gazzelle, antilopi e oche grasse. Salomone esercitava il suo potere su tutta la regione a ovest del fiume Eufrate, da Tifsach a Gaza. Tutti i re a ovest dell'Eufrate gli erano sottomessi, ed egli era in pace con i popoli confinanti. Per tutta la vita di Salomone gli abitanti d'Israele vissero in pace, da Dan a nord fino a Bersabea a sud. Ognuno curava la sua vigna e il suo orto. Nelle stalle di Salomone c’era posto per quarantamila cavalli che servivano per i suoi carri. Egli aveva anche dodicimila cavalli da sella. I dodici prefetti, un mese ciascuno, fornivano il necessario per mantenere Salomone e tutti quelli della sua corte. Non facevano mai mancare niente. I prefetti, ciascuno secondo le disposizioni ricevute, facevano portare anche orzo e foraggio, per i cavalli da sella e da tiro, là dove ce n’era bisogno. Dio diede a Salomone profonda saggezza, grande intelligenza e vasta cultura. Così la sua sapienza fu superiore a quella dei popoli dell'oriente e dell'Egitto. Fu davvero il più saggio degli uomini: più di Etan l’Ezraita, più di Eman, di Calcol e di Darda, figli di Macol. La sua fama si sparse in tutti i popoli vicini. Salomone pronunziò tremila proverbi e compose millecinque canti. Parlò di ogni tipo di pianta, dal cedro del Libano all’issòpo che cresce sui muri. Parlò di quadrupedi, di uccelli, di rettili e di pesci. Gente di ogni nazione veniva ad ascoltare i suoi discorsi pieni di saggezza. Re di tutto il mondo sentirono parlare della sua saggezza e mandarono gente ad ascoltarlo. Chiram, re di Tiro, era sempre stato amico di Davide. Quando seppe che Salomone era stato consacrato re dopo suo padre Davide, gli mandò i suoi ambasciatori. A sua volta Salomone mandò questo messaggio a Chiram: «Tu sai che mio padre Davide non poteva costruire un tempio consacrato al Signore suo Dio perché doveva combattere continuamente con i popoli vicini. Alla fine, però, il Signore gli ha dato la vittoria su tutti i suoi nemici. Ora il Signore, mio Dio, mantiene la pace su tutte le frontiere del mio regno. Non ho nemici, non temo attacchi.

Primo libro dei Re 5:1-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR Hiram, re di Tiro, avendo udito che Salomone era stato unto re, in luogo di suo padre, gli mandò i suoi servitori; perciocchè Hiram era sempre stato amico di Davide. E Salomone mandò a dire ad Hiram: Tu sai che Davide, mio padre, non ha potuto edificare una Casa al Nome del Sigore Iddio suo, per le guerre, con le quali i suoi nemici lo tennero intorniato, finchè il Signore li ebbe posti sotto la pianta de' suoi piedi. Ma ora il Signore Iddio mio mi ha dato riposo d'ogn'intorno; io non ho avversario alcuno, nè sinistro accidente. Perciò, ecco, io delibero di edificare una casa al Nome del Signore Iddio mio, siccome il Signore ne avea parlato a Davide, mio padre, dicendo: Il tuo figliuolo, il quale io metterò sopra il tuo trono, in luogo tuo, sarà quello che edificherà una Casa al mio Nome. Ora dunque comanda che mi si taglino de' cedri del Libano; e i miei servitori saranno co' tuoi servitori; ed io ti darò il pagamento de' tuoi servitori, secondo tutto ciò che tu dirai; perciocchè tu sai che fra noi non vi è alcuno che sappia tagliare il legname, come i Sidonii. E quando Hiram ebbe udite le parole di Salomone, egli si rallegrò grandemente, e disse: Benedetto sia oggi il Signore, che ha dato a Davide un figliuolo savio, per successore sopra cotesto gran popolo. Ed Hiram mandò a dire a Salomone: Io ho inteso ciò che tu mi hai mandato; io farò tutto ciò che tu desideri intorno al legname di cedro, ed al legname di abete. I miei servitori lo condurranno dal Libano infino al mare; ed io lo farò metter per foderi nel mare, fino al luogo che tu mi manderai, e quivi il farò sciogliere, e tu li piglierai; e dal canto tuo tu mi contenterai con darmi della vittuaglia per la mia casa. Hiram adunque dava a Salomone del legname di cedro, e del legname di abete, ad ogni sua volontà. E Salomone dava ad Hiram ventimila cori di grano, per lo mangiare di casa sua, e venti cori d'olio vergine; tanto ne dava Salomone ad Hiram ogni anno. Il Signore adunque avendo data sapienza a Salomone, come gliene avea parlato; ed essendovi pace fra Hiram e Salomone, e avendo amendue fatta lega insieme; il re Salomone levò gente da tutto Israele; e la levata fu di trentamila uomini. Ed egli ne mandava nel Libano diecimila per mese, a muta; un mese erano nel Libano, e due mesi in casa; e Adoniram era sopra quella levata. Oltre a ciò, Salomone avea settantamila uomini da portar pesi; ed ottantamila che tagliavano pietre nel monte; oltre a' capi, e i commissari di Salomone, i quali erano sopra l'opera, in numero di tremila trecento, che, comandavano al popolo che lavorava all'opera. E per comandamento del re, si addussero pietre grandi, pietre fine, per fondar la Casa, e pietre pulite. Così i muratori di Salomone, e i muratori di Hiram, ed i Ghiblei, tagliarono, ed apparecchiarono il legname e le pietre, per edificar la Casa.

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