Primo libro dei Re 19:11-18
Primo libro dei Re 19:11-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Dio gli disse: «Va’ fuori e fermati sul monte, davanti al SIGNORE». E il SIGNORE passò. Un vento forte, impetuoso, schiantava i monti e spezzava le rocce davanti al SIGNORE, ma il SIGNORE non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma il SIGNORE non era nel terremoto. E, dopo il terremoto, un fuoco; ma il SIGNORE non era nel fuoco. E, dopo il fuoco, un mormorio di vento leggero. Quando Elia lo udì, si coprì la faccia con il mantello, andò fuori e si fermò all’ingresso della spelonca; e una voce giunse fino a lui e disse: «Che fai qui, Elia?» Egli rispose: «Io sono stato mosso da una grande gelosia per il SIGNORE, per il Dio degli eserciti, perché i figli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita». Il SIGNORE gli disse: «Va’, rifa’ la strada del deserto fino a Damasco e, quando vi sarai giunto, ungerai Azael come re di Siria; ungerai pure Ieu, figlio di Nimsci, come re d’Israele, e ungerai Eliseo, figlio di Safat da Abel-Meola, come profeta, al tuo posto. Chi scamperà dalla spada di Azael, sarà ucciso da Ieu; e chi scamperà dalla spada di Ieu, sarà ucciso da Eliseo. Ma io lascerò in Israele un residuo di settemila uomini, tutti quelli il cui ginocchio non si è piegato davanti a Baal e la cui bocca non l’ha baciato».
Primo libro dei Re 19:11-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Dio gli disse: «Va' fuori e fermati sul monte, davanti al Signore». E il Signore passò. Un vento forte, impetuoso, schiantava i monti e spezzava le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma il Signore non era nel terremoto. E, dopo il terremoto, un fuoco; ma il Signore non era nel fuoco. E, dopo il fuoco, un mormorio di vento leggero. Quando Elia lo udí, si coprí la faccia con il mantello, andò fuori, e si fermò all'ingresso della spelonca; e una voce giunse fino a lui, e disse: «Che fai qui, Elia?» Egli rispose: «Io sono stato mosso da una grande gelosia per il Signore, per il Dio degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari, e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita». Il Signore gli disse: «Va', rifà la strada del deserto, fino a *Damasco; e quando vi sarai giunto, ungerai Azael come re di *Siria; ungerai pure Ieu, figlio di Nimsci, come re d'Israele, e ungerai *Eliseo, figlio di Safat da Abel-Meola, come profeta, al tuo posto. Chi scamperà dalla spada di Azael, sarà ucciso da Ieu; e chi scamperà dalla spada di Ieu, sarà ucciso da Eliseo. Ma io lascerò in Israele un residuo di settemila uomini, tutti quelli il cui ginocchio non s'è piegato davanti a *Baal, e la cui bocca non l'ha baciato».
Primo libro dei Re 19:11-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il Signore rispose a Elia: — Esci dalla grotta e vieni sulla montagna, alla mia presenza. Infatti il Signore stava passando. Davanti a lui un vento fortissimo spaccava le montagne e fracassava le rocce, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento venne il terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto venne il fuoco, ma il Signore non era neppure nel fuoco. Dopo il fuoco, Elia udì come un lieve sussurro. Si coprì la faccia col mantello, uscì sull’apertura della grotta e udì una voce che gli diceva: — Che fai qui, Elia? Allora rispose: — Signore, Dio dell'universo, sono stato preso da un’ardente passione per te, quando ho visto che gli Israeliti hanno violato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso i tuoi profeti. Sono rimasto solo io, ma cercano di togliermi la vita! Il Signore gli rispose: — Ritorna sui tuoi passi, in direzione del deserto di Damasco. Entra in città e consacra Cazaèl re di Aram. Poi va’ a consacrare re d'Israele Ieu, figlio di Nimsì, e consacra come profeta al posto tuo Eliseo, figlio di Safat, originario di Abel-Mecolà. Chi sfuggirà alla spada di Cazaèl sarà ucciso da Ieu. Chi scamperà alla spada di Ieu, sarà ucciso da Eliseo. Risparmierò settemila Israeliti, tutti quelli che non hanno piegato le ginocchia davanti al dio Baal e non hanno baciato la sua statua.
Primo libro dei Re 19:11-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Allora il Signore gli disse: Esci fuori, e fermati in sul monte, davanti al Signore. Ed ecco, il Signore passò, e davanti a lui veniva un grande ed impetuoso vento, che schiantava i monti, e spezzava le pietre; ma il Signore non era nel vento. E dopo il vento, veniva un tremuoto; ma il Signore non era nel tremuoto. E dopo il tremuoto, veniva un fuoco; ma il Signore non era nel fuoco. E dopo il fuoco, veniva un suono sommesso e sottile. E come Elia l'ebbe udito, s'involse la faccia nel suo mantello, ed uscì fuori, e si fermò all'entrata della spelonca; ed ecco, una voce gli venne, che gli disse: Che hai tu a far qui, Elia? Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti; perciocchè i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io sono restato solo, e pure anche cercano di tormi la vita. Ma il Signore gli disse: Va', ritornatene verso il deserto di Damasco, per lo cammino per lo quale sei venuto; e quando tu sarai giunto là, ungi Hazael per re sopra la Siria. Ungi eziandio, per re sopra Israele, Iehu, figliuolo di Nimsi; ungi ancora per profeta, in luogo tuo, Eliseo, figliuolo di Safat, da Abel-Mehola. Ed egli avverrà che, chiunque sarà scampato dalla spada di Hazael, Iehu l'ucciderà; e chiunque sarà scampato dalla spada di Iehu, Eliseo l'ucciderà. Or io ho riserbati in Israele settemila uomini, che son tutti quelli le cui ginocchia non si sono inchinate a Baal, e la cui bocca non l'ha baciato.