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Primo libro dei Re 11:1-43

Primo libro dei Re 11:1-43 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Il re Salomone, oltre alla figlia del faraone, amò molte donne straniere: delle Moabite, delle Ammonite, delle Idumee, delle Sidonie, delle Ittite, donne appartenenti ai popoli dei quali il SIGNORE aveva detto ai figli d’Israele: «Non andate da loro e non vengano essi da voi, poiché essi certo pervertirebbero il vostro cuore per farvi seguire i loro dèi». A tali donne si unì Salomone nei suoi amori. Ed ebbe settecento principesse per mogli e trecento concubine; e le sue mogli gli pervertirono il cuore. Al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli gli fecero volgere il cuore verso altri dèi; e il suo cuore non appartenne interamente al SIGNORE suo Dio, come il cuore di Davide suo padre. Salomone seguì Astarte, divinità dei Sidoni, e Milcom, l’abominevole divinità degli Ammoniti. Così Salomone fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE e non seguì pienamente il SIGNORE, come aveva fatto Davide suo padre. Fu allora che Salomone costruì, sul monte che sta di fronte a Gerusalemme, un alto luogo per Chemos, l’abominevole divinità di Moab, e per Moloc, l’abominevole divinità dei figli di Ammon. Fece così per tutte le sue donne straniere, le quali offrivano profumi e sacrifici ai loro dèi. Il SIGNORE s’indignò contro Salomone, perché il cuore di lui si era allontanato dal SIGNORE, Dio d’Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva ordinato, a questo proposito, di non andare dietro ad altri dèi; ma egli non osservò l’ordine datogli dal SIGNORE. Il SIGNORE disse a Salomone: «Poiché tu hai agito a questo modo e non hai osservato il mio patto e le leggi che ti avevo date, io ti toglierò il regno e lo darò al tuo servo. Nondimeno, per amore di Davide tuo padre, io non farò questo durante la tua vita, ma strapperò il regno dalle mani di tuo figlio. Però non gli strapperò tutto il regno, ma lascerò una tribù a tuo figlio, per amore di Davide mio servo e per amore di Gerusalemme che io ho scelto». Il SIGNORE suscitò un nemico a Salomone: Adad, l’Idumeo, che era della stirpe reale di Edom. Quando Davide sconfisse Edom, Ioab, capo dell’esercito, salì per seppellire i morti e uccise tutti i maschi che erano in Edom. Ioab rimase in Edom sei mesi, con tutto Israele, finché vi ebbe sterminato tutti i maschi. In quel tempo Adad fuggì con alcuni Idumei, servitori di suo padre, per andare in Egitto. Adad era allora un ragazzo. Quelli dunque partirono da Madian, andarono a Paran, presero con sé degli uomini di Paran e giunsero in Egitto dal faraone, re d’Egitto, il quale diede a Adad una casa, provvide al suo mantenimento e gli assegnò dei terreni. Adad trovò grazia agli occhi del faraone, che gli diede in moglie la sorella della propria moglie, la sorella della regina Tacpenes. La sorella di Tacpenes gli partorì un figlio, Ghenubat, che Tacpenes divezzò nella casa del faraone; e Ghenubat rimase in casa del faraone tra i figli del faraone. Quando Adad ebbe sentito in Egitto che Davide si era addormentato con i suoi padri e che Ioab, capo dell’esercito, era morto, disse al faraone: «Permettimi di andare al mio paese». Il faraone gli rispose: «Che ti manca da me perché tu cerchi di andartene al tuo paese?» E quegli replicò: «Nulla; tuttavia, ti prego, lasciami partire». Dio suscitò un altro nemico a Salomone: Rezon, figlio di Eliada, che era fuggito dal suo signore Adadezer, re di Soba. Egli aveva radunato gente intorno a sé ed era diventato capo di una banda, quando Davide massacrò i Siri. Egli e i suoi andarono a Damasco, vi si stabilirono e regnarono a Damasco. Fu nemico d’Israele per tutto il tempo di Salomone; e questo, oltre al male già fatto da Adad. Detestò Israele e regnò sulla Siria. Anche Geroboamo, servo di Salomone, si ribellò contro il re. Egli era figlio di Nebat, Efrateo di Sereda, e aveva per madre una vedova che si chiamava Serua. La causa per cui si ribellò contro il re fu questa. Salomone costruiva Millo e chiudeva la breccia della città di Davide suo padre. Geroboamo era un uomo forte e valoroso; e Salomone, veduto come questo giovane lavorava, gli diede la sorveglianza di tutta la gente della casa di Giuseppe, reclutata per i lavori. In quel tempo Geroboamo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Aiia, di Silo, che indossava un mantello nuovo; ed erano loro due soli nella campagna. Aiia prese il mantello nuovo che aveva addosso, lo strappò in dodici pezzi e disse a Geroboamo: «Prendine per te dieci pezzi, perché il SIGNORE, Dio d’Israele, dice così: “Ecco, io strappo questo regno dalle mani di Salomone e te ne darò dieci tribù; a Salomone resterà una tribù, per amore di Davide mio servo e per amore di Gerusalemme, della città che ho scelta fra tutte le tribù d’Israele. Ciò perché i figli d’Israele mi hanno abbandonato, si sono prostrati davanti ad Astarte, divinità dei Sidoni, davanti a Chemos, dio di Moab, e davanti a Milcom, dio degli Ammoniti, e non hanno camminato nelle mie vie per fare ciò che è giusto agli occhi miei e per osservare le mie leggi e i miei precetti, come fece Davide, padre di Salomone. Tuttavia non toglierò dalle mani di lui tutto il regno, ma lo manterrò principe tutto il tempo della sua vita, per amore di Davide, mio servo, che io scelsi, e che osservò i miei comandamenti e le mie leggi. Toglierò il regno dalle mani di suo figlio e te ne darò dieci tribù; e a suo figlio lascerò una tribù, affinché Davide, mio servo, abbia sempre una lampada davanti a me in Gerusalemme, nella città che ho scelta per mettervi il mio nome. Io prenderò dunque te, e tu regnerai su tutto quello che vorrai e sarai re sopra Israele. Se tu ubbidirai a tutto quello che ti comanderò e camminerai nelle mie vie, e farai ciò che è giusto agli occhi miei, osservando le mie leggi e i miei comandamenti, come fece Davide mio servo, io sarò con te, ti edificherò una casa stabile, come ne edificai una a Davide, e ti darò Israele. Così umilierò la discendenza di Davide, ma non per sempre”». Per questo Salomone cercò di far morire Geroboamo; ma questi partì e si rifugiò in Egitto presso Sisac, re d’Egitto, e rimase in Egitto fino alla morte di Salomone. Il rimanente delle gesta di Salomone, tutto quello che fece e la sua saggezza, risulta scritto nel libro delle gesta di Salomone. Salomone regnò a Gerusalemme, su tutto Israele, quarant’anni. Poi Salomone si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide suo padre; e Roboamo, suo figlio, regnò al suo posto.

Primo libro dei Re 11:1-43 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Il re *Salomone, oltre alla figlia del *faraone, amò molte donne straniere: delle *Moabite, delle *Ammonite, delle *Idumee, delle *Sidonie, delle Ittite, donne appartenenti ai popoli dei quali il Signore aveva detto ai figli d'*Israele: «Non andate da loro e non vengano essi da voi, poiché essi certo pervertirebbero il vostro cuore per farvi seguire i loro dèi». A tali donne si uní Salomone nei suoi amori. Ed ebbe settecento principesse per mogli e trecento concubine; e le sue mogli gli pervertirono il cuore. Al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli gli fecero volgere il cuore verso altri dèi; e il suo cuore non appartenne interamente al Signore suo Dio, come il cuore di *Davide suo padre. Salomone seguí *Astarte, divinità dei Sidoni, e *Milcom, l'abominevole divinità degli Ammoniti. Cosí Salomone fece ciò che è male agli occhi del Signore e non seguí pienamente il Signore, come aveva fatto Davide suo padre. Fu allora che Salomone costruí, sul monte che sta di fronte a *Gerusalemme, un alto luogo per *Chemos, l'abominevole divinità di Moab, e per *Moloc, l'abominevole divinità dei figli di Ammon. Fece cosí per tutte le sue donne straniere, le quali offrivano profumi e sacrifici ai loro dèi. Il Signore s'indignò contro Salomone, perché il cuore di lui si era allontanato dal Signore, Dio d'Israele, che gli era apparso due volte, e gli aveva ordinato, a questo proposito, di non andare dietro ad altri dèi; ma egli non osservò l'ordine datogli dal Signore. Il Signore disse a Salomone: «Poiché tu hai agito a questo modo, e non hai osservato il mio patto e le leggi che ti avevo date, io ti toglierò il regno, e lo darò al tuo servo. Nondimeno, per amore di Davide tuo padre, io non farò questo durante la tua vita, ma strapperò il regno dalle mani di tuo figlio. Però, non gli strapperò tutto il regno, ma lascerò una tribú a tuo figlio, per amor di Davide mio servo e per amor di Gerusalemme che io ho scelto». Il Signore suscitò un nemico a Salomone: Adad, l'Idumeo, che era della stirpe reale di Edom. Quando Davide sconfisse Edom, *Ioab, capo dell'esercito, salí per seppellire i morti, e uccise tutti i maschi che erano in Edom. Ioab rimase in Edom sei mesi, con tutto Israele, finché vi ebbe sterminato tutti i maschi. In quel tempo Adad fuggí con alcuni Idumei, servitori di suo padre, per andare in Egitto. Adad era allora un ragazzo. Quelli dunque partirono da Madian, andarono a Paran, presero con sé degli uomini di Paran e giunsero in Egitto dal faraone, re d'Egitto, il quale diede a Adad una casa, provvide al suo mantenimento, e gli assegnò dei terreni. Adad trovò grazia agli occhi del faraone, che gli diede in moglie la sorella della propria moglie, la sorella della regina Tacpenes. La sorella di Tacpenes gli partorí un figlio, Ghenubat, che Tacpenes divezzò nella casa del faraone; e Ghenubat rimase in casa del faraone tra i figli del faraone. Quando Adad ebbe sentito in Egitto che Davide si era addormentato con i suoi padri e che Ioab, capo dell'esercito, era morto, disse al faraone: «Permettimi di andare al mio paese». Il faraone gli rispose: «Che ti manca da me perché tu cerchi di andartene al tuo paese?» E quegli replicò: «Nulla; tuttavia, ti prego, lasciami partire». Dio suscitò un altro nemico a Salomone: Rezon, figlio d'Eliada, che era fuggito dal suo signore Adadezer, re di Soba. Egli aveva radunato gente intorno a sé ed era diventato capo di una banda, quando Davide massacrò i Siri. Egli e i suoi andarono a *Damasco, vi si stabilirono e regnarono a Damasco. Fu nemico d'Israele per tutto il tempo di Salomone; e questo, oltre al male già fatto da Adad. Detestò Israele e regnò sulla *Siria. Anche *Geroboamo, servo di Salomone, si ribellò contro il re. Egli era figlio di Nebat, Efrateo di Sereda, e aveva per madre una vedova che si chiamava Serua. La causa per cui si ribellò contro il re fu questa. Salomone costruiva Millo e chiudeva la breccia della *città di Davide suo padre. Geroboamo era un uomo forte e valoroso; e Salomone, veduto come questo giovane lavorava, gli diede la sorveglianza di tutta la gente della casa di *Giuseppe, reclutata per i lavori. In quel tempo Geroboamo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il *profeta Aiia, di Silo, che indossava un mantello nuovo; ed erano loro due soli nella campagna. Aiia prese il mantello nuovo che aveva addosso, lo strappò in dodici pezzi, e disse a Geroboamo: «Prendine per te dieci pezzi, perché il Signore, Dio d'Israele, dice cosí: “Ecco, io strappo questo regno dalle mani di Salomone, e te ne darò dieci tribú; a Salomone resterà una tribú per amor di Davide mio servo, e per amor di Gerusalemme, della città che ho scelta fra tutte le tribú d'Israele. Ciò, perché i figli d'Israele mi hanno abbandonato, si sono prostrati davanti ad Astarte, divinità dei Sidoni, davanti a Chemos, dio di Moab, e davanti a Milcom, dio degli Ammoniti, e non hanno camminato nelle mie vie per fare ciò che è giusto agli occhi miei e per osservare le mie leggi e i miei precetti, come fece Davide, padre di Salomone. Tuttavia non toglierò dalle mani di lui tutto il regno, ma lo manterrò principe tutto il tempo della sua vita, per amor di Davide, mio servo, che io scelsi, e che osservò i miei comandamenti e le mie leggi. Toglierò il regno dalle mani di suo figlio, e te ne darò dieci tribú; e a suo figlio lascerò una tribú, affinché Davide, mio servo, abbia sempre una lampada davanti a me in Gerusalemme, nella città che ho scelta per mettervi il mio nome. Io prenderò dunque te, e tu regnerai su tutto quello che vorrai e sarai re sopra Israele. Se tu ubbidirai a tutto quello che ti comanderò, e camminerai nelle mie vie, e farai ciò ch'è giusto agli occhi miei, osservando le mie leggi e i miei comandamenti, come fece Davide mio servo, io sarò con te, ti edificherò una casa stabile, come ne edificai una a Davide, e ti darò Israele. Cosí umilierò la discendenza di Davide, ma non per sempre”». Per questo Salomone cercò di far morire Geroboamo; ma questi partí e si rifugiò in Egitto presso Sisac, re d'Egitto, e rimase in Egitto fino alla morte di Salomone. Il rimanente delle gesta di Salomone, tutto quello che fece, e la sua saggezza risulta scritto nel libro delle gesta di Salomone. Salomone regnò a Gerusalemme, su tutto Israele, quarant'anni. Poi Salomone si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide suo padre; e Roboamo, suo figlio, regnò al suo posto.

Primo libro dei Re 11:1-43 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il re Salomone amò molte donne straniere. Oltre alla figlia del faraone d'Egitto, sposò donne moabite, ammonite, edomite, ittite e di Sidone. Il Signore aveva proibito agli Israeliti matrimoni con gente di altri popoli, perché li avrebbero spinti ad adorare i loro dèi. Proprio a causa dei suoi amori, Salomone finì per legarsi a questi dèi. Salomone sposò settecento principesse ed ebbe trecento concubine. Le sue donne lo allontanarono da Dio e, quando fu vecchio, lo spinsero ad adorare altri dèi. A differenza di suo padre, il suo cuore non fu più tutto per il Signore, suo Dio. Andò dietro ad Astarte, dea degli abitanti di Sidone, e a Milcom, l’abominevole dio degli Ammoniti. Egli andò contro la volontà del Signore e non lo seguì con la stessa fedeltà di suo padre Davide. Costruì persino un santuario in onore di Camos, l’abominevole dio dei Moabiti, sul monte di fronte a Gerusalemme, e un altro in onore di Moloc, l’abominevole dio degli Ammoniti. Fece così perché le sue donne straniere volevano bruciare incenso o fare sacrifici ai loro dèi. Anche se il Signore gli era apparso due volte e gli aveva ordinato di non adorare dèi di altri popoli, Salomone non gli ubbidì e si allontanò da lui. Allora il Signore si adirò contro di lui e gli disse: «Non sei stato fedele alla mia alleanza e hai trasgredito i miei comandamenti. Poiché ti sei comportato così, ti toglierò il regno e lo darò a uno dei tuoi sudditi. Tuttavia, per amore di tuo padre Davide, non lo farò subito, mentre sei ancora vivo; toglierò il regno a tuo figlio. Tuttavia gli lascerò una tribù. Per amore del mio servitore Davide e di Gerusalemme, la città che ho scelto per me, non eliminerò completamente il suo regno». Il Signore spinse Adad, della famiglia reale di Edom, a mettersi contro Salomone. Molto tempo prima, Davide aveva conquistato Edom. Ioab, comandante del suo esercito, era andato a seppellire i caduti e poi era rimasto ancora sei mesi in Edom per uccidere tutti i maschi della regione. A quell’epoca Adad era ancora un ragazzo, ma era riuscito a fuggire verso l’Egitto con alcuni servi edomiti di suo padre. Erano partiti da Madian ed erano andati a Paran; lì avevano preso con loro altra gente. Poi erano andati in Egitto, dal faraone. Il faraone assicurò il vitto ad Adad e gli diede casa e terreni. Il faraone prese in simpatia Adad, e gli diede in moglie una sua cognata, sorella della regina Tacpenès. Adad ebbe poi un figlio da lei, chiamato Ghenubàt, che fu allevato dalla regina Tacpenès, nel suo palazzo, assieme ai figli del faraone. Quando, in Egitto, Adad venne a sapere che Davide e Ioab, il comandante del suo esercito, erano morti, disse al faraone: — Lasciami partire, voglio tornare nella mia terra. Il faraone gli rispose: — Ti ho fatto mancare qualche cosa? È per questo che vuoi tornare alla tua terra? — No, — rispose Adad, — ma lasciami partire lo stesso. Dio spinse anche un altro nemico contro Salomone, un certo Rezon, figlio di Eliadà. Ai tempi di Davide, Rezon era stato agli ordini di Adadèzer, re di Soba. Quando Davide aveva sconfitto Adadèzer, Rezon era fuggito, aveva raccolto alcuni uomini ed era diventato capo di una banda di fuorilegge. Poi era andato a stabilirsi a Damasco ed era diventato re di quella città. Per tutta la vita di Salomone, Rezon fu nemico d'Israele. Anche Adad fu contro Israele e gli fece del male. Adad fu re di Edom. Geroboamo, uno dei funzionari di Salomone, si ribellò a lui. Era figlio di Nebat, un uomo della tribù di Èfraim, originario di Seredà. Sua madre era una vedova chiamata Seruà. Ecco come nacque la rivolta. Salomone stava facendo costruire il terrapieno del Millo e completare le mura della città. Geroboamo era un giovane molto capace. Quando Salomone vide come lavorava, lo mise a dirigere gli operai discendenti da Giuseppe. Un giorno Geroboamo uscì da Gerusalemme. Per la strada gli venne incontro il profeta Achia da Silo. Erano soli in campagna e Achia aveva un mantello nuovo. Achia si tolse il mantello nuovo, lo strappò in dodici parti e disse a Geroboamo: «Prendi dieci di questi pezzi». Poi gli spiegò: «Così ti dice il Signore, il Dio d'Israele: Toglierò il regno a Salomone e darò a te dieci tribù. Però, per amore del mio servo Davide e di Gerusalemme, la città che ho scelto per me fra tutte le città d'Israele, a Salomone lascerò una tribù. Farò così perché Salomone mi ha abbandonato e ha adorato divinità di altri popoli: Astarte, dea di Sidone, Camos, dio dei Moabiti, Milcom, dio degli Ammoniti. Salomone non è stato fedele, non ha fatto la mia volontà, non ha messo in pratica le mie leggi e i miei comandamenti, come invece aveva fatto suo padre Davide. Tuttavia non lo priverò di tutto il regno e continuerò a farlo regnare finché vive. Farò questo per amore del mio servo Davide, che io avevo scelto e che metteva in pratica le mie leggi e i miei comandamenti. Toglierò il regno dalle mani del figlio di Salomone e darò a te dieci tribù. A lui ne lascerò una, così non si spegnerà la lampada di Davide, la discendenza del mio servo, in Gerusalemme, città che mi sono scelta come luogo della mia presenza. Ti farò diventare re e tu governerai su tutto il territorio che vorrai; sarai re d'Israele. Se ascolterai i miei ordini, se seguirai il cammino che ti indicherò e farai la mia volontà, se, come ha fatto il mio servo Davide, metterai in pratica le mie leggi e i miei comandamenti, io sarò con te. Ti darò una discendenza forte e stabile, come ho fatto per Davide. Ti affiderò Israele e punirò così i discendenti di Davide per le colpe di Salomone, ma non per sempre». Salomone cercò di far uccidere Geroboamo, ma egli fuggì in Egitto, dal re Sisak. Rimase là fino alla morte di Salomone. Tutte le altre cose che Salomone fece, le sue imprese, i suoi discorsi pieni di sapienza sono scritti nella ‘Storia di Salomone’. Salomone regnò a Gerusalemme, su tutto il popolo d'Israele, per quarant’anni. Quando morì, fu sepolto nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Roboamo.

Primo libro dei Re 11:1-43 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

ORA il re Salomone amò, oltre alla figliuola di Faraone, molte donne straniere, Moabite, Ammonite, Idumee, Sidonie, Hittee, delle nazioni delle quali il Signore avea detto a' figliuoli di Israele: Non entrate da esse, ed esse non entrino da voi; per certo esse faranno rivolgere il cuor vostro dietro ai loro dii; a quelle si congiunse Salomone per amore. Ed ebbe settecento donne principesse, e trecento concubine; e le sue donne sviarono il suo cuore. Al tempo della sua vecchiezza avvenne che le sue donne sviarono il suo cuore dietro ad altri dii; ed il suo cuore non fu intiero inverso il Signore Iddio suo, come era stato il cuor di Davide, suo padre. E Salomone andò dietro ad Astoret, dio de' Sidonii; e dietro a Milcom, abbominazione degli Ammoniti. Così Salomone fece ciò che dispiace al Signore; e non seguitò il Signore appieno, come avea fatto Davide, suo padre. Allora Salomone edificò un alto luogo a Chemos, abbominazione di Moab, nel monte ch'è dirimpetto a Gerusalemme; ed a Molec, abbominazione de' figliuoli di Ammon. Il simigliante fece per tutte le sue donne straniere, le quali facevano profumi, e sacrificavano agl'iddii loro. Perciò il Signore si adirò contro a Salomone, perchè il suo cuore s'era sviato dal Signore Iddio d'Israele, che gli era apparito due volte. E gli avea fatto comandamento intorno a questo, ch'egli non andasse dietro ad altri dii; ma egli non osservò ciò che il Signore avea comandato. E il Signore disse a Salomone: Perciocchè questo è stato in te, e tu non hai osservato il mio patto, ed i miei statuti, i quali io ti avea imposti; io del tutto straccerò il reame d'addosso a te, e lo darò al tuo servitore. Ma pure, per amor di Davide, tuo padre, io non farò questo a' tuoi dì; io lo straccerò d'infra le mani del tuo figliuolo. Nondimeno, io non istraccerò tutto il reame; io ne darò una tribù al tuo figliuolo, per amor di Davide, mio servitore; e per amor di Gerusalemme, che io ho eletta. IL Signore adunque fece sorgere un avversario a Salomone, cioè Hadad Idumeo, ch'era del sangue reale di Edom. Perciocchè avvenne, quando Davide era in Idumea, allora che Ioab, Capo dell'esercito, salì per far sotterrar gli uccisi, e percosse tutti i maschi d'Idumea (perciocchè Ioab, con tutto Israele, dimorò quivi sei mesi, finchè ebbe distrutti tutti i maschi d'Idumea), che Hadad se ne fuggì, con alcuni uomini Idumei, de' servitori di suo padre, per ridursi in Egitto. (Or Hadad era giovanetto.) Costoro adunque si partirono di Madian, e vennero in Paran, e presero con loro degli uomini di Paran, e vennero in Egitto a Faraone, re di Egitto, il quale diede ad Hadad una casa, e gli assegnò il suo vitto, ed anche gli diede una terra. Ed Hadad venne molto in grazia di Faraone; ed esso gli diede per moglie la sorella della sua moglie, la sorella della regina Tafnes. E la sorella di Tafnes gli partorì Ghenubat, suo figliuolo, il quale Tafnes allevò nella casa di Faraone; e Ghenubat fu nella casa di Faraone per mezzo i figliuoli di esso. Ora, quando Hadad ebbe inteso in Egitto, che Davide giaceva co' suoi padri, e che Ioab, capo dell'esercito, era morto, disse a Faraone: Dammi licenza che io me ne vada al mio paese. E Faraone gli disse: Ma che ti manca appresso di me, che ecco tu cerchi di andartene al tuo paese? Ed gli disse: Nulla; ma pur dammi licenza. Iddio fece ancora sorgere un altro avversario a Salomone, cioè: Rezon, figliuolo d'Eliada, il quale se n'era fuggito d'appresso Hadadezer, re di Soba, suo signore. Or egli adunò appresso di sè della gente, e fu capo di scherani, quando Davide uccideva quella gente. Poi egli ed i suoi andarono in Damasco, e dimorarono quivi, e regnarono in Damasco. E Rezon fu avversario ad Israele tutto il tempo di Salomone, oltre al male che fece Hadad; ed infestò Israele, e regnò sopra la Siria. GEROBOAMO ancora, figliuolo di Nebat Efrateo, da Sereda, servo di Salomone, il nome della cui madre era Serua, donna vedova, si levò contro al re. E questa fu la cagione, per la quale si levò contro al re: Salomone edificava Millo, e chiudeva la rottura della Città di Davide, suo padre. Or quell'uomo Geroboamo era valente e prode; e Salomone, veggendo il giovane che lavorava, l'ordinò sopra quelli della casa di Giuseppe, che portavano pesi. Ora, essendo in quel tempo Geroboamo uscito fuor di Gerusalemme, il profeta Ahia Silonita lo trovò per la via, vestito d'una vesta nuova; ed erano amendue soli in su la campagna. Ed Ahia prese la vesta nuova ch'egli avea indosso, e la stracciò in dodici pezzi. E disse a Geroboamo: Prenditene dieci pezzi; perciocchè il Signore Iddio d'Israele ha detto così: Ecco, io straccio il reame d'infra le mani di Salomone, e te ne darò dieci tribù. Ed a lui ne resterà una tribù, per amor di Davide, suo padre, e per amor di Gerusalemme, che è la città ch'io ho eletta d'infra tutte le tribù d'Israele. Perciocchè essi mi hanno abbandonato, ed hanno adorato Astoret, dio de' Sidonii, e Chemos, dio de' Moabiti, e Milcom, dio de' figliuoli di Ammon; e non son camminati nelle mie vie, per far ciò che mi piace, e per mettere in opera i miei statuti, e le mie leggi, come fece Davide, padre di Salomone. Ma pure io non torrò dalle mani di lui nulla di tutto il reame; anzi lo manterrò principe tutto il tempo della vita sua, per amor di Davide, mio servitore, che io ho eletto, il quale ha osservati i miei comandamenti ed i miei statuti. Ma io torrò il reame di mano al suo figliuolo, e ne darò a te dieci tribù; ed al suo figliuolo ne darò una tribù; acciocchè vi resti del continuo una lampana a Davide, mio servitore, davanti a me, in Gerusalemme, che è la città, la quale io ho eletta per mettervi il mio Nome. Io adunque ti prenderò, e tu regnerai interamente secondo il desiderio dell'anima tua, e sarai re sopra Israele. Ed avverrà che, se tu ubbidisci a tutto quello che io ti comanderò, e cammini nelle mie vie, e fai ciò che mi piace, osservando i miei statuti ed i miei comandamenti, come ha fatto Davide, mio servitore, io sarò teco, e ti edificherò una casa stabile, come io l'avea edificata a Davide, e ti darò Israele. Ed io affliggerò la progenie di Davide per questo, ma non già in perpetuo. Perciò Salomone cercò di far morire Geroboamo; ma egli si levò, e se ne fuggì in Egitto, a Sisac, re di Egitto, e dimorò in Egitto fino alla morte di Salomone. ORA, quant'è al rimanente dei fatti di Salomone, ed a quello ch'egli fece, ed alla sua sapienza; queste cose non sono esse scritte nel Libro dei fatti di Salomone? Ora il tempo che Salomone regnò in Gerusalemme sopra tutto Israele, fu di quarant'anni. Poi Salomone giacque co' suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide, suo padre; e Roboamo, suo figliuolo, regnò in luogo suo.