Prima lettera ai Corinzi 6:1-8
Prima lettera ai Corinzi 6:1-8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti anziché davanti ai santi? Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione. Dico questo per farvi vergogna. È possibile che non vi sia tra di voi neppure una persona saggia, capace di pronunciare un giudizio tra un fratello e l’altro? Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi agli infedeli. Certo è già in ogni modo un vostro difetto che abbiate fra voi dei processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno? Invece siete voi che fate torto e danno; e per giunta a dei fratelli.
Prima lettera ai Corinzi 6:1-8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti anziché davanti ai santi? Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione. Dico questo per farvi vergogna. È possibile che non vi sia tra di voi neppure una persona saggia, capace di pronunciare un giudizio tra un fratello e l’altro? Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi agli infedeli. Certo è già in ogni modo un vostro difetto che abbiate fra voi dei processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno? Invece siete voi che fate torto e danno; e per giunta a dei fratelli.
Prima lettera ai Corinzi 6:1-8 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti anziché davanti ai santi? Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto piú possiamo giudicare le cose di questa vita! Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione. Dico questo per farvi vergogna. È possibile che non vi sia tra di voi neppure una persona saggia, capace di pronunciare un giudizio tra un fratello e l'altro? Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi agl'infedeli. Certo è già in ogni modo un vostro difetto che abbiate fra voi dei processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno? Invece siete voi che fate torto e danno; e per giunta a dei fratelli.
Prima lettera ai Corinzi 6:1-8 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Quando due di voi sono in lite, non dovrebbero neppure chiedere giustizia ai giudici pagani; dovrebbero invece rivolgersi alla comunità. Voi ben sapete che il popolo di Dio giudicherà il mondo. E se dovrete giudicare il mondo, a maggior ragione dovete essere capaci di risolvere questioni di minore importanza. Non sapete che dovremmo giudicare anche gli *angeli? Perché allora non dovremo giudicare le nostre liti? Quando dunque avete da risolvere le questioni di questa vita, perché mettete come giudici, nella chiesa, persone estranee? Lo dico per farvi vergognare, perché è impossibile che in mezzo a voi non si possa trovare qualche persona saggia, capace di risolvere una questione tra fratelli. Del resto, è proprio indispensabile che un fratello citi in giudizio un altro fratello, e per di più, dinanzi a giudici non credenti? È già cattivo segno che ci siano processi tra voi. Perché non sopportate piuttosto qualche torto? Perché non siete disposti piuttosto a rimetterci qualcosa? Invece siete proprio voi che commettete ingiustizie e rubate e per di più contro i fratelli! Sappiate però che non c’è posto per i malvagi nel nuovo mondo di Dio. Non illudetevi
Prima lettera ai Corinzi 6:1-8 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
ARDISCE alcun di voi, avendo qualche affare con un altro, chiamarlo in giudizio davanti agl'iniqui, e non davanti a' santi? Non sapete voi che i santi giudicheranno il mondo? e se il mondo è giudicato per voi, siete voi indegni de' minimi giudicii? Non sapete voi che noi giudicheremo gli angeli? quanto più possiamo giudicar delle cose di questa vita? Dunque, se avete delle liti per cose di questa vita, fate seder per giudici quelli che nella chiesa sono i più dispregevoli. Io lo dico per farvi vergogna. Così non vi è egli pur un savio fra voi, il qual possa dar giudicio fra l'uno de' suoi fratelli e l'altro? Ma fratello con fratello litiga, e ciò davanti agl'infedeli. Certo adunque già vi è del tutto del difetto in voi, in ciò che voi avete delle liti gli uni con gli altri; perchè non sofferite voi più tosto che torto vi sia fatto? perchè non vi lasciate più tosto far qualche danno? Ma voi fate torto, e danno; e ciò a' fratelli.