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Prima lettera ai Corinzi 5:1-13

Prima lettera ai Corinzi 5:1-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i pagani; al punto che uno si tiene la moglie di suo padre! E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell’azione fosse tolto di mezzo a voi! Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto. Nel nome del Signore {nostro} Gesù, essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l’autorità del Signore nostro Gesù, ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù. Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta? Purificatevi del vecchio lievito per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. Celebriamo dunque la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità. Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori; non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gli idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare. Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi.

Prima lettera ai Corinzi 5:1-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione; e tale immoralità, che non si trova neppure fra i pagani; al punto che uno di voi si tiene la moglie di suo padre! E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell'azione fosse tolto di mezzo a voi! Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto. Nel nome del Signore Gesú, essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l'autorità del Signore nostro Gesú, ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel *giorno del Signore Gesú. Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta? Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli *azzimi della sincerità e della verità. Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori; non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gl'idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare. Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi.

Prima lettera ai Corinzi 5:1-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Tutti sanno che vi sono casi di immoralità in mezzo a voi. Ve n’è addirittura uno, così grave, che non si sopporta neppure tra i pagani: uno di voi convive con la sua matrigna. E siete anche pieni di superbia! Dovreste invece essere pieni di tristezza e allontanare da voi chi commette un tale misfatto. A ogni modo, io spiritualmente presente tra voi sebbene assente di fatto, ho giudicato chi ha agito così male. Perciò, quando vi riunite nel nome di Gesù *Cristo, nostro Signore, io sarò spiritualmente presente tra voi, e voi, con la potenza che viene da Gesù, nostro Signore, dovrete abbandonare quel tale a *Satana. Soffrirà la carne, affinché possa essere salvato lo spirito nel giorno del Signore. Non avete proprio alcun motivo per vantarvi! Sapete benissimo che un po’ di *lievito fa lievitare tutta la pasta. Togliete via quel vecchio lievito che vi corrompe. Siate come una pasta nuova, come i *pani non lievitati di Pasqua. E lo siete già, perché Cristo, il nostro agnello pasquale, è già stato sacrificato. Celebriamo dunque la nostra Pasqua senza il vecchio lievito del peccato e dell'immoralità. Serviamoci invece del pane non lievitato, immagine di purezza e di verità. Vi ho già scritto di non avere nulla a che fare con chi vive nell’immoralità. Ma non pensavo certo a tutti quelli che, in questo mondo, sono immorali, invidiosi, ladri, adoratori di idoli, altrimenti dovreste vivere lontano da ogni terra abitata. Volevo dire: non abbiate più rapporti con quelli che dichiarano di essere credenti, ma poi, di fatto, sono immorali, invidiosi, adoratori di idoli, calunniatori, ubriaconi, ladri. Con simile gente non dovete neppure mangiare insieme. Non è mio compito giudicare quelli che non sono credenti. È Dio che li giudica. Ma voi dovete giudicare quelli che fanno parte della comunità. Lo dice la *Bibbia: Scacciate il malvagio di mezzo a voi.

Prima lettera ai Corinzi 5:1-13 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

DEL tutto si ode che vi è fra voi fornicazione; e tal fornicazione, che non pur fra i Gentili è nominata, cioè, che alcuno si tien la moglie del padre. E pure ancora voi siete gonfi, e più tosto non avete fatto cordoglio, acciocchè colui che ha commesso questo fatto fosse tolto del mezzo di voi. Poichè io, come assente del corpo, ma presente dello spirito, ho già giudicato, come presente, che colui che ha commesso ciò in questa maniera (voi, e lo spirito mio essendo raunati nel nome del nostro Signor Gesù Cristo, con la podestà del Signor nostro Gesù Cristo); che il tale, dico, sia dato in mano di Satana, alla perdizion della carne, acciocchè lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesù. Il vostro vanto non è buono; non sapete voi che un poco di lievito levita tutta la pasta? Purgate adunque il vecchio lievito, acciocchè siate nuova pasta, secondo che siete senza lievito; poichè la nostra pasqua, cioè Cristo, è stata immolata per noi. Perciò facciam la festa, non con vecchio lievito, nè con lievito di malvagità, e di nequizia, ma con azzimi di sincerità, e di verità. Io vi ho scritto in quell'epistola che voi non vi mescoliate co' fornicatori; non però del tutto co' fornicatori di questo secolo, o con gli avari, o co' rapaci, o con gl'idolatri; perciocchè altrimenti vi converrebbe uscire del mondo. Ma ora, ecco coloro co' quali vi ho scritto che non vi mescoliate, cioè, che se alcuno, che si nomina fratello, è o fornicatore, o avaro, o idolatra, o ubbriaco, o maldicente, o rapace, non pur mangiate con un tale. Perciocchè che ho io da far di giudicar que' di fuori? non giudicate voi que' di dentro? Or Iddio giudica que' di fuori; ma togliete il malvagio d'infra voi stessi.