Prima lettera ai Corinzi 4:1-5
Prima lettera ai Corinzi 4:1-5 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Così ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele. A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso. Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
Prima lettera ai Corinzi 4:1-5 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Cosí, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele. A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso. Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
Prima lettera ai Corinzi 4:1-5 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Dovete quindi considerarci come *servi di Cristo e amministratori dei segreti di Dio. Ebbene, a un amministratore si chiede di essere fedele. Non m’interessa dunque d'essere giudicato da voi o da altri giudici terreni, anzi non mi giudico neppure da me. Perché è vero che la mia coscienza non mi rimprovera nulla, ma questo non basta ad assolvermi. Chi mi giudica è solo il Signore. Non state dunque a far giudizi prima del tempo: aspettate che venga il Signore. Egli porterà alla luce quel che è nascosto nelle tenebre e farà conoscere le intenzioni segrete degli uomini. Allora ciascuno riceverà da Dio la sua lode.
Prima lettera ai Corinzi 4:1-5 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
COSÌ faccia l'uomo stima di noi, come di ministri di Cristo, e di dispensatori de' misteri di Dio. Ma nel resto ei si richiede ne' dispensatori, che ciascuno sia trovato fedele. Ora, quant'è a me, io tengo per cosa minima d'esser giudicato da voi, o da alcun giudicio umano; anzi, non pur mi giudico me stesso. Perciocchè non mi sento nella coscienza colpevole di cosa alcuna; tuttavolta, non per questo sono giustificato; ma il Signore è quel che mi giudica. Perciò, non giudicate di nulla innanzi al tempo, finchè sia venuto il Signore, il quale metterà in luce le cose occulte delle tenebre, e manifesterà i consigli de' cuori; e allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.