Prima lettera ai Corinzi 15:51-58
Prima lettera ai Corinzi 15:51-58 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria». «O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è il tuo dardo?» Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
Prima lettera ai Corinzi 15:51-58 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria». «O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?» Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesú Cristo. Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
Prima lettera ai Corinzi 15:51-58 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ecco, io vi dico un segreto. Non tutti moriremo, ma tutti saremo trasformati in un istante, in un batter d'occhio, quando si sentirà l’ultimo suono di tromba. Perché ci sarà come un suono di tromba, e i morti risusciteranno per non morire più e noi saremo trasformati. Quest’uomo che va in corruzione, deve infatti rivestirsi di una vita che non si corrompe, e quest’uomo che muore, deve rivestirsi di una vita che non muore. E quando quest’uomo che va in corruzione si sarà rivestito di una vita che non si corrompe, e quest’uomo che muore si sarà rivestito di una vita che non muore, allora si compirà quel che dice la *Bibbia: La morte è distrutta! la vittoria è completa! O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è la tua forza che uccide? La morte prende il suo potere dal peccato, e il peccato prende la sua forza dalla *Legge. Rendiamo grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo di Gesù *Cristo, nostro Signore. Così, fratelli miei, siate saldi, incrollabili. Impegnatevi sempre più nell’opera del Signore, sapendo che, grazie al Signore, il vostro lavoro non va perduto.
Prima lettera ai Corinzi 15:51-58 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ecco, io vi dico un misterio: non già tutti morremo, ma ben tutti saremo mutati; in un momento, in un batter d'occhio, al sonar dell'ultima tromba. Perciocchè la tromba sonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati. Poichè conviene che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità. E quando questo corruttibile avrà rivestita incorruttibilità, e che questo mortale avrà rivestita immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata abissata in vittoria. O morte, ov' è il tuo dardo? o inferno, ov' è la tua vittoria? Or il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. Ma ringraziato sia Iddio, il qual ci dà la vittoria per lo Signor nostro Gesù Cristo. Perciò, fratelli miei diletti, state saldi, immobili, abbondanti del continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.