Prima lettera ai Corinzi 15:49-53
Prima lettera ai Corinzi 15:49-53 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, così porteremo anche l’immagine del celeste. Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l’incorruttibilità. Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
Prima lettera ai Corinzi 15:49-53 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, cosí porteremo anche l'immagine del celeste. Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità. Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
Prima lettera ai Corinzi 15:49-53 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Come siamo simili all’uomo tratto dalla terra, così allora saremo simili a colui che è venuto dal cielo. Ecco, fratelli, quel che voglio dire: il nostro corpo fatto di carne e di sangue non può far parte del *regno di Dio, e quel che muore non può partecipare all’immortalità. Ecco, io vi dico un segreto. Non tutti moriremo, ma tutti saremo trasformati in un istante, in un batter d'occhio, quando si sentirà l’ultimo suono di tromba. Perché ci sarà come un suono di tromba, e i morti risusciteranno per non morire più e noi saremo trasformati. Quest’uomo che va in corruzione, deve infatti rivestirsi di una vita che non si corrompe, e quest’uomo che muore, deve rivestirsi di una vita che non muore.
Prima lettera ai Corinzi 15:49-53 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E come noi abbiam portata l'immagine del terreno, porteremo ancora l'immagine del celeste. Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue, non possono eredare il regno di Dio; parimente, la corruzione non ereda l'incorruttibilità. Ecco, io vi dico un misterio: non già tutti morremo, ma ben tutti saremo mutati; in un momento, in un batter d'occhio, al sonar dell'ultima tromba. Perciocchè la tromba sonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati. Poichè conviene che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità.