Prima lettera ai Corinzi 11:27-32
Prima lettera ai Corinzi 11:27-32 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore. Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. Ora, se esaminassimo noi stessi non saremmo giudicati; ma quando siamo giudicati siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo.
Prima lettera ai Corinzi 11:27-32 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini sé stesso, e cosí mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro sé stesso, se non discerne il corpo del Signore. Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo.
Prima lettera ai Corinzi 11:27-32 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Perciò, chi mangia il pane del Signore o beve il suo calice in modo indegno, si rende colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ciascuno perciò prima esamini se stesso, e poi mangi di quel pane e beva da quel calice. Perché, chi mangia del pane e beve dal calice senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la sua propria condanna. Per questa ragione vi sono tra voi molti malati e molti infermi, e parecchi sono morti. Però, se ci esaminiamo attentamente, non cadremo sotto la condanna di Dio. D’altra parte, se il Signore ci punisce, lo fa per correggerci e per non condannarci insieme con il mondo.
Prima lettera ai Corinzi 11:27-32 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Perciò, chiunque avrà mangiato questo pane, o bevuto il calice del Signore, indegnamente, sarà colpevole del corpo, e del sangue del Signore. Or provi l'uomo sè stesso, e così mangi di questo pane, e beva di questo calice. Poichè chi ne mangia, e beve indegnamente, mangia e beve giudicio a sè stesso, non discernendo il corpo del Signore. Perciò fra voi vi son molti infermi, e malati; e molti dormono. Perciocchè, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. Ora, essendo giudicati, siamo dal Signore corretti, acciocchè non siamo condannati col mondo.