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Prima lettera ai Corinzi 1:1-25

Prima lettera ai Corinzi 1:1-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sostene, alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore loro e nostro: grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo. Io ringrazio sempre il mio Dio per voi, per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù; perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni dono di parola e di ogni conoscenza, essendo stata confermata tra di voi la testimonianza di Cristo; in modo che non mancate di alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù {Cristo}. Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore. Ora, fratelli, vi esorto, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad avere tutti un medesimo parlare e a non avere divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti nel medesimo modo di pensare e di sentire. Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa di Cloe che tra di voi ci sono contese. Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; «io, di Cristo». Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? Ringrazio {Dio} che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome. Ho battezzato anche la famiglia di Stefana; del resto non so se ho battezzato qualcun altro. Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare, ma a evangelizzare; non con sapienza di parola, perché la croce di Cristo non sia resa vana. Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio; infatti sta scritto: «Io farò perire la sapienza dei saggi e annienterò l’intelligenza degli intelligenti». Dov’è il sapiente? Dov’è lo scriba? Dov’è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza del mondo? Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione. I Giudei infatti chiedono segni miracolosi e i Greci cercano sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.

Prima lettera ai Corinzi 1:1-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

*Paolo, chiamato a essere *apostolo di Cristo Gesú per volontà di Dio, e il fratello Sostene, alla chiesa di Dio che è in *Corinto, ai santificati in Cristo Gesú, chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesú Cristo, Signore loro e nostro: grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesú Cristo. Io ringrazio sempre il mio Dio per voi, per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesú; perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni dono di parola e di ogni conoscenza, essendo stata confermata tra di voi la testimonianza di Cristo; in modo che non mancate di alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesú Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel *giorno del Signore nostro Gesú Cristo. Fedele è Dio dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesú Cristo, Signore nostro. Ora, fratelli, vi esorto, nel nome del Signore nostro Gesú Cristo, ad aver tutti un medesimo parlare e a non aver divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti nel medesimo modo di pensare e di sentire. Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa Cloe che tra di voi ci sono contese. Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io d'*Apollo»; «io di *Cefa»; «io di Cristo». Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? Ringrazio Dio che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome. Ho battezzato anche la famiglia di Stefana; del resto non so se ho battezzato qualcun altro. Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare ma a evangelizzare; non con sapienza di parola, perché la croce di Cristo non sia resa vana. Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio; infatti sta scritto: «Io farò perire la sapienza dei saggi e annienterò l'intelligenza degli intelligenti». Dov'è il sapiente? Dov'è lo *scriba? Dov'è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza di questo mondo? Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione. I Giudei infatti chiedono miracoli e i Greci cercano sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la pazzia di Dio è piú saggia degli uomini e la debolezza di Dio è piú forte degli uomini.

Prima lettera ai Corinzi 1:1-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Paolo, che Dio ha chiamato a essere *apostolo di Gesù *Cristo, e il fratello Sòstene, scrivono alla chiesa di Dio che si trova a Corinto. Salutiamo voi che, uniti a Gesù Cristo, siete diventati il popolo di Dio insieme con tutti quelli che, ovunque si trovino, invocano il nome di Gesù Cristo, nostro Signore. Dio, nostro Padre, e Gesù Cristo, nostro Signore, diano a voi grazia e pace. Ringrazio sempre il mio Dio per voi, perché vi ha dato la sua grazia per mezzo di Cristo Gesù; attraverso di lui vi ha arricchito con tutti i suoi doni: tutta la predicazione e tutta la conoscenza. Il Cristo che vi ho annunziato è diventato il solido fondamento della vostra vita. Perciò non vi manca nessuno dei doni di Dio mentre aspettate il ritorno di Gesù Cristo, nostro Signore. Egli vi manterrà saldi fino alla fine. Nessuno vi potrà accusare quando nel giorno del *giudizio verrà Gesù Cristo, nostro Signore. Infatti Dio stesso vi ha chiamati a partecipare alla vita di Gesù Cristo, suo Figlio e nostro Signore, e Dio mantiene le sue promesse. Fratelli, in nome di Gesù Cristo, nostro Signore, vi chiedo che viviate d'accordo. Non vi siano contrasti e divisioni tra voi, ma siate uniti: abbiate gli stessi pensieri e le stesse convinzioni. Purtroppo alcuni della famiglia di Cloe mi hanno fatto sapere che vi sono litigi tra voi. Mi spiego: uno di voi dice: «Io sono di Paolo»; un altro: «Io di Apollo»; un terzo sostiene: «Io sono di Pietro»; e un quarto afferma: «Io sono di Cristo». Ma Cristo non può essere diviso! E Paolo, d'altra parte, non è stato crocifisso per voi. E nessuno vi ha battezzati nel nome di Paolo. Grazie a Dio non ho battezzato nessuno di voi, eccetto Crispo e Gaio. Così nessuno può dire di essere stato battezzato nel mio nome. È vero: ho anche battezzato la famiglia di Stefanàs, ma non credo proprio di averne battezzati altri. Cristo non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunziare la salvezza. E questo io faccio senza parole sapienti, per non rendere inutile la morte di Cristo in croce. La morte di Cristo in croce, che noi predichiamo, sembra una pazzia a quelli che vanno verso la perdizione; ma per noi, che veniamo salvati da Dio, è la potenza di Dio. La *Bibbia dice infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e squalificherò l’intelligenza degli intelligenti. Infatti, che cosa hanno ora da dire i sapienti, gli studiosi, gli esperti in dibattiti culturali? Dio ha ridotto a pazzia la sapienza di questo mondo. Gli uomini, con tutto il loro sapere, non sono stati capaci di conoscere Dio e la sua sapienza. Perciò Dio ha deciso di salvare quelli che credono, mediante questo annunzio di salvezza che sembra una pazzia. Gli Ebrei infatti vorrebbero miracoli, e i non Ebrei si fidano solo della ragione. Noi invece annunziamo Cristo crocifisso, e per gli Ebrei questo messaggio è offensivo, mentre per gli altri è assurdo. Ma per quelli che Dio ha chiamati, siano essi Ebrei o no, Cristo è potenza e sapienza di Dio. Perché la pazzia di Dio è più sapiente della sapienza degli uomini, e la debolezza di Dio è più forte della forza degli uomini.

Prima lettera ai Corinzi 1:1-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

PAOLO, chiamato ad essere apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio, e il fratello Sostene; alla chiesa di Dio, la quale è in Corinto, a' santificati in Gesù Cristo, chiamati santi; insieme con tutti coloro, i quali in qualunque luogo invocano il nome di Gesù Cristo, Signor di loro, e di noi; grazia, e pace a voi, da Dio, nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. Io del continuo rendo grazie di voi all'Iddio mio, per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù. Perciocchè in lui siete stati arricchiti in ogni cosa, in ogni dono di parola, e in ogni conoscenza; secondo che la testimonianza di Cristo è stata confermata fra voi. Talchè non vi manca dono alcuno, aspettando la manifestazione del Signor nostro Gesù Cristo; il quale eziandio vi confermerà infino al fine, acciocchè siate senza colpa nel giorno del nostro Signor Gesù Cristo. Fedele è Iddio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del suo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore. ORA, fratelli, io vi esorto, per lo nome del nostro Signor Gesù Cristo, che abbiate tutti un medesimo parlare, e che non vi sieno fra voi scismi; anzi che siate uniti insieme in una medesima mente, e in un medesimo sentire. Perciocchè, fratelli miei, mi è stato di voi significato da que' di casa Cloe, che vi son fra voi delle contenzioni. Or questo voglio dire, che ciascun di voi dice: Io son di Paolo, ed io di Apollo, ed io di Cefa ed io di Cristo. Cristo è egli diviso? Paolo è egli stato crocifisso per voi? ovvero siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? Io ringrazio Iddio, che io non ho battezzato alcun di voi, fuori che Crispo e Gaio; acciocchè alcuno non dica ch'io abbia battezzato nel mio nome. Ho battezzata ancora la famiglia di Stefana; nel rimanente, non so se ho battezzato alcun altro. PERCIOCCHÈ Cristo non mi ha mandato per battezzare, ma per evangelizzare; non in sapienza di parlare, acciocchè la croce di Cristo non sia resa vana. Perciocchè la parola della croce è ben pazzia a coloro che periscono; ma a noi, che siam salvati, è la potenza di Dio. Poichè egli è scritto: Io farò perir la sapienza dei savi, ed annullerò l'intendimento degl'intendenti. Dov' è alcun savio? dov' è alcuno scriba? dov' è alcun ricercatore di questo secolo? non ha Iddio resa pazza la sapienza di questo mondo? Perciocchè, poichè nella sapienza di Dio, il mondo non ha conosciuto Iddio per la sapienza, è piaciuto a Dio di salvare i credenti per la pazzia della predicazione. Poichè e i Giudei chieggono segno, e i Greci cercano sapienza. Ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che è scandalo a' Giudei, e pazzia a' Greci. Ma a coloro che son chiamati, Giudei e Greci, noi predichiam Cristo, potenza di Dio, e sapienza di Dio. Poichè la pazzia di Dio è più savia che gli uomini, e la debolezza di Dio più forte che gli uomini.

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