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NUMERI 23:18-30

NUMERI 23:18-30 DB1885

Ed egli prese a proferir la sua sentenza, e disse: Levati, Balac, e ascolta! Porgimi gli orecchi, figliuolo di Sippor. Iddio non è un uomo, ch'egli menta; Nè un figliuol d'uomo, ch'egli si penta. Avrà egli detta una cosa, e non la farà? Avrà egli parlato, e non atterrà la sua parola? Ecco, io ho ricevuta commissione di benedire; E poi ch'egli ha benedetto, io non posso impedir la sua benedizione. Egli non iscorge iniquità in Giacobbe, E non vede perversità in Israele. Il Signore Iddio suo è con lui, E fra esso v'è un grido di trionfo reale. Iddio, che li ha tratti fuori di Egitto, È loro a guisa di forze di liocorno. Perciocchè non v'è incantamento in Giacobbe, Nè indovinamento in Israele; Infra un anno, intorno a questo tempo, e' si dirà di Giacobbe e d'Israele: Quali cose ha fatte Iddio! Ecco un popolo che si leverà come un gran leone, E si ergerà come un leone; Egli non si coricherà, finchè non abbia divorata la preda, E bevuto il sangue degli uccisi. Allora Balac disse a Balaam: Non maledirlo, ma pure anche non benedirlo. E Balaam rispose, e disse a Balac: Non ti diss'io, ch'io farei tutto ciò che il Signore direbbe? E Balac disse a Balaam: Deh! vieni, io ti menerò in un altro luogo; forse piacerà a Dio che di là tu mel maledica. Balac adunque menò Balaam in cima di Peor, che riguarda verso il deserto. E Balaam disse a Balac: Edificami qui sette altari, e apparecchiami qui sette giovenchi, e sette montoni. E Balac fece come Balaam avea detto; e offerse un giovenco e un montone, sopra ciascuno altare.