E mentre essi mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e lo diede loro, e disse: Prendete, mangiate; quest'è il mio corpo. Poi, preso il calice, e rese grazie, lo diede loro; e tutti ne bevvero. Ed egli disse loro: Quest'è il mio sangue, che è il sangue del nuovo patto, il quale è sparso per molti. Io vi dico in verità, che io non berrò più del frutto della vigna, fino a quel giorno che io lo berrò nuovo nel regno di Dio.
E dopo ch'ebbero cantato l'inno, se ne uscirono al monte degli Ulivi.
E GESÙ disse loro: Voi tutti sarete scandalezzati in me questa notte; perciocchè egli è scritto: Io percoterò il Pastore, e le pecore saranno disperse. Ma dopo che sarò risuscitato, io andrò dinanzi a voi in Galilea.
E Pietro gli disse: Avvegnachè tutti gli altri sieno scandalezzati di te, io però non lo sarò. E Gesù gli disse: Io ti dico in verità, che oggi, in questa stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte. Ma egli vie più fermamente diceva: Quantunque mi convenisse morir teco, non però ti rinnegherò. Il simigliante dicevano ancora tutti gli altri.
POI vennero in un luogo detto Ghetsemane; ed egli disse a' suoi discepoli: Sedete qui, finchè io abbia orato.
E prese seco Pietro, e Giacomo, e Giovanni; e cominciò ad essere spaventato e gravemente angosciato. E disse loro: L'anima mia è occupata di tristizia infino alla morte; dimorate qui, e vegliate. E andato un poco innanzi, si gettò in terra, e pregava che, se era possibile, quell'ora passasse oltre da lui. E disse: Abba, Padre, ogni cosa ti è possibile; trasporta via da me questo calice; ma pure, non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi.
Poi venne, e trovò i discepoli che dormivano, e disse a Pietro: Simone, dormi tu? non hai tu potuto vegliar pure un'ora? Vegliate, ed orate, che non entriate in tentazione; bene è lo spirito pronto, ma la carne è debole.
E di nuovo andò, ed orò, dicendo le medesime parole.
E tornato, trovò i discepoli, che di nuovo dormivano; perciocchè i loro occhi erano aggravati; e non sapevano che rispondergli.
Poi venne la terza volta, e disse loro: Dormite pur da ora innanzi, e riposatevi; basta! l'ora è venuta; ecco, il Figliuol dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino.
ED in quello stante, mentre egli parlava ancora, giunse Giuda, l'uno de' dodici, e con lui una gran turba, con ispade, ed aste, da parte de' principali sacerdoti, degli Scribi, e degli anziani. Or colui che lo tradiva avea dato loro un segnale, dicendo: Colui il quale io avrò baciato è desso; pigliatelo, menatelo sicuramente. E come fu giunto, subito si accostò a lui, e disse: Ben ti sia, Maestro! e lo baciò. Allora coloro gli misero le mani addosso, e lo presero.
Ed un di coloro ch'erano quivi presenti trasse la spada, e percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spiccò l'orecchio.
E Gesù fece lor motto, e disse: Voi siete usciti con ispade, e con aste, come contro ad un ladrone, per pigliarmi. Io era tuttodì appresso di voi insegnando nel tempio, e voi non mi avete preso: ma ciò è avvenuto, acciocchè le scritture sieno adempiute.
E tutti, lasciatolo, se ne fuggirono.
Ed un certo giovane lo seguitava, involto d'un panno lino sopra la carne ignuda, e i fanti lo presero. Ma egli, lasciato il panno, se ne fuggì da loro, ignudo.