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EVANGELO DI S. MATTEO 27:32-44

EVANGELO DI S. MATTEO 27:32-44 DB1885

ORA, uscendo, trovarono un Cireneo, chiamato per nome Simone, il quale angariarono a portar la croce di Gesù. E, venuti nel luogo detto Golgota, che vuol dire: Il luogo del teschio; gli diedero a bere dell'aceto mescolato con fiele; ma egli avendolo gustato, non volle berne. Poi, avendolo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando la sorte; acciocchè fosse adempiuto ciò che fu detto dal profeta: Hanno spartiti fra loro i miei vestimenti, ed hanno tratta la sorte sopra la mia veste. E, postisi a sedere, lo guardavano quivi. Gli posero ancora, di sopra al capo, il maleficio che gli era apposto, scritto in questa maniera: COSTUI È GESÙ, IL RE DE' GIUDEI. Allora furono crocifissi con lui due ladroni: l'uno a destra, l'altro a sinistra. E coloro che passavano ivi presso, l'ingiuriavano, scotendo il capo; e dicendo: Tu che disfai il tempio, e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso; se sei Figliuolo di Dio, scendi giù di croce. Simigliantemente ancora i principali sacerdoti, con gli Scribi, e gli anziani, e Farisei, facendosi beffe, dicevano: Egli ha salvati gli altri, e non può salvare sè stesso; se egli è il re d'Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui. Egli si è confidato in Dio; liberilo ora, se pur lo gradisce; poichè egli ha detto: Io son Figliuolo di Dio. Lo stesso gli rimproveravano ancora i ladroni, ch'erano stati crocifissi con lui.