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EVANGELO DI S. MATTEO 26:1-16

EVANGELO DI S. MATTEO 26:1-16 DB1885

ED avvenne che, quando Gesù ebbe finiti tutti questi ragionamenti, disse a' suoi discepoli: Voi sapete che fra due giorni è la pasqua; e il Figliuol dell'uomo sarà dato in mano del magistrato, per essere crocifisso. Allora si raunarono i principali sacerdoti, e gli Scribi, e gli anziani del popolo, nella corte del sommo sacerdote, detto Caiafa; e presero insieme consiglio di pigliar Gesù con inganno, e di farlo morire. Ma dicevano: Non convien farlo nella festa; acciocchè non si faccia tumulto fra il popolo. ORA, essendo Gesù in Betania, in casa di Simone lebbroso, era venuta a lui una donna, avendo un alberello d'olio odorifero di gran prezzo; ed ella l'avea sparso sopra il capo di Cristo, mentre era a tavola. E i suoi discepoli, avendo ciò veduto, furono indegnati, dicendo: A che far questa perdita? Poichè quest'olio si sarebbe potuto vendere un gran prezzo, e quello darsi a' poveri. Ma Gesù, conosciuto ciò, disse loro: Perchè date voi noia a questa donna? poichè ella ha fatta una buona opera inverso me. Perciocchè sempre avete i poveri con voi; ma me non mi avete sempre. Poichè costei, versando quest'olio sopra il mio corpo, l'ha fatto per imbalsamarmi. Io vi dico in verità, che dovunque sarà predicato quest'evangelo, in tutto il mondo, si racconterà eziandio ciò che costei ha fatto, in memoria di lei. ALLORA uno de' dodici, detto Giuda Iscariot, andò a' principali sacerdoti, e disse loro: Che mi volete dare, ed io ve lo darò nelle mani? Ed essi gli pesarono trenta sicli d'argento. E da quell'ora egli cercava opportunità di tradirlo.