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EVANGELO DI S. LUCA 1:27-80

EVANGELO DI S. LUCA 1:27-80 DB1885

ad una vergine, sposata ad un uomo, il cui nome era Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. E l'angelo, entrato da lei, disse: Ben ti sia, o tu cui grazia è stata fatta; il Signore è teco; benedetta tu sei fra le donne. Ed ella, avendolo veduto, fu turbata delle sue parole; e discorreva in sè stessa qual fosse questo saluto. E l'angelo le disse: Non temere, Maria, perciocchè tu hai trovata grazia presso Iddio. Ed ecco tu concepirai nel seno, e partorirai un figliuolo, e gli porrai nome GESÙ. Esso sarà grande, e sarà chiamato Figliuol dell'Altissimo; e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide, suo padre. Ed egli regnerà sopra la casa di Giacobbe, in eterno; e il suo regno non avrà mai fine. E Maria disse all'angelo: Come avverrà questo, poichè io non conosco uomo? E l'angelo, rispondendo, le disse: Lo Spirito Santo verrà sopra te, e la virtù dell'Altissimo ti adombrerà; per tanto ancora ciò che nascerà da te Santo sarà chiamato Figliuol di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua cugina, ha eziandio conceputo un figliuolo nella sua vecchiezza; e questo è il sesto mese a lei ch'era chiamata sterile. Poichè nulla è impossibile a Dio. E Maria disse: Ecco la serva del Signore; siami fatto secondo le tue parole. E l'angelo si partì da lei. OR in que' giorni, Maria si levò, e andò in fretta nella contrada delle montagne, nella città di Giuda; ed entrò in casa di Zaccaria, e salutò Elisabetta. Ed avvenne che, come Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il fanciullino le saltò nel seno; ed Elisabetta fu ripiena dello Spirito Santo. E sclamò ad alta voce, e disse: Benedetta tu sei fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno. E donde mi vien questo, che la madre del mio Signore venga a me? Poichè, ecco, come prima la voce del tuo saluto mi è pervenuta agli orecchi, il fanciullino è saltato d'allegrezza nel mio seno. Ora, beata è colei che ha creduto; perciocchè le cose, dettele da parte del Signore, avranno compimento. E Maria disse: L'ANIMA mia magnifica il Signore; E lo spirito mio festeggia in Dio, mio Salvatore. Poichè egli ha riguardato alla bassezza della sua servente Perciocchè, ecco, da ora innanzi tutte le età mi predicheranno beata. Poichè il Potente mi ha fatte cose grandi; E santo è il suo nome. E la sua misericordia è per ogni età, Inverso coloro che lo temono. Egli ha operato potentemente col suo braccio; Egli ha dissipati i superbi per lo proprio pensier del cuor loro. Egli ha tratti giù da' troni i potenti, Ed ha innalzati i bassi. Egli ha ripieni di beni i famelici, E ne ha mandati vuoti i ricchi. Egli ha sovvenuto Israele, suo servitore, Per aver memoria della sua misericordia; Siccome egli avea parlato a' nostri padri; Ad Abrahamo, ed alla sua progenie, in perpetuo. E Maria rimase con Elisabetta intorno a tre mesi; poi se ne tornò a casa sua. OR si compiè il termine di Elisabetta, per partorire, e partorì un figliuolo. E i suoi vicini e parenti, avendo udito che il Signore avea magnificata la sua misericordia inverso lei, se ne rallegravan con essa. Ed avvenne che nell'ottavo giorno vennero per circoncidere il fanciullo, e lo chiamavano Zaccaria, del nome di suo padre. Ma sua madre prese a dire: No; anzi sarà chiamato Giovanni. Ed essi le dissero: Non vi è alcuno nel tuo parentado che si chiami per questo nome. E con cenni domandarono al padre di esso, come voleva ch'egli fosse nominato. Ed egli, chiesta una tavoletta, scrisse in questa maniera: Il suo nome è Giovanni. E tutti si maravigliarono. E in quello stante la sua bocca fu aperta, e la sua lingua sciolta; e parlava, benedicendo Iddio. E spavento ne venne su tutti i lor vicini; e tutte queste cose si divolgarono per tutta la contrada delle montagne della Giudea. E tutti coloro che le udirono le riposero nel cuor loro, dicendo: Chi sarà mai questo fanciullo? E la mano del Signore era con lui. E Zaccaria, suo padre, fu ripieno dello Spirito Santo, e profetizzò, dicendo: BENEDETTO sia il Signore Iddio d'Israele; Percicochè egli ha visitato, e riscattato il suo popolo; E ci ha rizzato il corno della salvazione Nella casa di Davide, suo servitore, Secondo ch'egli ci avea promesso Per la bocca de' suoi santi profeti, che sono stati d'ogni secolo; Salvazione da' nostri nemici, E di man di tutti coloro che ci odiano; Per usar misericordia inverso i nostri padri, E ricordarsi del suo santo patto: Secondo il giuramento fatto ad Abrahamo, nostro padre. Di concederci che, liberati di man de' nostri nemici, Gli servissimo senza paura; In santità, ed in giustizia, nel suo cospetto, Tutti i giorni della nostra vita. E tu, o piccol fanciullo, sarai chiamato Profeta dell'Altissimo; Perciocchè tu andrai davanti alla faccia del Signore, Per preparar le sue vie; Per dare al suo popolo conoscenza della salute, In remission de' lor peccati, Per le viscere della misericordia dell'Iddio nostro, Per le quali l'Oriente da alto, ci ha visitati, Per rilucere a coloro che giacevano nelle tenebre, E nell'ombra della morte; Per indirizzare i nostri piedi nella via della pace. E il piccol fanciullo cresceva, e si fortificava in ispirito; e stette ne' deserti, infino al giorno ch'egli si dovea mostrare ad Israele.