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GIOSUÈ 8:1-10

GIOSUÈ 8:1-10 DB1885

POI il Signore disse a Giosuè: Non temere, e non ispaventarti; prendi teco tutta la gente di guerra, e levati, e sali contro ad Ai; vedi, io ti ho dato nelle mani il re d'Ai, e il suo popolo, e la sua città, e il suo paese. Or fa' ad Ai, e al suo re, come tu hai fatto a Gerico, e al suo re; sol voi prenderete per voi le spoglie, e il bestiame di essa; metti degli agguati alla città, dalla parte di dietro di essa. Giosuè adunque, e tutta la gente di guerra, si levò per salire contro ad Ai; e Giosuè scelse trentamila uomini, valenti e prodi, e li mandò innanzi di notte. E comandò loro, dicendo: Vedete, state agli agguati contro alla città, dalla parte di dietro della città; non vi allontanate molto dalla città, e siate tutti presti. Ed io, e tutto il popolo che resta meco, ci appresseremo alla città, e quando essi usciranno contro a noi, come la prima volta, noi fuggiremo davanti a loro (ed essi usciranno dietro a noi), finchè noi li abbiamo tratti fuor della città; perciocchè diranno: Essi fuggono davanti a noi, come la prima volta; e noi fuggiremo davanti a loro. Allora levatevi dagli agguati, e occupate la città; perciocchè il Signore Iddio vostro ve la darà nelle mani. E quando voi avrete presa la città, mettetevi il fuoco; fate secondo la parola del Signore; vedete, io ve l'ho comandato. Così Giosuè li mandò; ed essi andarono agli agguati, e si fermarono fra Betel ed Ai, dal ponente d'Ai; e Giosuè dimorò quella notte per mezzo il popolo. E la mattina levatosi a buon'ora, fece la rassegna del popolo; ed egli con gli Anziani d'Israele salì davanti al popolo, verso Ai.