E il giorno seguente, avvenne che, sedendo Mosè, per render ragion al popolo, e stando il popolo in piè davanti a Mosè, dalla mattina fino alla sera; il suocero di Mosè vide tutto quel che egli faceva al popolo, e disse: Che cosa è questo che tu fai inverso questo popolo? perchè siedi tu solo, e tutto il popolo ti sta in piè davanti, dalla mattina fino alla sera? E Mosè rispose al suo suocero: Io il fo, perchè questo popolo viene a me per domandare Iddio. Quando essi hanno qualche affare, vengono a me, ed io giudico fra l'uno e l'altro, e dichiaro loro gli statuti di Dio, e le sue leggi. Ma il suocero di Mosè, gli disse: Ciò che tu fai non istà bene. Per certo tu verrai meno, e tu, e questo popolo ch'è teco; perciocchè cotesto affare è troppo grave per te; tu non puoi far ciò tutto solo. Attendi ora alla mia voce, io ti consiglierò, e Iddio sarà teco: Sii tu per lo popolo davanti a Dio, e rapporta a Dio gli affari. E ammaestra il popolo intorno agli statuti, e alle leggi; e dichiaragli la via per la quale ha da camminare, e l'opere che ha da fare. E tu scegli d'infra tutto il popolo degli uomini di valore, che temano Iddio; uomini leali che abbiano in odio l'avarizia; e costituiscili sopra il popolo capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, e capi di diecine. E rendano essi ragione al popolo in ogni tempo; e rapportino a te ogni grande affare; ma giudichino ogni piccolo affare. Così ti sgraverai del carico che hai addosso, ed essi lo porteranno teco. Se tu fai questa cosa, e se Iddio te la comanda, tu potrai durare; e anche tutto questo popolo perverrà in pace al suo luogo.
E Mosè acconsentì al dire del suo suocero, e fece tutto ciò ch'egli avea detto. E Mosè scelse di tutto Israele degli uomini di valore, e li costituì capi sopra il popolo; capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, e capi di diecine. E quelli doveano render ragione al popolo in ogni tempo; essi rapportavano a Mosè gli affari difficili, e giudicavano ogni piccolo affare.