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EPISTOLA II DI S. PIETRO 3:3-16

EPISTOLA II DI S. PIETRO 3:3-16 DB1885

Sapendo questo imprima, che negli ultimi giorni verranno degli schernitori, che cammineranno secondo le lor proprie concupiscenze; e diranno: Dov'è la promessa del suo avvenimento? poichè, da che i padri si sono addormentati, tutte le cose perseverano in un medesimo stato, fin dal principio della creazione. Perciocchè essi ignorano questo volontariamente, che per la parola di Dio, ab antico, i cieli furono fatti; e la terra ancora, consistente fuor dell'acqua, e per mezzo l'acqua. Per le quali cose il mondo di allora, diluviato per l'acqua, perì. Ma i cieli e la terra del tempo presente, per la medesima parola, son riposti; essendo riserbati al fuoco, per il giorno del giudicio, e della perdizione degli uomini empi. Or quest'unica cosa non vi sia celata, diletti, che per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno. Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni reputano tardanza; anzi è paziente inverso noi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti vengano a ravvedimento. Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; e in quello i cieli passeranno rapidamente, e gli elementi divampati si dissolveranno; e la terra, e le opere che sono in essa, saranno arse. Poi dunque che tutte queste cose hanno da dissolversi, quali convienvi essere in santa condotta, ed opere di pietà? Aspettando, e affrettandovi all'avvenimento del giorno di Dio, per il quale i cieli infocati si dissolveranno, e gli elementi infiammati si struggeranno. Ora, secondo la promessa d' esso, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, ne' quali giustizia abita. Perciò, diletti, aspettando queste cose, studiatevi che da lui siate trovati immacolati e irreprensibili, in pace. E reputate per salute la pazienza del Signor nostro; siccome ancora il nostro caro fratello Paolo, secondo la sapienza che gli è stata data, vi ha scritto. Come ancora egli fa in tutte le sue epistole, parlando in esse di questi punti, nei quali vi sono alcune cose malagevoli ad intendere, le quali gli uomini male ammaestrati ed instabili torcono, come ancora le altre scritture, alla lor propria perdizione.