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II RE 3:1-27

II RE 3:1-27 DB1885

OR l'anno diciottesimo di Giosafat, re di Giuda, Gioram, figliuolo di Achab, cominciò a regnare sopra Israele in Samaria; e regnò dodici anni. E fece ciò che dispiace al Signore; non però come suo padre, e come sua madre; perciocchè tolse via la statua di Baal, che suo padre avea fatta. Ma egli si attenne a' peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, per i quali egli avea fatto peccare Israele; egli non se ne rivolse. Or Mesa, re di Moab, nudriva molto minuto bestiame; e pagava per tributo al re d'Israele centomila agnelli, e centomila montoni con la lana. Ma quando Achab fu morto, il re di Moab si ribellò contro al re d'Israele. Laonde il re Gioram uscì in quel dì fuor di Samaria, e fece la rassegna di tutto Israele. E, partendo, mandò a dire a Giosafat, re di Giuda: Il re di Moab si è ribellato contro a me; verrai tu meco alla guerra contro a Moab? Ed egli disse: Sì, io vi salirò: fa' conto di me come di te, della mia gente come della tua, e de' miei cavalli come dei tuoi. Poi disse: Per qual via saliremo? E Gioram disse: Per la via del deserto di Edom. Il re d'Israele adunque, e il re di Giuda, e il re di Edom, si partirono; e fatto il circuito di sette giornate di cammino, non vi era acqua per lo campo, nè per le bestie di servigio, che menavano con loro. E il re d'Israele disse: Oimè! certamente il Signore ha chiamati insieme questi tre re, per darli in mano di Moab. E Giosafat disse: Non evvi qui alcun profeta del Signore, acciocchè per lui domandiamo il Signore; Ed uno dei servitori del re d'Israele rispose, e disse: Eliseo, figliuolo di Safat, che versava l'acqua sopra le mani d'Elia, è qui. E Giosafat disse: La parola del Signore è con lui. Il re d'Israele adunque, e Giosafat, e il re di Edom, andarono a lui. Ma Eliseo disse al re d'Israele: Che ho io a far teco? vattene a' profeti di tuo padre, ed a' profeti di tua madre. E il re d'Israele gli disse: No; perciocchè il Signore ha chiamati insieme questi tre re, per darli in mano di Moab. Ed Eliseo disse: Come il Signore degli eserciti, al quale io ministro, vive, se io non avessi rispetto a Giosafat, re di Giuda, io non ti riguarderei pure, e non ti vorrei vedere. Ora, fatemi venire un sonatore. E come il sonatore sonava, la mano del Signore fu sopra Eliseo; ed egli disse: Così ha detto il Signore: Facciansi in questa valle molte fosse. Perciocchè così ha detto il Signore: Voi non sentirete vento, e non vedrete pioggia, e pur questa valle si empierà d'acqua, della quale berrete, e voi, e le vostre gregge, e le vostre bestie di servigio. E ciò è ancora leggier cosa agli occhi del Signore; perciocchè egli vi darà eziandio Moab nelle mani. E voi disfarete tutte le città murate, e tutte le città principali, ed abbatterete ogni buon albero, e turerete ogni fontana d'acqua, e desolerete con pietre ogni buon campo. E la mattina seguente, nell'ora che si offerisce l'offerta, avvenne che, ecco delle acque che venivano di verso Edom; e la terra fu ripiena d'acque. Or tutti i Moabiti, avendo inteso che quei re erano saliti per far loro guerra, si erano adunati a grida, da chiunque si cominciava a cingere la spada in su; e si erano fermati in su le frontiere. E quella mattina si levarono, come il sole dava già sopra quelle acque; e videro davanti a loro da lontano quelle acque rosse come sangue; e dissero: Questo è sangue; per certo quei re si son distrutti, e l'uno ha percosso l'altro. Or dunque, Moabiti, alla preda. Così vennero verso il campo d'Israele; ma gl'Israeliti si levarono, e percossero i Moabiti, ed essi fuggirono d'innanzi a loro; e gl'Israeliti entrarono nel paese de' Moabiti, sempre percotendoli. E disfecero le città; e ciascuno gittò la sua pietra ne' migliori campi, e così li empierono di pietre; e turarono ogni fontana d'acqua, e abbatterono ogni buon albero; tanto che in Chir-hareset lasciarono sol le pietre; ma i frombolatori la circondarono, e la percotevano. E il re di Moab, veggendo che la battaglia lo sopraffaceva, prese seco settecent'uomini con la spada tratta in mano, per ispuntare della parte del re di Edom; ma non poterono. Allora egli prese il suo figliuolo primogenito, che dovea regnare in luogo suo, e l'offerse in olocausto in sul muro, e vi fu grande indegnazione contro agl'Israeliti. E gli altri si partirono da lui, e ritornarono al paese.

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