Logo YouVersion
Icona Cerca

EPISTOLA DI S. PAOLO I A TIMOTEO 1:6-20

EPISTOLA DI S. PAOLO I A TIMOTEO 1:6-20 DB1885

Dalle quali cose alcuni essendosi sviati, si son rivolti ad un vano parlare; volendo esser dottori della legge, non intendendo nè le cose che dicono, nè quelle delle quali affermano. Or noi sappiamo che la legge è buona, se alcuno l'usa legittimamente. Sapendo questo: che la legge non è posta al giusto, ma agl'iniqui, e ribelli, agli empi, e peccatori, agli scellerati, e profani, agli uccisori di padri e madri, a' micidiali, a' fornicatori, a quelli che usano co' maschi, a' rubatori d'uomini, a' falsari, agli spergiuratori; e se vi è alcun'altra cosa contraria alla sana dottrina; secondo l'evangelo della gloria del beato Iddio, il qual m'è stato fidato. E rendo grazie a Cristo nostro Signore, il qual mi fortifica, ch'egli mi ha reputato fedele, ponendo al ministerio me, il quale innanzi era bestemmiatore, e persecutore, ed ingiurioso; ma misericordia mi è stata fatta, perciocchè io lo feci ignorantemente, non avendo la fede. Ma la grazia del Signor nostro è soprabbondata, con fede e carità, che è in Cristo Gesù. Certa è questa parola, e degna d'essere accettata per ogni maniera: che Cristo Gesù è venuto nel mondo, per salvare i peccatori, de' quali io sono il primo. Ma, per questo mi è stata fatta misericordia, acciocchè Gesù Cristo mostrasse in me primieramente tutta la sua clemenza, per essere esempio a coloro che per l'avvenire crederebbero in lui a vita eterna. Or al Re de' secoli, immortale, invisibile, a Dio solo savio, sia onore, e gloria ne' secoli de' secoli. Amen. Io ti raccomando questo comandamento, o figliuol Timoteo: che secondo le profezie che innanzi sono state di te, tu guerreggi, in virtù d'esse, la buona guerra. Avendo fede, e buona coscienza; la quale avendo alcuni gettata via, hanno fatto naufragio intorno alla fede. De' quali è Imeneo, ed Alessandro, i quali io ho dati in man di Satana, acciocchè sieno castigati, ed ammaestrati a non bestemmiare.