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EPISTOLA DI S. PAOLO I A'~CORINTI 3:9-22

EPISTOLA DI S. PAOLO I A'~CORINTI 3:9-22 DB1885

POICHÈ noi siamo operai nell'opera di Dio; voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio. Io, secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come savio architetto, ho posto il fondamento, ed altri edifica sopra; ora ciascun riguardi come egli edifica sopra. Perciocchè niuno può porre altro fondamento che quello ch'è stato posto, il quale è Gesù Cristo. Ora, se alcuno edifica sopra questo fondamento oro, argento, pietre preziose, ovvero legno, fieno, stoppia, l'opera di ciascuno sarà manifestata; perciocchè il giorno la paleserà; poichè ha da esser manifestata per fuoco; e il fuoco farà la prova qual sia l'opera di ciascuno. Se l'opera d'alcuno, la quale egli abbia edificata sopra il fondamento, dimora, egli ne riceverà premio. Se l'opera d'alcuno è arsa, egli farà perdita; ma egli sarà salvato, per modo però, che sarà come per fuoco. Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se alcuno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; perciocchè il tempio del Signore è santo, il quale siete voi. Niuno inganni sè stesso; se alcuno fra voi si pensa esser savio in questo secolo, divenga pazzo, acciocchè diventi savio. Perciocchè la sapienza di questo mondo è pazzia presso Iddio; poichè è scritto: Egli è quel che prende i savi nella loro astuzia. Ed altrove: Il Signore conosce i pensieri de' savi, e sa che son vani. Perciò, niuno si glorii negli uomini, perciocchè ogni cosa è vostra. E Paolo, ed Apollo, e Cefa, e il mondo, e la vita, e la morte, e le cose presenti, e le cose future; ogni cosa è vostra.