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Giosuè 7:3-12

Giosuè 7:3-12 NR94

Poi tornarono da Giosuè e gli dissero: «Non occorre che salga tutto il popolo; ma salgano due o tremila uomini, e sconfiggeranno Ai; non stancare tutto il popolo mandandolo là, perché quelli sono in pochi». Cosí vi salirono del popolo circa tremila uomini, i quali si diedero alla fuga davanti alla gente di Ai. E la gente di Ai ne uccise circa trentasei, li inseguí dalla porta fino a Sebarim, li mise in rotta nella discesa; e il cuore del popolo venne meno e si sciolse come acqua. Giosuè si stracciò le vesti e si gettò con il viso a terra davanti all'*arca del Signore; stette cosí fino alla sera, egli con gli *anziani d'Israele, e si gettarono della polvere sul capo. Giosuè disse: «Ahi, Signore Dio, perché hai fatto attraversare il *Giordano a questo popolo, per darci in mano agli *Amorei e farci perire? Oh, ci fossimo pur accontentati di rimanere di là dal Giordano! Ahimè, Signore, che dovrò dire, ora che Israele ha voltato le spalle ai suoi nemici? I *Cananei e tutti gli abitanti del paese lo verranno a sapere, ci accerchieranno e faranno sparire il nostro nome dalla terra; e tu che farai per il tuo gran nome?» Il Signore disse a Giosuè: «Àlzati! Perché te ne stai cosí prostrato con la faccia a terra? Israele ha peccato; essi hanno *trasgredito il patto che avevo loro comandato d'osservare; hanno perfino preso dell'interdetto, lo hanno rubato, hanno mentito, e lo hanno messo fra i loro oggetti. Perciò i figli d'Israele non potranno resistere ai loro nemici e volteranno le spalle davanti a loro, perché son diventati essi stessi interdetto. Io non sarò piú con voi, se non distruggete l'interdetto in mezzo a voi.