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Genesi 37:25-36

Genesi 37:25-36 NR94

Poi si sedettero per mangiare e, alzando gli occhi, videro una carovana d'*Ismaeliti che veniva da *Galaad, con i suoi cammelli carichi di aromi, di balsamo e di mirra, che scendeva in Egitto. *Giuda disse ai suoi fratelli: «Che ci guadagneremo a uccidere nostro fratello e a nascondere il suo sangue? Su, vendiamolo agl'Ismaeliti e non lo colpisca la nostra mano, perché è nostro fratello, nostra carne». I suoi fratelli gli diedero ascolto. Come quei mercanti madianiti passavano, essi tirarono su Giuseppe, lo fecero salire dalla cisterna, e lo vendettero per venti *sicli d'argento a quegl'Ismaeliti. Questi condussero Giuseppe in Egitto. Ruben tornò alla cisterna; ed ecco, Giuseppe non era piú nella cisterna. Allora egli si stracciò le vesti, tornò dai suoi fratelli e disse: «Il ragazzo non c'è piú, e io, dove andrò?» Essi presero la veste di Giuseppe, scannarono un becco e intinsero la veste nel sangue. Poi mandarono uno a portare al padre loro la veste lunga con le maniche e gli fecero dire: «Abbiamo trovato questa veste; vedi tu se è quella di tuo figlio, o no». Egli la riconobbe e disse: «È la veste di mio figlio. Una bestia feroce l'ha divorato; certamente Giuseppe è stato sbranato». Allora Giacobbe si stracciò le vesti, si vestí di sacco, e fece cordoglio di suo figlio per molti giorni. Tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiutò di essere consolato, e disse: «Io scenderò con cordoglio da mio figlio, nel *soggiorno dei morti». E suo padre lo pianse. Intanto quei Madianiti vendettero Giuseppe in Egitto a Potifar, ufficiale del *faraone, capitano delle guardie.

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