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Atti degli Apostoli 18:18-28

Atti degli Apostoli 18:18-28 NR94

Quanto a Paolo, dopo essersi trattenuto ancora molti giorni, prese commiato dai fratelli e, dopo essersi fatto radere il capo a Cencrea, perché aveva fatto un voto, s'imbarcò per la Siria, con Priscilla e Aquila. Quando giunsero a *Efeso, Paolo li lasciò là; poi, entrato nella sinagoga, si mise a discorrere con i Giudei. Essi lo pregarono di rimanere da loro piú a lungo, ma egli non acconsentí; e dopo aver preso commiato e aver detto che, Dio volendo, sarebbe tornato da loro un'altra volta, salpò da Efeso; giunto a *Cesarea, salí a *Gerusalemme; e, salutata la chiesa, scese ad *Antiochia. Dopo essersi fermato qui qualche tempo, partí, percorrendo la regione della *Galazia e della Frigia successivamente, fortificando tutti i discepoli. Ora un ebreo di nome *Apollo, oriundo di Alessandria, uomo eloquente e versato nelle Scritture, arrivò a Efeso. Egli era stato istruito nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, annunziava e insegnava accuratamente le cose relative a Gesú, benché avesse conoscenza soltanto del battesimo di *Giovanni. Egli cominciò pure a parlare con franchezza nella sinagoga. Ma Priscilla e Aquila, dopo averlo udito, lo presero con loro e gli esposero con piú esattezza la via di Dio. Poi, siccome voleva andare in Acaia, i fratelli lo incoraggiarono, e scrissero ai discepoli di accoglierlo. Giunto là, egli fu di grande aiuto a quelli che avevano creduto mediante la grazia di Dio, perché con gran vigore confutava pubblicamente i Giudei, dimostrando con le Scritture che Gesú è il Cristo.