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Numeri 23:18-30

Numeri 23:18-30 NR06

Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse: «Àlzati, Balac, e ascolta! Porgimi orecchio, figlio di Sippor! Dio non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d’uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola? Ecco, ho ricevuto l’ordine di benedire; egli ha benedetto; io non posso contraddire. Egli non scorge iniquità in Giacobbe, non vede perversità in Israele. Il SIGNORE, il suo Dio, è con lui e Israele lo acclama come suo re. Dio lo ha fatto uscire dall’Egitto e gli dà il vigore del bufalo. In Giacobbe non c’è magia, in Israele non c’è divinazione; a suo tempo viene detto a Giacobbe e a Israele qual è l’opera che Dio compie. Ecco un popolo che si leva come una leonessa e si alza come un leone; egli non si sdraia prima di aver divorato la preda e bevuto il sangue delle sue vittime». Allora Balac disse a Balaam: «Non lo maledire, ma almeno non benedire». Ma Balaam rispose e disse a Balac: «Non ti ho forse detto: “Io farò tutto quello che il SIGNORE dirà”?» Balac disse a Balaam: «Ti prego, vieni, io ti condurrò in un altro luogo; forse piacerà a Dio che tu me lo maledica di là». Balac dunque condusse Balaam in cima al Peor, che domina il deserto. E Balaam disse a Balac: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette tori e sette montoni». Balac fece come Balaam aveva detto, e offrì un toro e un montone su ciascun altare.