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Michea 2:1-11

Michea 2:1-11 NR06

Guai a quelli che meditano l’iniquità e tramano il male sui loro letti, per eseguirlo allo spuntar del giorno, quando ne hanno il potere in mano! Desiderano dei campi e se ne impadroniscono; delle case, e se le prendono; così opprimono l’uomo e la sua casa, l’individuo e la sua proprietà. Perciò così dice il SIGNORE: «Ecco, contro questa razza io medito un male a cui non potrete sottrarre il collo; non camminerete più a testa alta, perché saranno tempi cattivi. In quel giorno si farà un proverbio su di voi, si canterà un lamento e si dirà: “È finita! Noi siamo interamente rovinati! Egli passa ad altri l’eredità del mio popolo! Vedete come egli me la toglie! I nostri campi li distribuisce ai trasgressori!”». Perciò nell’assemblea del SIGNORE non ci sarà nessuno che misuri con la cordicella i lotti di terreno. «Non profetizzate!», vanno essi ripetendo. «Anche se non si profetizzano tali cose, non si eviterà l’infamia». O tu, che porti il nome di casa di Giacobbe, è forse il SIGNORE pronto all’ira? È questo il suo modo di agire? «Le mie parole non sono forse favorevoli a chi cammina rettamente? Ma da tempo il mio popolo è trattato da nemico; voi strappate il mantello dalla veste a quelli che passano tranquilli, che tornano dalla guerra. Voi scacciate le donne del mio popolo dalle case che sono a loro care; voi togliete per sempre la mia gloria ai loro figli. Alzatevi, andatevene! perché questo non è luogo di riposo; a causa della sua impurità provoca distruzione, una distruzione terribile. Se uno che corre dietro al vento e spaccia menzogne dicesse: “Io predirò per te vino e bevande forti!”, per questo popolo egli sarebbe un indovino.