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Levitico 14:4-32

Levitico 14:4-32 NR06

ordinerà che si prendano, per colui che dev’essere purificato, due uccelli vivi, puri, del legno di cedro, dello scarlatto e dell’issopo. Il sacerdote ordinerà che si sgozzi uno degli uccelli sopra un vaso di terracotta contenente acqua di fonte. Poi prenderà l’uccello vivo, il legno di cedro, lo scarlatto e l’issopo. Immergerà quelle cose, insieme con l’uccello vivo, nel sangue dell’uccello sgozzato sopra l’acqua di fonte. Aspergerà sette volte colui che deve essere purificato dalla lebbra; lo dichiarerà puro e lascerà l’uccello vivo andare libero per i campi. Colui che si purifica si laverà le vesti, si raderà completamente i peli, si laverà nell’acqua e sarà puro. Dopo potrà entrare nell’accampamento, ma resterà sette giorni fuori della sua tenda. Il settimo giorno si raderà completamente i peli, il capo, la barba, le ciglia: si raderà insomma tutti i peli, si laverà le vesti e si laverà il corpo nell’acqua, e sarà puro. L’ottavo giorno prenderà due agnelli senza difetto, un’agnella di un anno senza difetto, tre decimi di fior di farina, come oblazione, intrisa d’olio, e un log di olio. Il sacerdote che fa la purificazione presenterà colui che si purifica e quelle cose davanti al SIGNORE, all’ingresso della tenda di convegno. Il sacerdote prenderà uno degli agnelli e l’offrirà come sacrificio per la colpa, con il log d’olio, e li presenterà come offerta agitata davanti al SIGNORE. Poi sgozzerà l’agnello nel luogo dove si sgozzano i sacrifici per il peccato e gli olocausti, vale a dire nel luogo sacro, poiché il sacrificio per la colpa appartiene al sacerdote, come quello per il peccato: è cosa santissima. Il sacerdote prenderà del sangue del sacrificio per la colpa e lo metterà sull’estremità dell’orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua mano destra e sull’alluce del suo piede destro. Poi il sacerdote prenderà dell’olio del log e lo verserà nella sua mano sinistra; quindi intingerà il dito della sua destra nell’olio che avrà nella sinistra, e con il dito farà sette aspersioni di quell’olio davanti al SIGNORE. Del rimanente dell’olio che avrà in mano, il sacerdote ne metterà sull’estremità dell’orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua mano destra e sull’alluce del suo piede destro, sopra il sangue del sacrificio per la colpa. Il resto dell’olio che avrà in mano, il sacerdote lo metterà sul capo di colui che si purifica; così il sacerdote farà per lui l’espiazione davanti al SIGNORE. Poi il sacerdote offrirà il sacrificio per il peccato e farà l’espiazione per colui che si purifica della sua impurità; quindi scannerà l’olocausto. Il sacerdote offrirà l’olocausto e l’oblazione sull’altare; farà per quel tale l’espiazione, ed egli sarà puro. Se quel tale è povero e non può procurarsi queste cose, prenderà un solo agnello da offrire in sacrificio per la colpa, come offerta agitata, per fare l’espiazione per lui, un solo decimo di un efa di fior di farina intrisa d’olio, come oblazione, e un log d’olio. Prenderà anche due tortore o due giovani piccioni, secondo i suoi mezzi; uno sarà per il sacrificio per il peccato, e l’altro per l’olocausto. L’ottavo giorno porterà, per la sua purificazione, queste cose al sacerdote, all’ingresso della tenda di convegno, davanti al SIGNORE. Il sacerdote prenderà l’agnello del sacrificio per la colpa e il log d’olio e li presenterà come offerta agitata davanti al SIGNORE. Poi scannerà l’agnello del sacrificio per la colpa. Il sacerdote prenderà del sangue del sacrificio per la colpa, lo metterà sull’estremità dell’orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua mano destra e sull’alluce del suo piede destro. Il sacerdote verserà di quell’olio nella sua mano sinistra, e con il dito della sua mano destra aspergerà l’olio, che avrà nella mano sinistra, sette volte davanti al SIGNORE. Poi il sacerdote metterà dell’olio che avrà in mano sull’estremità dell’orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua mano destra e sull’alluce del suo piede destro, nel luogo dove ha messo del sangue del sacrificio per la colpa. Il resto dell’olio che avrà in mano, il sacerdote lo metterà sul capo di colui che si purifica, per fare espiazione per lui davanti al SIGNORE. Poi sacrificherà una delle tortore o uno dei due giovani piccioni che ha potuto procurarsi. Delle vittime che ha potuto procurarsi, una la offrirà come sacrificio per il peccato e l’altra come olocausto, insieme all’oblazione; così il sacerdote farà l’espiazione davanti al SIGNORE per colui che si purifica». Questa è la legge relativa a colui che è affetto da piaga di lebbra, e non ha i mezzi per procurarsi ciò che è richiesto per la sua purificazione.