Mosè dunque chiamò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: «Andate a procurarvi degli agnelli per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua. Poi prendete un mazzetto d’issopo, intingetelo nel sangue che sarà nel catino e con quel sangue spruzzate l’architrave e i due stipiti delle porte. Nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino. Infatti, il SIGNORE passerà per colpire gli Egiziani; e, quando vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti, allora il SIGNORE passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nelle vostre case per colpirvi. Osservate dunque questo come un’istituzione perenne per voi e per i vostri figli. Quando sarete entrati nel paese che il SIGNORE vi darà, come ha promesso, osservate questo rito. Quando i vostri figli vi diranno: “Che significa per voi questo rito?” risponderete: “Questo è il sacrificio della Pasqua in onore del SIGNORE, il quale passò oltre le case dei figli d’Israele in Egitto, quando colpì gli Egiziani e salvò le nostre case”». Il popolo s’inchinò e adorò. Poi i figli d’Israele andarono e fecero così; fecero come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.
A mezzanotte, il SIGNORE colpì tutti i primogeniti nel paese d’Egitto, dal primogenito del faraone che sedeva sul suo trono al primogenito del carcerato che era in prigione, e tutti i primogeniti del bestiame. Il faraone si alzò di notte, egli e tutti i suoi servitori e tutti gli Egiziani; e vi fu un grande lamento in Egitto, perché non c’era casa dove non vi fosse un morto. Egli chiamò Mosè e Aaronne, di notte, e disse: «Alzatevi, partite di mezzo al mio popolo, voi e i figli d’Israele. Andate a servire il SIGNORE, come avete detto. Prendete le vostre greggi e i vostri armenti, come avete detto; andatevene, e benedite anche me!» Gli Egiziani fecero pressione sul popolo per affrettare la sua partenza dal paese, perché dicevano: «Qui moriamo tutti!» Il popolo portò via la sua pasta prima che fosse lievitata; avvolse le sue madie nei suoi vestiti e se le mise sulle spalle. I figli d’Israele fecero come aveva detto Mosè: domandarono agli Egiziani oggetti d’argento, oggetti d’oro e vestiti; il SIGNORE fece in modo che il popolo ottenesse il favore degli Egiziani, i quali gli diedero quanto domandava. Così spogliarono gli Egiziani.
I figli d’Israele partirono da Ramses per Succot, in numero di circa seicentomila uomini a piedi, senza contare i bambini. Una folla di gente di ogni specie salì anch’essa con loro. Avevano pure greggi, armenti, bestiame in grandissima quantità. Fecero cuocere la pasta che avevano portata dall’Egitto, e ne fecero delle focacce azzime, perché la pasta non era lievitata. Cacciati dall’Egitto, non avevano potuto indugiare né prendere provviste. Il tempo che i figli d’Israele abitarono in Egitto fu di quattrocentotrent’anni. Al termine dei quattrocentotrent’anni, proprio il giorno che finivano, tutte le schiere del SIGNORE uscirono dal paese d’Egitto. Questa è una notte da celebrarsi in onore del SIGNORE, perché egli li fece uscire dal paese d’Egitto; questa è la notte di veglia in onore del SIGNORE per tutti i figli d’Israele, di generazione in generazione.
Il SIGNORE disse a Mosè e ad Aaronne: «Questa è la norma della Pasqua: nessuno straniero ne mangi, ma ogni schiavo che avrai comprato potrà mangiarne, dopo essere stato circonciso. Lo straniero di passaggio e il mercenario non potranno mangiarne. Si mangi ogni agnello per intero in una casa. Non portate fuori casa nulla della sua carne e non gli spezzate neanche un osso. Tutta la comunità d’Israele celebri la Pasqua. Quando uno straniero soggiornerà con te e vorrà fare la Pasqua in onore del SIGNORE, siano prima circoncisi tutti i maschi della sua famiglia. Poi venga pure a fare la Pasqua, e sia come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangi. Vi sia un’unica legge per il nativo del paese e per lo straniero che soggiorna in mezzo a voi».
Tutti i figli d’Israele fecero così; fecero come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne. Quello stesso giorno il SIGNORE fece uscire i figli d’Israele, ordinati per schiere, dal paese d’Egitto.