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Sofonia 1:1-12

Sofonia 1:1-12 ICL00D

Questo è il messaggio che il Signore rivolse a Sofonia quando Giosia, figlio di Amon, era re di Giuda. Sofonia era figlio di Cusì e nipote di Godolia, figlio di Amaria. Amaria era figlio di Ezechia. Il Signore annunzia: «Sto per distruggere sulla faccia della terra ogni essere vivente. Annienterò gli uomini e gli animali, gli uccelli e i pesci, gli idoli e i loro adoratori; farò sparire l’uomo dalla faccia della terra». «Io agirò contro la gente di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme: farò sparire da questo luogo quel che resta del culto di Baal, anche il ricordo dei sacerdoti idolatri che lo servivano. Sterminerò quelli che salgono sui tetti per adorare le stelle, quelli che mi rendono culto con giuramenti di fedeltà a me, e poi giurano in nome del dio Milcom. Distruggerò chi si allontana da me, il Signore, chi non si rivolge più a me, e non mi chiede consiglio». Fate silenzio davanti a Dio, il Signore, il giorno del Signore è vicino: il Signore ha preparato un sacrificio, ha già purificato i suoi invitati. Il Signore dichiara: «Nel giorno del sacrificio punirò i capi, i figli del re e chi segue costumi stranieri. Punirò tutti quelli che saltano la soglia e quelli che riempiono la casa del loro padrone con ricchezze frutto di violenza e di frode. In quel giorno, a Gerusalemme, si sentiranno grida d'aiuto dalla porta dei Pesci, urla dal quartiere nuovo, un grande fragore dalle colline. Urlate abitanti della città bassa, tutti i commercianti saranno eliminati e i trafficanti saranno annientati. In quel giorno prenderò una lampada e cercherò in tutti gli angoli della città quegli uomini che si sentono al sicuro. Essi pensano tra sé: “Il Signore non può farci nulla né in bene né in male”, ma io li punirò.