Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E tu, perché disprezzi tuo fratello? Tutti dovremo presentarci di fronte a Dio, per essere giudicati da lui.
Com’è vero che io vivo,
dice il Signore, nella *Bibbia,
ognuno si porrà in ginocchio dinanzi a me,
e tutti riconosceranno a gran voce
la potenza di Dio.
Ognuno di noi dovrà quindi rendere conto di se stesso a Dio. Smettiamo allora di giudicarci a vicenda.
Non fate nulla che possa essere occasione di caduta o di scandalo per un vostro fratello. Io sono pienamente convinto, come ha detto il Signore Gesù, che niente è *impuro di per sé. Ma se qualcuno pensa che qualcosa sia impuro, per lui lo è. Ora, se tu, per un cibo, sei causa di tristezza per un tuo fratello, non ti comporti più con amore verso di lui. Non rovinare, per una questione di cibo, uno per il quale *Cristo è morto. Ciò che è bene per voi non deve diventare per altri occasione di rimprovero. Perché il *regno di Dio non è fatto di questioni che riguardano il mangiare e il bere, ma è giustizia, pace e gioia che vengono dallo *Spirito Santo. Chi serve a Cristo in questo modo piace a Dio, ed è stimato dagli uomini.
Cerchiamo quindi quel che contribuisce alla pace e all’aiuto reciproco. Non distruggere l’opera di Dio per una questione di cibi. Certo, ogni cibo può essere mangiato, ma se qualcuno, mangiando un determinato cibo, causa turbamento a un fratello, allora fa male. Perciò è bene non mangiare carne, né bere vino, né fare qualche altra cosa che possa spingere un fratello ad agire contro la sua fede.
La tua personale convinzione conservala per te stesso dinanzi a Dio. Beato colui che non si sente colpevole nelle sue scelte. Chi invece mangia certi cibi contro coscienza è condannato perché non agisce secondo la convinzione che viene dalla fede. E tutto quel che non viene dalla fede è peccato.