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Luca 11:29-53

Luca 11:29-53 ICL00D

Mentre la gente si affollava attorno a Gesù, egli cominciò a dire: «Questa gente è davvero gente malvagia, vuol vedere un segno miracoloso. Ma non riceverà nessun segno; eccetto il segno del *profeta Giona. Infatti, come Giona fu un segno miracoloso per gli abitanti di Ninive, così anche il *Figlio dell'uomo sarà un segno per gli uomini d'oggi. Nel giorno del *giudizio, la regina del sud si alzerà a condannare questa gente: essa infatti venne da molto lontano per ascoltare le sagge parole del re Salomone. Eppure, di fronte a voi c’è uno che è più grande di Salomone! «Nel giorno del giudizio gli abitanti di Ninive si alzeranno a condannare questa gente: essi infatti cambiarono vita quando ascoltarono la predicazione di Giona. Eppure, di fronte a voi c’è uno che è più grande di Giona». «Non si accende una lampada per nasconderla o metterla sotto un secchio. Piuttosto si mette in alto perché faccia luce a quelli che entrano nella casa. I tuoi occhi sono come una lampada per il corpo: se i tuoi occhi sono buoni, tu sei totalmente nella luce; se invece sono cattivi, tu sei nelle tenebre. Perciò, stai attento che la tua luce non diventi tenebra. Se dunque tu sei totalmente nella luce, senza alcuna parte nelle tenebre, allora tutto sarà splendente, come quando una lampada ti illumina con il suo splendore». Quando Gesù ebbe finito di parlare, un *fariseo lo invitò a pranzo a casa sua. Gesù andò e si mise a tavola. Quel fariseo vide che Gesù non aveva fatto la purificazione delle mani che era d'uso e se ne meravigliò. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei vi preoccupate di pulire la parte esterna del bicchiere e del piatto, ma all’interno siete pieni di furti e di cattiverie. «Stolti! Dio non ha forse creato l’esterno e l’interno dell'uomo? Ebbene, se volete che tutto sia puro per voi, date in elemosina ai poveri quel che si trova nei vostri piatti. «Guai a voi, farisei, che offrite al *Tempio la decima parte delle piante aromatiche, come la menta e la ruta, e perfino di tutti gli ortaggi, ma poi trascurate la giustizia e l’amore di Dio. Queste sono le cose da fare, senza trascurare le altre. «Guai a voi, farisei, che desiderate occupare i posti d'onore nelle *sinagoghe ed essere salutati sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza accorgersene!». Allora un *maestro della Legge disse a Gesù: — Maestro, parlando così tu offendi anche noi. Gesù rispose: — Sì, parlo anche a voi, maestri della Legge! Guai a voi, perché mettete sulle spalle della gente dei pesi troppo faticosi da portare, ma voi neppure con un dito aiutate a portarli. Guai a voi, che costruite sepolcri per quei *profeti che i vostri antichi padri hanno ucciso! Così facendo, voi dimostrate di approvare ciò che i vostri padri hanno fatto: essi hanno ucciso i profeti e voi costruite le tombe per loro. Per questo, Dio nella sua sapienza ha detto: «Manderò loro profeti e *apostoli, ma essi li uccideranno o li perseguiteranno». Ma Dio chiederà conto a questa gente dell'uccisione di tutti i profeti, dalle origini del mondo in poi: dall’uccisione di Abele fino a quella di Zaccaria che è stato assassinato tra l’*altare e il *santuario. Ve lo ripeto: Dio chiederà conto a questa gente di tutti questi misfatti! Guai a voi, maestri della Legge, perché avete portato via la chiave della vera scienza: voi non ci siete entrati e non avete lasciato entrare quelli che avrebbero voluto. Quando Gesù fu uscito da quella casa, i maestri della Legge e i farisei cominciarono a trattarlo con ostilità e a fargli domande di ogni genere