Durante il suo regno
il popolo di Giuda sarà liberato
e quello d'Israele vivrà tranquillo.
Chiameranno il re con questo nome:
Il Signore Nostra-Salvezza».
Il Signore dice: «Sta per venire il momento in cui la gente non dirà più: “Giuro per la vita del Signore che ha fatto uscire il popolo d'Israele dall’Egitto…”. Invece diranno: “Giuro per la vita del Signore che ha fatto uscire i discendenti d'Israele dalla terra del nord, da tutte le regioni dove li aveva dispersi, perché vivessero nella loro patria”».
Contro i profeti
Mi si spezza il cuore nel petto,
mi sento tutto tremare.
Mi sembra d'essere ubriaco,
stordito dal troppo vino.
È stato a causa del Signore
e delle sue parole sante.
Il paese è pieno di gente adultera:
si precipitano tutti verso il male
e impiegano la loro forza in modo iniquo.
Perciò il Signore ha maledetto questa terra,
l’ha riempita di lutto,
ha disseccato tutti i suoi pascoli.
Il Signore dice:
«Anche i profeti e i sacerdoti
sono diventati empi:
li ho sorpresi a commettere il male
perfino dentro il mio tempio.
Perciò li farò camminare
su una strada sdrucciolevole,
brancoleranno nel buio,
si urteranno e cadranno a terra.
Questa è la sciagura che manderò su di loro
quando li punirò.
Lo dico io, il Signore.
A Samaria avevo visto che i profeti
si comportavano da stupidi:
essi parlavano in nome di Baal
e allontanavano da me il mio popolo, Israele.
Ma a Gerusalemme vedo che i profeti
compiono addirittura azioni orribili:
commettono adulterio
e vivono di menzogne,
incoraggiano a fare il male e così nessuno
smette di comportarsi in modo perverso.
Per me, i profeti e gli abitanti di Gerusalemme
si sono resi colpevoli
come gli abitanti di Sòdoma e Gomorra».
Perciò questa è la sentenza che il Signore
dell'universo pronunzia contro i profeti:
«Li costringerò a mangiare erbe amare
e a bere acqua avvelenata,
perché i profeti di Gerusalemme
hanno contaminato tutta la mia terra».
Così dice il Signore dell'universo:
«Non date retta
a quel che vi dicono questi profeti:
parlano, parlano, ma vi riempiono la testa
di illusioni vane.
Le visioni che vi descrivono
sono frutto della loro immaginazione:
non provengono da me.
Essi ripetono con insistenza
a quelli che mi disprezzano:
“Vi andrà tutto bene!
Lo garantisce il Signore!”.
A tutti quelli che insistono
a fare di testa propria essi assicurano:
“Non vi accadrà niente di male”.
Nessuno di loro ha conosciuto i miei progetti,
nessuno ha visto o sentito le mie decisioni,
nessuno è stato attento alla mia parola e vi ha ubbidito».
Ed ora il furore del Signore
si scatena come una tempesta,
come un uragano travolgente
si abbatte sulla testa dei malvagi.
L’indignazione del Signore non si calmerà
finché egli non avrà portato a termine
quello che aveva deciso di fare.
Alla fine dei giorni, anche voi
comprenderete tutto chiaramente.
Il Signore dice:
«Io non ho mandato questi profeti
e tuttavia essi vanno di corsa;
io non ho rivolto loro la mia parola,
eppure essi parlano a nome mio.
Se avessero conosciuto i miei progetti,
avrebbero riferito le mie parole
e avrebbero esortato il mio popolo
a non comportarsi più in modo perverso,
a non compiere azioni malvagie».
Il Signore domanda:
«Credete che io sia Dio solo da vicino
e che non lo sia anche da lontano?
Anche se uno cerca di nascondersi
nei luoghi più segreti,
credete che io non possa vederlo?
Non sapete che io sono presente ovunque,
in cielo e sulla terra? Lo dico io, il Signore».
«Ho sentito quello che dicono i profeti quando pretendono di parlare a nome mio e annunziano menzogne. Essi dicono: “Ho avuto un sogno! Ho avuto una visione!”. Per quanto tempo andrà avanti così? Che cos’hanno in mente questi profeti quando annunziano cose false, quando raccontano le fantasie che si sono inventate? Si raccontano l’un l’altro i sogni e così credono di convincere il mio popolo a dimenticarsi di me, come hanno fatto i loro antenati quando si sono dimenticati di me per rivolgersi a Baal.
Se un profeta fa un sogno, lo racconti come tale.
Invece il profeta che ha avuto il mio messaggio, lo proclami con fedeltà.
Non confondete la paglia con il grano!
Lo dico io, il Signore!
La mia parola è come il fuoco,
e come un martello che frantuma la roccia! Lo dico io, il Signore».
«Perciò io mi metto contro i profeti che si rubano l’un l’altro le parole e le annunziano come mie, lo dico io, il Signore. Mi metto contro questi profeti che parlano, parlano e pretendono di rispondere alla gente a mio nome, lo dico io, il Signore. Mi metto contro quelli che scambiano sogni fantasiosi per profezie, lo dico io, il Signore. I loro racconti sono menzogne e invenzioni che allontanano da me il mio popolo. Ma io non li ho inviati, non ho dato nessun ordine. Essi non daranno nessun aiuto a questo popolo. Ve lo assicuro io, il Signore».
Il Signore disse a Geremia: «Quando la gente, o un profeta, o un sacerdote ti chiederanno: “Qual è il messaggio del Signore, quale peso ci impone?”, tu risponderai loro: “Siete voi un peso per il Signore ed egli si sbarazzerà di voi, — lo dice il Signore”.— Se un profeta, o un sacerdote o qualche altro dirà ancora “peso del Signore”, io punirò lui e la sua famiglia. Parlando tra di voi, usate piuttosto queste frasi: “Che cosa ha risposto il Signore? Che cosa ha annunziato il Signore?”. Smettetela di parlare di “peso del Signore”, altrimenti questa frase diventerà un vero peso per chi la dice. Infatti voi avete interpretato a rovescio le parole del Dio vivente, Signore dell'universo e Dio d'Israele.
«Ai profeti domanderete: “Che cosa ha risposto il Signore? Che cosa ha annunziato il Signore?”. Se invece continuerete a parlare di “peso del Signore” contro la mia volontà, vi assicuro che vi prenderò e vi getterò lontano come un peso insopportabile, voi e la vostra città, anche se io stesso l’avevo data ai vostri antenati e a voi. Vi coprirò per sempre di infamia e vergogna e non ve ne dimenticherete più!».