Dice il Signore: «Scendi dal tuo piedistallo, Babilonia, e siediti sulla polvere. Siedi a terra, detronizzata. Hai perduto i tuoi titoli di “Babilonia la dolce”, e “Babilonia la raffinata”. Mettiti alla ruota del mulino e macina la farina. Togliti il velo dal viso, solleva i tuoi abiti e scopri le gambe per attraversare il fiume. Ti vedranno nuda, umiliata e svergognata. Mi vendicherò e nessuno potrà fermarmi. Lo afferma il salvatore del suo popolo. Il suo nome è: Signore dell'universo, il Santo d'Israele. Siediti in silenzio, Babilonia, nasconditi nel buio, perché hai perduto anche il titolo di “Signora degli imperi”. Ero sdegnato con il mio popolo. Allora ho umiliato coloro che erano mia proprietà e li ho messi nelle tue mani. Ma tu li hai trattati senza pietà, hai schiacciato anche i vecchi sotto il peso del tuo giogo. Ti credevi eterna, signora degli imperi per sempre. Non hai pensato a questi fatti, non ti sei resa conto di quanto stava per accadere. Ma ora ascolta, gaudente: te ne stavi sdraiata tranquilla e dicevi: “Sono insuperabile! Non sarò mai vedova, né mai perderò i miei figli”. Ebbene in un momento, in un sol giorno, ti piomberanno addosso proprio queste due disgrazie: resterai vedova e perderai i tuoi figli, nonostante le tue magie e i tuoi sortilegi. Tu confidavi nella tua malizia e dicevi: “Tanto nessuno mi vede!”. Ma la tua pretesa saggezza ti ha fuorviata e ti ha fatto dire: “Sono insuperabile!”. Sta per arrivare una disgrazia che tu non riuscirai ad allontanare; ti piomberà addosso una sciagura che non potrai evitare; ti colpirà d'improvviso un disastro che neppure sospettavi. Continua pure nei tuoi incantesimi e nelle tue magie. Le hai imparate fin dalla tua giovinezza, nella speranza di trarne vantaggio o di spaventare i tuoi nemici. Hai cercato fino a stancarti il consiglio degli indovini! Si presentino ora a salvarti quelli che osservano le stelle e consultano la mappa del cielo, per dirti ogni mese quel che accadrà. Essi sono come paglia: il fuoco li brucerà! Non scamperanno alle fiamme. Non resterà nemmeno un po’ di brace per cuocere il pane, o un semplice fuoco per sedersi accanto. Così diventeranno i tuoi consiglieri che ti preoccupi di consultare fin dalla tua giovinezza! Ognuno se ne andrà per i fatti suoi; non resterà nessuno a salvarti».
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