Infatti, tutti hanno un unico Padre: sia Gesù che purifica gli uomini dai peccati, sia gli uomini che da lui vengono purificati. Per questo Gesù non si vergogna di chiamarli fratelli. Egli dice: Parlerò di te ai miei fratelli, o Dio; canterò le tue lodi in mezzo all’ assemblea . E poi: In Dio metterò la mia fiducia. E ancora: Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato. Questi «figli» sono uomini, fatti di carne e di sangue. Per questo anche Gesù è diventato come loro, ha partecipato alla loro natura umana. Così, mediante la propria morte, ha potuto distruggere il *demonio, che ha il potere della morte; e ha potuto liberare quelli che vivevano sempre come schiavi, per paura della morte. Certamente non è degli angeli che Gesù si prende cura. Piuttosto egli si prende cura dei discendenti di Abramo. Per questo, doveva diventare del tutto simile ai suoi fratelli, ed essere per loro un *sommo sacerdote misericordioso, fedele ai suoi impegni verso Dio, per liberare il popolo dai peccati. Infatti egli può venire in aiuto di quelli che sono nella tentazione, perché anche lui ha provato la tentazione e ha sofferto personalmente.
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