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Daniele 7:3-12

Daniele 7:3-12 ICL00D

Quattro bestie enormi uscivano dal mare: una differente dall’altra. La prima somigliava a un leone, ma aveva ali di aquila; mentre guardavo, le ali le furono strappate, fu sollevata da terra e fatta stare sulle due zampe posteriori, come un essere umano, e le fu data una intelligenza umana. La seconda bestia somigliava a un orso, era sollevata da un lato e aveva tre costole in bocca, tra i denti; ebbe l’ordine di alzarsi completamente e di divorare molta carne. Continuai a guardare e vidi un’altra bestia che somigliava a una pantera: aveva quattro ali di uccello sul dorso e quattro teste e le fu dato il dominio. Di notte, in visione, continuai a guardare: la quarta bestia che vedevo era spaventosa, terribile, dotata di una forza straordinaria; aveva grandi denti di ferro per divorare e stritolare le sue vittime, e calpestava tutto quel che non mangiava. Era assolutamente diversa dalle tre bestie precedenti e aveva dieci corna. «Mentre osservavo queste corna, vidi un altro corno, più piccolo, che spuntava tra le altre e ne fece cadere tre. Il nuovo corno aveva occhi come un essere umano e una bocca che parlava con superbia». «Continuai a guardare: furono sistemati alcuni troni e un anziano vi si sedette. Aveva abiti bianchi come la neve, e i suoi capelli erano candidi come la lana. Il suo trono era fiamme di fuoco, con ruote di fuoco ardente. Davanti a lui scorreva un fiume di fuoco. Una folla immensa (centinaia di migliaia) lo circondava per servirlo. Allora il tribunale iniziò la sua seduta e furono aperti i libri. «Continuai a guardare incuriosito dal rumore delle parole piene di superbia che il piccolo corno pronunziava. E mentre guardavo, la quarta bestia fu uccisa; il suo corpo fu distrutto e gettato in un fuoco intenso. Le altre bestie furono private del loro dominio, ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un tempo determinato.