Questo è il tuo sogno, maestà; ora ecco la sua spiegazione:
«Tu sei il più grande tra tutti i re. Il Dio del cielo ti ha dato il regno, la potenza, la forza e l’onore; ha posto in tuo potere gli uomini, gli animali e gli uccelli, ovunque si trovino: tu sei il loro padrone. Ebbene, maestà, la testa d'oro sei tu! Un altro regno, meno potente, sorgerà dopo di te. Poi un terzo regno, quello di bronzo, dominerà la terra. Un quarto regno, duro come il ferro, gli succederà. Come il ferro spezza e polverizza tutto, così quel regno romperà e ridurrà in polvere i regni precedenti. Come hai visto, i piedi della statua e le loro dita sono in parte di terracotta e in parte di ferro: questo significa che il regno non sarà unito, ma avrà qualcosa della durezza del ferro perché, come hai visto, il ferro è unito alla terracotta. Le dita fatte di ferro e terracotta indicano che questo regno sarà in parte forte e in parte fragile; esse mostrano anche che alcuni re faranno alleanza attraverso matrimoni ma, come il ferro non si mescola con la terracotta, queste alleanze non saranno stabili.
«Al tempo di questi re, il Dio del cielo susciterà un regno che non sarà mai distrutto e non cederà mai il dominio a un’altra nazione. Questo regno durerà per sempre, dopo aver distrutto tutti i regni precedenti e aver messo fine alla loro esistenza. Ecco il significato della pietra che hai visto staccarsi dalla montagna senza intervento umano, per frantumare il ferro, il bronzo, la terracotta, l’argento e l’oro della statua. Così, maestà, il grande Dio ti ha fatto conoscere il futuro. Il tuo sogno è una vera rivelazione e la spiegazione che te ne ho data è degna di fiducia».
Allora il re Nabucodònosor si inchinò fino a terra davanti a Daniele, gli rese omaggio e diede ordine di presentargli sacrifici e offerte di profumi. Poi disse a Daniele: «Il vostro Dio è davvero il più grande fra tutti gli dèi, il signore di tutti i re e il rivelatore dei misteri, dato che tu sei stato capace di svelarmi questo segreto».
In seguito, il re concesse a Daniele grandi onori e gli diede molti regali preziosi. Lo fece governatore della provincia di Babilonia e capo supremo di tutti i saggi di Babilonia.
Su richiesta di Daniele, il re fece Sadrac, Mesac e Abdènego amministratori della provincia di Babilonia. E Daniele divenne consigliere di corte.