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Lettera ai Romani 8:1-17

Lettera ai Romani 8:1-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto, mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito. Infatti quelli che sono secondo la carne pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito pensano alle cose dello Spirito. Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne, perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!» Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio. Se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.

Lettera ai Romani 8:1-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Non c'è dunque piú nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesú, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesú mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto; mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito. Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesú dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesú dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Cosí dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne; perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono *figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito di servitú per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «*Abbà! Padre!» Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio. Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.

Lettera ai Romani 8:1-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Ora dunque non c’è più nessuna condanna per quelli che sono uniti a *Cristo Gesù. Perché la legge dello Spirito, che dà la vita per mezzo di Cristo Gesù, mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Per togliere il peccato, Dio ha mandato suo Figlio in una condizione simile alla nostra di uomini peccatori, e ha condannato il peccato. In questo modo Dio ha compiuto quel che la *legge di Mosè non poteva ottenere, a causa della debolezza umana; e noi ora possiamo adempiere quel che la Legge comanda, e lo possiamo perché non viviamo più nella debolezza, ma siamo fortificati dallo Spirito. Quelli che si lasciano guidare dallo Spirito si preoccupano di quel che vuole lo Spirito. Quelli che si lasciano guidare dalla propria debolezza cercano di soddisfare il loro egoismo. Seguire l’istinto egoistico conduce alla morte, seguire lo Spirito conduce alla vita e alla pace. Perché quelli che seguono le inclinazioni dell'egoismo sono nemici di Dio, non si sottomettono alla legge di Dio: non ne sono capaci. Essi non possono piacere a Dio, perché vivono secondo il proprio egoismo. Voi, però, non vivete così: vi lasciate guidare dallo Spirito, perché lo Spirito di Dio abita in voi. Ma se qualcuno non ha lo Spirito donato da Cristo, non gli appartiene. Se invece Cristo agisce in voi, voi morite, sì, a causa del peccato, ma Dio vi accoglie e il suo Spirito vi dà vita. Se lo Spirito di Dio che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, lo stesso Dio che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche a voi, sebbene dobbiate ancora morire, mediante il suo Spirito che abita in voi. Fratelli, noi siamo dunque impegnati non a seguire la voce del nostro egoismo, ma quella dello Spirito. Se seguite la voce dell'egoismo, morirete; se invece, mediante lo Spirito, la soffocherete, voi vivrete. Infatti quelli che si lasciano guidare dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto in dono uno spirito che vi rende schiavi o che vi fa di nuovo vivere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di Dio che vi fa diventare figli di Dio e vi permette di gridare «Abbà», che vuol dire «Padre», quando vi rivolgete a Dio. Perché lo stesso Spirito ci assicura che siamo figli di Dio. E dal momento che siamo suoi figli, parteciperemo anche dell'eredità che Dio ha promesso al suo popolo: saremo eredi insieme con Cristo perché, se soffriamo con lui, parteciperemo anche con lui alla gloria.

Lettera ai Romani 8:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

ORA dunque non vi è alcuna condannazione per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne, ma secondo lo Spirito. Perciocchè la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù, mi ha francato dalla legge del peccato, e della morte. Imperocchè (ciò che era impossibile alla legge in quanto che per la carne era senza forza), Iddio, avendo mandato il suo proprio Figliuolo, in forma simigliante alla carne del peccato, ed a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne. Acciocchè la giustizia della legge si adempia in noi, i quali non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito. Perciocchè coloro che son secondo la carne, pensano, ed hanno l'animo alle cose della carne; ma coloro che son secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. Imperocchè ciò a che la carne pensa, ed ha l'animo, è morte; ma ciò a che lo Spirito pensa, ed ha l'animo, è vita e pace. Poichè il pensiero, e l'affezion della carne è inimicizia contro a Dio; perciocchè ella non si sottomette alla legge di Dio; imperocchè non pure anche può. E coloro che son nella carne non possono piacere a Dio. Or voi non siete nella carne, anzi nello Spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma, se alcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di lui. E se Cristo è in voi, ben è il corpo morto per lo peccato; ma lo Spirito è vita per la giustizia. E, se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù da' morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo da' morti vivificherà ancora i vostri corpi mortali, per lo suo Spirito, che abita in voi. Perciò, fratelli, noi siamo debitori, non alla carne, per viver secondo la carne. Perciocchè, se voi vivete secondo la carne, voi morrete; ma, se per lo Spirito mortificate gli atti del corpo, voi viverete. Poichè, tutti coloro che son condotti per lo Spirito di Dio, sono figliuoli di Dio. Perciocchè voi non avete di nuovo ricevuto lo spirito di servitù, a timore; anzi avete ricevuto lo Spirito d'adottazione, per lo quale gridiamo: Abba, Padre. Quel medesimo Spirito rende testimonianza allo spirito nostro, che noi siam figliuoli di Dio. E se siam figliuoli, siamo ancora eredi, eredi di Dio, e coeredi di Cristo; se pur sofferiamo con lui, acciocchè ancora con lui siamo glorificati.

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