Salmi 38:1-22
Salmi 38:1-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Salmo di Davide. Per far ricordare. O SIGNORE, non rimproverarmi nella tua ira, non punirmi nel tuo furore! Poiché le tue frecce mi hanno trafitto e la tua mano è scesa su di me. Non c’è nulla d’intatto nel mio corpo a causa della tua ira; non c’è requie per le mie ossa a causa del mio peccato. Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo; sono come un grave carico, troppo pesante per me. Le mie piaghe sono fetide e purulenti per la mia follia. Sono curvo e abbattuto, triste vado in giro tutto il giorno. I miei fianchi sono infiammati e non v’è nulla d’intatto nel mio corpo. Sono sfinito e depresso; ruggisco per il fremito del mio cuore. Signore, ti sta davanti ogni mio desiderio, i miei gemiti non ti sono nascosti. Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia; anche la luce dei miei occhi m’è venuta meno. Amici e compagni stanno lontani dalla mia piaga, i miei stessi parenti si fermano a distanza. Tende lacci chi desidera la mia morte, dice cose cattive chi mi augura del male e medita inganni tutto il giorno. Ma io mi comporto come un sordo che non ode, come un muto che non apre bocca. Sono come un uomo che non ascolta, nella cui bocca non ci sono parole per replicare. In te spero, o SIGNORE; tu risponderai, o Signore, Dio mio! Io ho detto: «Non si rallegrino di me; e quando il mio piede vacilla, non s’innalzino superbi contro di me». Perché io sto per cadere, il mio dolore è sempre davanti a me. Io confesso il mio peccato, sono angosciato per la mia colpa. Ma quelli che senza motivo mi sono nemici sono forti, quelli che mi odiano a torto si sono moltiplicati. Anche quelli che mi rendono male per bene sono miei avversari, perché seguo il bene. O SIGNORE, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me. Affrèttati in mio aiuto, o Signore, mia salvezza!
Salmi 38:1-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Salmo di *Davide. Per far ricordare.O Signore, non rimproverarmi nella tua ira, non punirmi nel tuo furore! Poiché le tue frecce mi hanno trafitto e la tua mano è scesa su di me. Non c'è nulla d'intatto nel mio corpo a causa della tua ira; non c'è requie per le mie ossa a causa del mio peccato. Poiché le mie *iniquità sorpassano il mio capo; son come un grave carico, troppo pesante per me. Le mie piaghe son fetide e purulente per la mia follia. Son curvo e abbattuto, triste vado in giro tutto il giorno. I miei fianchi sono infiammati, e non v'è nulla d'intatto nel mio corpo. Sono sfinito e depresso; ruggisco per il fremito del mio cuore. Signore, ti sta davanti ogni mio desiderio, i miei gemiti non ti sono nascosti. Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia; anche la luce dei miei occhi m'è venuta meno. Amici e compagni stanno lontani dalla mia piaga, i miei stessi parenti si fermano a distanza. Tende lacci chi desidera la mia morte, dice cose cattive chi mi augura del male, e medita inganni tutto il giorno. Ma io mi comporto come un sordo che non ode, come un muto che non apre bocca. Sono come un uomo che non ascolta, nella cui bocca non ci sono parole per replicare. In te spero, o Signore; tu risponderai, o Signore, Dio mio! Io ho detto: «Non si rallegrino di me; e quando il mio piede vacilla, non s'innalzino superbi contro di me». Perché io sto per cadere, il mio dolore è sempre davanti a me. Io confesso il mio peccato, sono angosciato per la mia colpa. Ma quelli che senza motivo mi sono nemici sono forti, quelli che m'odiano a torto si sono moltiplicati. Anche quelli che mi rendono male per bene sono miei avversari, perché seguo il bene. O Signore, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me; affrèttati in mio aiuto, o Signore, mia salvezza!
Salmi 38:1-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Signore, non rimproverarmi con ira, non castigarmi con collera! Sono bersaglio delle tue frecce; su di me si è abbattuta la tua mano. Il mio corpo è segnato dai colpi della tua collera. Le mie ossa sono malate a causa del mio peccato. Sono immerso nelle colpe: un peso troppo grande per me. Sono coperto di piaghe nauseanti; questo è il risultato della mia follia. Cammino curvo e sono sfinito, passo i miei giorni nel lutto. La febbre mi consuma fino al midollo, nulla di sano rimane in me. Mi sento schiacciato e abbattuto, sono pieno di grida e lamenti. Signore, tu conosci i miei desideri, sei attento ai miei gemiti: Il cuore è agitato, le forze se ne vanno, mi si spegne la luce negli occhi. Le mie piaghe allontanano da me amici e compagni, anche i miei parenti si tengono a distanza. Chi cerca la mia morte mi tende insidie, chi vuol farmi del male mi minaccia: contro di me complottano tutto il giorno. Ma io, come un sordo, non ascolto, come un muto, non apro bocca. Sono come uno che non sente; tace e non si difende. È in te, Signore, la mia sola speranza; tu, mio Dio, mi darai risposta. Ti chiedo: «Non ridano alle mie spalle; non facciano i superbi con me, quando vacillo». Io sto ormai per cadere, il mio dolore non mi abbandona. Sì, confesso il mio peccato, sono angosciato dal peso delle colpe. I miei nemici sono forti e potenti, troppi mi odiano senza ragione. Mi rendono male per bene, mi rimproverano di seguire il bene. Non abbandonarmi, Signore, non rimanere lontano da me, Dio mio.
Salmi 38:1-22 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
SIGNORE, non correggermi nella tua indegnazione; E non castigarmi nel tuo cruccio. Perciocchè le tue saette son discese in me, E la tua mano mi si è calata addosso. Egli non vi è nulla di sano nella mia carne, per cagione della tua ira; Le mie ossa non hanno requie alcuna, per cagion del mio peccato. Perciocchè le mie iniquità trapassano il mio capo; Sono a guisa di grave peso, son pesanti più che io non posso portare. Le mie posteme putono, e colano, Per la mia follia. Io son tutto travolto e piegato; Io vo attorno tuttodì vestito a bruno; Perciocchè i miei fianchi son pieni d'infiammagione; E non vi è nulla di sano nella mia carne. Io son tutto fiacco e trito; Io ruggisco per il fremito del mio cuore. Signore, ogni mio desiderio è nel tuo cospetto; Ed i miei sospiri non ti sono occulti. Il mio cuore è agitato, la mia forza mi lascia; La luce stessa de' miei occhi non è più appo me. I miei amici ed i miei compagni se ne stanno di rincontro alla mia piaga; Ed i miei prossimi si fermano da lungi. E questi che cercano l'anima mia mi tendono delle reti; E quelli che procacciano il mio male parlano di malizie, E ragionano di frodi tuttodì. Ma io, come se fossi sordo, non ascolto; E son come un mutolo che non apre la bocca. E son come un uomo che non ode; E come uno che non ha replica alcuna in bocca. Perciocchè, o Signore, io ti aspetto, Tu risponderai, o Signore Iddio mio. Perciocchè io ho detto: Fa' che non si rallegrino di me; Quando il mio piè vacilla, essi s'innalzano contro a me. Mentre son tutto presto a cadere, E la mia doglia è davanti a me del continuo; Mentre io dichiaro la mia iniquità, E sono angosciato per lo mio peccato; I miei nemici vivono, e si fortificano; E quelli che mi odiano a torto s'ingrandiscono. Quelli, dico, che mi rendono mal per bene; Che mi sono avversari, in iscambio di ciò che ho loro procacciato del bene. Signore, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me. Affrettati al mio aiuto, O Signore, mia salute.