Lettera agli Ebrei 11:26-27
Lettera agli Ebrei 11:26-27 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. Per fede abbandonò l’Egitto, senza temere la collera del re, perché rimase costante, come se vedesse colui che è invisibile.
Lettera agli Ebrei 11:26-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. Per fede abbandonò l'Egitto, senza temere la collera del re, perché rimase costante, come se vedesse colui che è invisibile.
Lettera agli Ebrei 11:26-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Pensava che essere disprezzato come il *Messia era una cosa più preziosa dei tesori degli Egiziani: infatti egli guardava sempre verso la ricompensa futura. Per fede, Mosè partì dall’Egitto, senza aver paura dell'ira del re. Rimase fermo nella sua decisione, come se vedesse il Dio invisibile.
Lettera agli Ebrei 11:26-27 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
avendo reputato il vituperio di Cristo ricchezza maggiore de' tesori di Egitto; perciocchè egli riguardava alla rimunerazione. Per fede lasciò l'Egitto, non avendo temuta l'ira del re; perciocchè egli stette costante, come veggendo l'invisibile.