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Lettera agli Ebrei 10:1-23

Lettera agli Ebrei 10:1-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

La legge, infatti, possiede solo un’ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio. Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, se coloro che rendono il culto, una volta purificati, avessero sentito la loro coscienza sgravata dai peccati? Invece in quei sacrifici viene rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati; perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati. Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo;non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, vengo” (nel rotolo del libro è scritto di me) “per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato» (che sono offerti secondo la legge), aggiunge poi: «Ecco, vengo per fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo per stabilire il secondo. In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre. Mentre ogni sacerdote sta in piedi ogni giorno a svolgere il suo servizio e a offrire ripetutamente gli stessi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati, egli, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio e aspetta soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. Infatti con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati. Anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto: «Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni», dice il Signore, «metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti», egli aggiunge: «Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità». Ora, dove c’è perdono di queste cose, non c’è più bisogno di offerta per il peccato. Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.

Lettera agli Ebrei 10:1-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

La legge, infatti, possiede solo un'ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio. Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, se coloro che rendono il culto, una volta purificati, avessero sentito la loro coscienza sgravata dai peccati? Invece in quei sacrifici viene rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati; perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati. Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta ma mi hai preparato un corpo; non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, vengo” (nel rotolo del libro è scritto di me) “per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato» (che sono offerti secondo la legge), aggiunge poi: «Ecco, vengo per fare la tua volontà». Cosí, egli abolisce il primo per stabilire il secondo. In virtú di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesú Cristo fatta una volta per sempre. Mentre ogni *sacerdote sta in piedi ogni giorno a svolgere il suo servizio e offrire ripetutamente gli stessi sacrifici che non possono mai togliere i peccati, Gesú, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio, e aspetta soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati. Anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto: «Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore, metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti», egli aggiunge: «Non mi ricorderò piú dei loro peccati e delle loro *iniquità». Ora, dove c'è perdono di queste cose, non c'è piú bisogno di offerta per il peccato. Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesú, per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la *cortina, vale a dire la sua carne, e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.

Lettera agli Ebrei 10:1-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

La *legge di Mosè non rappresenta la vera realtà; è soltanto un’ombra dei beni futuri. Con quei sacrifici che si offrono continuamente, di anno in anno, la Legge non è capace di far diventare perfetti gli uomini che si avvicinano a Dio. Altrimenti avrebbero smesso di offrirli; finalmente purificati dai loro peccati, i fedeli non si sentirebbero più colpevoli. E invece, per mezzo di quei sacrifici, si rinnova di anno in anno il ricordo dei peccati. Perché non è possibile eliminare i peccati con il sangue di tori e di capri. Perciò *Cristo, quando sta per entrare nel mondo, dice a Dio: Tu non hai voluto sacrifici e offerte, ma mi hai formato un corpo. Non ti piacciono offerte di animali e sacrifici, per togliere i peccati. Allora ho detto: Eccomi, o Dio, io vengo a fare la tua volontà come è scritto di me nel libro della Legge. Prima dice: Non hai voluto e non ti piacciono sacrifici e offerte, animali e sacrifici per togliere i peccati. Eppure sono tutte offerte stabilite dalla Legge. Poi aggiunge: Eccomi, vengo a fare la tua volontà. Con ciò, Gesù elimina gli antichi sacrifici e ne stabilisce uno nuovo. Gesù Cristo ha offerto se stesso una volta per sempre, e ha compiuto la volontà di Dio; per questo Dio ci ha liberati dalle colpe e ci ha resi santi. I *sacerdoti stanno nel Tempio ogni giorno a svolgere il loro servizio: offrono molte volte gli stessi sacrifici che non possono mai eliminare i peccati. Cristo, invece, ha offerto un solo sacrificio per i peccati, una volta per sempre. Poi, come dice la Bibbia, si è messo accanto a Dio. Ora aspetta soltanto che i suoi nemici siano messi sotto i suoi piedi. Così, con una sola offerta, egli ha fatto diventare perfetti per sempre quelli che sono purificati dai peccati. Anche lo *Spirito Santo, nella Bibbia, testimonia queste cose. Prima dichiara: Questa è l’ *alleanza che io concluderò con loro dopo quei giorni, — dice il Signore. — Io metterò le mie leggi nei loro cuori, le scriverò nella loro intelligenza. Poi afferma: Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro malvagità. Ora, se i peccati sono perdonati, non c’è più bisogno di fare offerte per il perdono dei peccati. Così, fratelli, ora siamo liberi di entrare nel luogo santo del cielo, grazie alla morte di Cristo. Egli ci ha aperto una via nuova e vivente, attraverso quel velo che è il suo corpo. Adesso abbiamo un *sommo sacerdote a capo del vero *santuario di Dio. Dunque, avviciniamoci a Dio con cuore sincero, e con piena fiducia; i nostri cuori siano purificati da ogni falsa coscienza, e i nostri corpi siano lavati da acqua pura. Conserviamo senza incertezze la speranza che dichiariamo di avere, perché Dio mantiene le sue promesse.

Lettera agli Ebrei 10:1-23 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Perciocchè la legge, avendo l'ombra de' futuri beni, non l'immagine viva stessa delle cose, non può giammai, per que' sacrificii che sono gli stessi ogni anno, i quali son del continuo offerti, santificar quelli che si accostano all'altare. Altrimenti, sarebber restati d'essere offerti; perciocchè coloro che fanno il servigio divino, essendo una volta purificati, non avrebbero più avuta alcuna coscienza di peccati. Ma per essi si fa ogni anno rammemorazion dei peccati. Perciocchè egli è impossibile che il sangue di tori e di becchi, tolga i peccati. Perciò, entrando egli nel mondo, dice: Tu non hai voluto sacrificio, nè offerta; ma tu mi hai apparecchiato un corpo. Tu non hai gradito olocausti, nè sacrificii per lo peccato. Allora io ho detto: Ecco, io vengo; egli è scritto di me nel rotolo del libro; io vengo per fare, o Dio, la tua volontà. Avendo detto innanzi: Tu non hai voluto, nè gradito sacrificio, nè offerta, nè olocausti, nè sacrificio per lo peccato (i quali si offeriscono secondo la legge), egli aggiunge: Ecco, io vengo, per fare, o Dio, la tua volontà. Egli toglie il primo, per istabilire il secondo. E per questa volontà siamo santificati, noi che lo siamo per l'offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta. E oltre a ciò, ogni sacerdote è in piè ogni giorno ministrando, ed offerendo spesse volte i medesimi sacrificii, i quali giammai non possono togliere i peccati. Ma esso, avendo offerto un unico sacrificio per li peccati, si è posto a sedere in perpetuo alla destra di Dio; nel rimanente, aspettando finchè i suoi nemici sieno posti per iscannello de' suoi piedi. Poichè per un'unica offerta, egli ha in perpetuo appieno purificati coloro che sono santificati. Or lo Spirito Santo ancora ce lo testifica; perciocchè, dopo avere innanzi detto: Quest' è il patto, che io farò con loro dopo que' giorni; il Signore dice: Io metterò le mie leggi ne' loro cuori, e le scriverò nelle lor menti. E non mi ricorderò più de' lor peccati, nè delle loro iniquità. Ora, dov'  è remissione di queste cose, non vi è più offerta per lo peccato. AVENDO adunque, fratelli, libertà d'entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, che è la via recente, e vivente, la quale egli ci ha dedicata, per la cortina, cioè per la sua carne, ed un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, accostiamoci con un vero cuore, in piena certezza di fede, avendo i cuori cospersi e netti di mala coscienza, e il corpo lavato d'acqua pura. Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza; perciocchè fedele è colui che ha fatte le promesse.