Secondo libro dei Re 20:1-7
Secondo libro dei Re 20:1-7 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
In quel tempo Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui e gli disse: «Così parla il SIGNORE: “Da’ i tuoi ordini alla tua casa, perché tu morirai; non guarirai”». Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro e pregò il SIGNORE, dicendo: «SIGNORE ricòrdati, ti prego, che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ezechia scoppiò in un gran pianto. Isaia non era ancora giunto al centro della città, quando la parola del SIGNORE gli fu rivolta in questi termini: «Torna indietro e di’ a Ezechia, principe del mio popolo: “Così parla il SIGNORE, Dio di Davide, tuo padre: ‘Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarisco; fra tre giorni salirai alla casa del SIGNORE. Aggiungerò alla tua vita quindici anni, libererò te e questa città dalle mani del re d’Assiria e proteggerò questa città per amore di me stesso e per amore di Davide, mio servo’”». Isaia disse: «Prendete un impiastro di fichi secchi!» Lo presero e lo misero sull’ulcera, e il re guarì.
Secondo libro dei Re 20:1-7 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
In quel tempo *Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il *profeta *Isaia, figlio di Amots, andò da lui, e gli disse: «Cosí parla il Signore: Dà i tuoi ordini alla tua casa; perché tu morirai; non guarirai». Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro e pregò il Signore, dicendo: «Signore ricòrdati, ti prego, che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ezechia scoppiò in un gran pianto. Isaia non era ancora giunto al centro della città, quando la parola del Signore gli fu rivolta in questi termini: «Torna indietro, e di' a Ezechia, principe del mio popolo: “Cosí parla il Signore, Dio di *Davide tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarisco; fra tre giorni salirai alla casa del Signore. Aggiungerò alla tua vita quindici anni, libererò te e questa città dalle mani del re di Assiria, e proteggerò questa città per amor di me stesso, e per amor di Davide mio servo”». Isaia disse: «Prendete un impiastro di fichi secchi!» Lo presero, e lo misero sull'ulcera, e il re guarí.
Secondo libro dei Re 20:1-7 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Un giorno, Ezechia fu colpito da una malattia mortale. Il profeta Isaia, figlio di Amoz, andò a trovano e gli riferì questo messaggio da parte del Signore: «Comunica alla tua famiglia le tue ultime disposizioni, perché non hai più molto da vivere». Allora Ezechia si voltò verso la parete e rivolse al Signore questa preghiera: «Ti prego, Signore, ricordati che mi sono comportato lealmente davanti a te, senza falsità: ho sempre fatto quel che volevi». Poi scoppiò a piangere. Isaia non aveva ancora attraversato il cortile tra il palazzo reale e il tempio che il Signore gli ordinò: «Torna indietro e riferisci a Ezechia, capo del mio popolo, queste parole: Così dice il Signore, Dio del tuo antenato Davide: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime. Sappi che voglio guarirti; fra tre giorni potrai andare al tempio. Ti concederò altri quindici anni di vita, libererò te e questa città dal re d'Assiria e la proteggerò, per amore di me stesso e del mio servo Davide». Poi, Isaia ordinò a Ezechia di prendere una schiacciata di fichi. Fu applicata sulla parte malata perché guarisse.
Secondo libro dei Re 20:1-7 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
IN que' dì Ezechia infermò mortalmente. E il profeta Isaia, figliuolo di Amos, venne a lui, e gli disse: Così ha detto il Signore: Disponi della tua casa; perciocchè tu sei morto, e non viverai più. Allora Ezechia voltò la faccia verso la parete, e fece orazione al Signore, dicendo: Deh! Signore, ricordati ora che io son camminato nel cospetto tuo in verità, e di cuore intiero; ed ho fatto quello che ti è a grado. Ed Ezechia pianse d'un gran pianto. Ora avvenne che, non essendo ancora Isaia uscito del cortile di mezzo, la parola del Signore gli fu indirizzata, dicendo: Ritornatene, e di' ad Ezechia, conduttor del mio popolo: Così ha detto il Signore Iddio di Davide, tuo padre: Io ho udita la tua orazione, io ho vedute le tue lagrime; ecco, io ti guarisco; di qui a tre giorni tu salirai alla Casa del Signore. E aggiugnerò quindici anni al tempo della tua vita, libererò te, e questa città, dalla mano del re degli Assiri, e sarò protettor di questa città, per amor di me stesso, e di Davide, mio servitore. Poi Isaia disse: Prendete una massa di fichi secchi. Ed essi la presero, e la misero sopra l'ulcera. Ed egli guarì.