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Primo libro di Samuele 13:1-15

Primo libro di Samuele 13:1-15 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Saul aveva trent’anni quando cominciò a regnare; e regnò quarantadue anni sopra Israele. Saul si scelse tremila uomini d’Israele: duemila stavano con lui a Micmas e sul monte di Betel e mille con Gionatan a Ghibea di Beniamino; rimandò invece il resto del popolo ognuno alla sua tenda. Gionatan batté la guarnigione dei Filistei che stava a Gheba; e i Filistei lo seppero. Allora Saul suonò la tromba per tutto il paese e disse: «Lo sappiano gli Ebrei!» E tutto Israele sentì dire: «Saul ha battuto la guarnigione dei Filistei e Israele si è reso odioso ai Filistei». Così il popolo fu convocato a Ghilgal per seguire Saul. I Filistei si radunarono per combattere contro Israele; avevano trentamila carri, seimila cavalieri e gente numerosa come la sabbia che è sulla riva del mare. Salirono dunque e si accamparono a Micmas, a oriente di Bet-Aven. Gli Israeliti, vedendosi ridotti a mal partito perché il popolo era messo alle strette, si nascosero nelle caverne, nelle macchie, tra le rocce, nelle buche e nelle cisterne. Ci furono degli Ebrei che passarono il Giordano per andare nel paese di Gad e di Galaad. Quanto a Saul, egli era ancora a Ghilgal, e tutto il popolo che lo seguiva tremava. Egli aspettò sette giorni, secondo il termine fissato da Samuele; ma Samuele non giungeva a Ghilgal e il popolo cominciò a disperdersi e ad abbandonarlo. Allora Saul disse: «Portatemi l’olocausto e i sacrifici di riconoscenza»; e offrì l’olocausto. Aveva appena finito di offrire l’olocausto, che arrivò Samuele; Saul gli uscì incontro per salutarlo. Ma Samuele gli disse: «Che hai fatto?» Saul rispose: «Siccome vedevo che il popolo si disperdeva e mi abbandonava, che tu non giungevi nel giorno stabilito e che i Filistei erano radunati a Micmas, mi sono detto: “Ora i Filistei mi piomberanno addosso a Ghilgal e io non ho ancora implorato il SIGNORE!” Così mi sono fatto forza e ho offerto l’olocausto». Allora Samuele disse a Saul: «Tu hai agito stoltamente; non hai osservato il comandamento che il SIGNORE, il tuo Dio, ti aveva dato. Il SIGNORE avrebbe stabilito il tuo regno sopra Israele per sempre. Ora invece il tuo regno non durerà. Il SIGNORE si è cercato un uomo secondo il suo cuore, e il SIGNORE lo ha destinato a essere principe del suo popolo, poiché tu non hai osservato quello che il SIGNORE ti aveva ordinato». Poi Samuele partì da Ghilgal e andò a Ghibea di Beniamino, e Saul passò in rivista il popolo che si trovava con lui; erano circa seicento uomini.

Primo libro di Samuele 13:1-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

*Saul aveva trent'anni quando cominciò a regnare; e regnò quarantadue anni sopra *Israele. Saul si scelse tremila uomini d'Israele: duemila stavano con lui a Micmas e sul monte di *Betel e mille con *Gionatan a Ghibea di *Beniamino; rimandò invece il resto del popolo, ognuno alla sua tenda. Gionatan batté la guarnigione dei *Filistei che stava a Gheba; e i Filistei lo seppero. Allora Saul sonò la tromba per tutto il paese, e disse: «Lo sappiano gli *Ebrei!» E tutto Israele sentí dire: «Saul ha battuto la guarnigione dei Filistei e Israele si è reso odioso ai Filistei». Cosí il popolo fu convocato a *Ghilgal per seguire Saul. I Filistei si radunarono per combattere contro Israele; avevano trentamila carri, seimila cavalieri e gente numerosa come la sabbia che è sulla riva del mare. Salirono dunque e si accamparono a Micmas, a oriente di Bet-Aven. Gli Israeliti, vedendosi ridotti a mal partito, perché il popolo era messo alle strette, si nascosero nelle caverne, nelle macchie, tra le rocce, nelle buche e nelle cisterne. Ci furono degli Ebrei che passarono il *Giordano, per andare nel paese di *Gad e di *Galaad. Quanto a Saul egli era ancora a Ghilgal, e tutto il popolo che lo seguiva tremava. Egli aspettò sette giorni, secondo il termine fissato da *Samuele; ma Samuele non giungeva a Ghilgal e il popolo cominciò a disperdersi e ad abbandonarlo. Allora Saul disse: «Portatemi l'olocausto e i sacrifici di riconoscenza»; e offrí l'olocausto. Aveva appena finito di offrire l'olocausto, che arrivò Samuele; Saul gli uscí incontro per salutarlo. Ma Samuele gli disse: «Che hai fatto?» Saul rispose: «Siccome vedevo che il popolo si disperdeva e mi abbandonava, che tu non giungevi nel giorno stabilito e che i Filistei erano radunati a Micmas, mi sono detto: “Ora i Filistei mi piomberanno addosso a Ghilgal e io non ho ancora implorato il Signore!” Cosí mi sono fatto forza e ho offerto l'olocausto». Allora Samuele disse a Saul: «Tu hai agito stoltamente; non hai osservato il comandamento che il Signore, il tuo Dio, ti aveva dato. Il Signore avrebbe stabilito il tuo regno sopra Israele per sempre. Ora invece il tuo regno non durerà. Il Signore si è cercato un uomo secondo il suo cuore, e il Signore l'ha destinato a essere principe del suo popolo, poiché tu non hai osservato quello che il Signore t'aveva ordinato». Poi Samuele partí da Ghilgal e andò a Ghibea di Beniamino, e Saul passò in rivista il popolo che si trovava con lui; erano circa seicento uomini.

Primo libro di Samuele 13:1-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Saul scelse tra gli Israeliti tremila uomini: duemila andarono con lui a Micmas e sulle montagne di Betel, mille stavano con suo figlio Giònata a Gàbaa di Beniamino. Rimandò gli altri a casa. Giònata conquistò il posto di guardia filisteo di Gàbaa. I Filistei vennero a saperlo. Allora Saul fece suonare la tromba per dare la notizia agli Ebrei in tutto il territorio. Così in tutto Israele corse la voce: «Saul ha conquistato il posto di guardia, e adesso tutti i Filistei sono contro di noi». Il popolo fu convocato a Gàlgala per unirsi a Saul. I Filistei, intanto, si erano radunati per far guerra a Israele. Disponevano di tremila carri, seimila cavalieri e di truppe numerose come i granelli di sabbia sulla riva del mare. Si accamparono a Micmas, a oriente di Bet-Aven. Quando gli Israeliti si videro in pericolo, minacciati così da vicino, si nascosero nelle grotte, nelle boscaglie, tra le rocce, nelle fosse e nelle cisterne. Alcuni Ebrei attraversarono il Giordano e si rifugiarono nei territori di Gad e di Gàlaad. Saul era rimasto a Gàlgala, tutto il popolo che era con lui tremava dalla paura. Attese sette giorni, il tempo stabilito da Samuele. Ma Samuele non arrivava e il popolo cominciava ad abbandonare Saul. Allora egli ordinò di preparare gli animali per il sacrificio completo e il banchetto sacro. E Saul stesso offrì il sacrificio. Aveva appena finito di offrirlo, ed ecco arrivare Samuele. Saul gli andò incontro per salutarlo, ma Samuele gli disse: — Che cos’hai fatto? — Il popolo mi stava abbandonando, — rispose Saul, — e tu non sei venuto nel giorno stabilito. Per di più i Filistei si erano accampati a Micmas. Allora mi son detto: Adesso i Filistei scenderanno a Gàlgala per attaccarmi e io non mi sono ancora assicurato il favore del Signore. Così mi sono fatto forza e ho offerto il sacrificio. Samuele rispose: — Hai fatto una pazzia: non hai osservato il comandamento che il Signore, tuo Dio, ti aveva dato. Se tu avessi ubbidito, il Signore avrebbe reso stabile per sempre il tuo regno su Israele. Invece, il tuo regno non durerà, perché non hai osservato quel che il Signore ti aveva comandato. Il Signore si è già scelto un uomo come vuole lui e lo costituirà a capo del suo popolo. Samuele lasciò Gàlgala e se ne andò a Gàbaa nel territorio di Beniamino. Saul passò in rivista le truppe che gli erano rimaste: erano circa seicento uomini.

Primo libro di Samuele 13:1-15 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

SAULLE avea regnato un anno, quando queste cose avvennero; e poi, dopo aver regnato due anni sopra Israele, scelse tremila uomini d'Israele; de' quali duemila stettero con lui in Micmas, e nel monte di Betel, e mille con Gionatan, in Ghibea di Beniamino; e rimandò il rimanente del popolo, ciascuno alle sue stanze. E Gionatan percosse la guernigione de' Filistei ch'era nel colle; e i Filistei l'intesero. E Saulle fece sonar la tromba per tutto il paese, dicendo: Odano gli Ebrei. E tutto Israele udì dire: Saulle ha percossa la guernigione de' Filistei, ed anche Israele è diventato abbominevole fra i Filistei. E il popolo fu adunato a grida in Ghilgal, per seguitare Saulle. I Filistei si adunarono anch'essi per guerreggiare contro ad Israele, avendo trentamila carri, e seimila cavalieri, e della gente in moltitudine, come la rena che è in sul lito del mare. E salirono, e si accamparono in Micmas, verso l'Oriente di Bet-aven. Ora gl'Israeliti, veggendosi distretti, perciocchè il popolo era oppressato, si nascosero nelle spelonche, e per li greppi de' monti, e nelle rupi, e nelle rocche, e nelle grotte. E gli altri Ebrei passarono di là dal Giordano al paese di Gad e di Galaad. E Saulle non si moveva di Ghilgal, e tutto il popolo che lo seguitava era impaurito. Ed egli aspettò sette giorni, secondo il termine posto da Samuele; e Samuele non veniva in Ghilgal; laonde il popolo si dispergeva d'appresso a Saulle. Allora Saulle disse: Adducetemi l'olocausto, e i sacrificii da render grazie. Ed egli offerse l'olocausto. E, come egli forniva d'offerir l'olocausto, ecco, Samuele arrivò; e Saulle gli uscì incontro, per salutarlo. Ma Samuele gli disse: Che hai fatto? E Saulle gli rispose: Perciocchè io vedeva che il popolo si dispergeva d'appresso a me, e che tu non venivi al termine posto de' giorni, e che i Filistei erano adunati in Micmas, io dissi: I Filistei verranno ora contro a me in Ghilgal, ed io non ho supplicato al Signore; laonde, dopo essermi rattenuto quant'ho potuto, io ho offerto l'olocausto. Allora Samuele disse a Saulle: Tu hai follemente fatto, non avendo osservato il comandamento del Signore Iddio tuo, il quale egli ti avea dato; perciocchè il Signore avrebbe ora stabilito il tuo regno sopra Israele, in perpetuo. Ma ora il tuo regno non sarà stabile; il Signore s'è cercato un uomo secondo il cuor suo, il quale egli ha ordinato per conduttore sopra il suo popolo; poichè tu non hai osservato quello che il Signore ti avea comandato. Poi Samuele si levò, e salì da Ghilgal in Ghibea di Beniamino. E Saulle fece la rassegna della gente che si ritrovava con lui, ch'era d'intorno a seicent'uomini.