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EVANGELO DI S. LUCA 3:1-14

EVANGELO DI S. LUCA 3:1-14 DB1885

OR nell'anno quintodecimo dell'imperio di Tiberio Cesare, essendo Ponzio Pilato governator della Giudea; ed Erode tetrarca della Galilea; e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea, e della contrada Traconitida; e Lisania tetrarca di Abilene; sotto Anna, e Caiafa, sommi sacerdoti; la parola di Dio fu indirizzata a Giovanni, figliuol di Zaccaria, nel deserto. Ed egli venne per tutta la contrada d'intorno al Giordano, predicando il battesimo del ravvedimento, in remission de' peccati. Siccome egli è scritto nel libro delle parole del profeta Isaia, dicendo: Vi è una voce d'uno, che grida nel deserto: Acconciate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. Sia ripiena ogni valle, e sia abbassato ogni monte, ed ogni colle; e sieno ridirizzati i luoghi distorti, e le vie aspre appianate. Ed ogni carne vedrà la salute di Dio. Egli adunque diceva alle turbe, che uscivano per esser da lui battezzate: Progenie di vipere, chi vi ha mostrato a fuggir dall'ira a venire? Fate adunque frutti degni del ravvedimento; e non prendete a dir fra voi stessi: Noi abbiamo Abrahamo per padre; perciocchè io vi dico che Iddio può, eziandio da queste pietre, far sorgere de' figliuoli ad Abrahamo. Or già è posta la scure alla radice degli alberi; ogni albero adunque che non fa buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco. E le turbe lo domandarono, dicendo: Che faremo noi dunque? Ed egli, rispondendo, disse loro: Chi ha due vesti ne faccia parte a chi non ne ha; e chi ha da mangiare faccia il simigliante. Or vennero ancora de' pubblicani, per essere battezzati, e gli dissero: Maestro, che dobbiam noi fare? Ed egli disse loro: Non riscotete nulla più di ciò che vi è stato ordinato. I soldati ancora lo domandarono, dicendo: E noi, che dobbiam fare? Ed egli disse loro: Non fate storsione ed alcuno, e non oppressate alcuno per calunnia; e contentatevi del vostro soldo.