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EVANGELO DI S. GIOVANNI 6:26-59

EVANGELO DI S. GIOVANNI 6:26-59 DB1885

Gesù rispose loro, e disse: In verità, in verità, io vi dico, che voi mi cercate, non perciocchè avete veduti miracoli; ma, perciocchè avete mangiato di quei pani, e siete stati saziati. Adoperatevi, non intorno al cibo che perisce, ma intorno al cibo che dimora in vita eterna, il quale il Figliuol dell'uomo vi darà; perciocchè esso ha il Padre, cioè Iddio, suggellato. Laonde essi gli dissero: Che faremo, per operar le opere di Dio? Gesù rispose, e disse loro: Questa è l'opera di Dio: che voi crediate in colui ch'egli ha mandato. Laonde essi gli dissero: Qual segno fai tu adunque, acciocchè noi lo veggiamo, e ti crediamo? che operi? I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: Egli diè loro a mangiare del pan celeste. Allora Gesù disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che Mosè non vi ha dato il pane celeste; ma il Padre mio vi dà il vero pane celeste. Perciocchè il pan di Dio è quel che scende dal cielo, e dà vita al mondo. Essi adunque gli dissero: Signore, dacci del continuo cotesto pane. E Gesù disse loro: Io sono il pan della vità; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà giammai sete. Ma io vi ho detto che, benchè mi abbiate veduto, non però credete. Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me, ed io non caccerò fuori colui che viene a me. Perciocchè io son disceso del cielo, non acciocchè io faccia la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. Ora questa è la volontà del Padre che mi ha mandato: ch'io non perda niente di tutto ciò ch'egli mi ha dato; anzi, ch'io lo riscusciti nell'ultimo giorno. Ma altresì la volontà di colui che mi ha mandato è questa: che chiunque vede il Figliuolo, e crede in lui, abbia vita eterna; ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. I Giudei adunque mormoravano di lui, perciocchè egli avea detto: Io sono il pane ch'è disceso dal cielo. E dicevano: Costui non è egli Gesù, figliuol di Giuseppe, di cui noi conosciamo il padre e la madre? come adunque dice costui: Io son disceso dal cielo? Laonde Gesù rispose, e disse loro: Non mormorate tra voi. Niuno può venire a me, se non che il Padre che mi ha mandato lo tragga; ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Egli è scritto ne' profeti: E tutti saranno insegnati da Dio. Ogni uomo dunque che ha udito dal Padre, ed ha imparato, viene a me. Non già che alcuno abbia veduto il Padre, se non colui ch'è da Dio; esso ha veduto il Padre. In verità, in verità, io vi dico: Chi crede in me ha vita eterna. Io sono il pan della vita. I vostri padri mangiarono la manna nel deserto, e morirono. Quest'è il pane ch'è disceso dal cielo, acciocchè chi ne avrà mangiato non muoia. Io sono il vivo pane, ch'è disceso dal cielo; se alcun mangia di questo pane viverà in eterno; or il pane che io darò è la mia carne, la quale io darò per la vita del mondo. I Giudei adunque contendevan fra loro, dicendo: Come può costui darci a mangiar la sua carne? Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che se voi non mangiate la carne del Figliuol dell'uomo, e non bevete il suo sangue, voi non avete la vita in voi. Chi mangia la mia carne, e beve il mio sangue, ha vita eterna; ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perciocchè la mia carne è veramente cibo, ed il mio sangue è veramente bevanda. Chi mangia la mia carne, e beve il mio sangue, dimora in me, ed io in lui. Siccome il vivente Padre mi ha mandato, ed io vivo per il Padre, così, chi mi mangia viverà anch'egli per me. Quest'è il pane ch'è disceso dal cielo; non quale era la manna che i vostri padri mangiarono, e morirono; chi mangia questo pane viverà in eterno. Queste cose disse nella sinagoga, insegnando in Capernaum.