Il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar, il tredicesimo giorno del mese, quando l’ordine del re e il suo decreto dovevano essere applicati, il giorno che i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiché furono i Giudei ad avere in loro potere i loro nemici. I Giudei si radunarono nelle loro città, in tutte le province del re Assuero, per mettere la mano su quelli che cercavano di fare loro del male; nessuno poté resistere loro, perché erano stati presi dal timore dei Giudei. Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che svolgevano gli affari del re diedero manforte ai Giudei, perché avevano paura di Mardocheo. Mardocheo infatti era potente nel palazzo del re, e la sua fama raggiungeva tutte le province, perché quest’uomo, Mardocheo, diventava sempre più potente.
I Giudei dunque colpirono tutti i loro nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei loro nemici quello che vollero. Nella residenza reale di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini, misero a morte Parsandata, Dalfon, Aspata, Porata, Adalia, Aridata, Parmasta, Arisai, Aridai e Vaizata, i dieci figli di Aman, figlio di Ammedata, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio.