Quel giorno, quando il Signore diede a Israele la vittoria sugli Amorrei, Giosuè pregò il Signore e gridò alla presenza di tutti gli Israeliti: «Sole, fermati su Gàbaon! e tu, luna, sulla valle di Àialon!». Il sole si fermò, la luna restò immobile, un popolo si vendicò dei suoi nemici. Questo avvenimento è descritto nel ‘Libro del Giusto’; per quasi un giorno intero il sole restò in alto in cielo, senza avviarsi al tramonto. Un giorno come quello non c’è mai stato né prima né dopo di allora, quando il Signore ubbidì a un essere umano e combatté al fianco d'Israele. (In seguito Giosuè tornò con le sue truppe all’accampamento di Gàlgala). Ma i cinque re amorrei erano riusciti a fuggire e si erano nascosti in una grotta a Makkedà. Qualcuno venne a dire a Giosuè: «Abbiamo trovato i cinque re: si sono nascosti in una grotta a Makkedà!». Giosuè ordinò: «Fate rotolare dei massi all’entrata della grotta e lasciate alcuni uomini di guardia. Ma voi non restate là. Continuate a inseguire i nemici. Tagliate loro la strada. Impedite che tornino nelle città. Il Signore li farà cadere in vostro potere!». Così Giosuè e gli Israeliti fecero ancora una grande strage tra i nemici. Ma alcuni di loro riuscirono a salvarsi all’interno delle mura. I soldati Israeliti tornarono sani e salvi da Giosuè nell’accampamento di Makkedà: nessuno ebbe il coraggio di dire niente contro gli Israeliti. Allora Giosuè ordinò: «Liberate l’entrata della grotta e fate venire fuori quei cinque!». I cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon furono trascinati fuori e condotti da Giosuè. Egli fece radunare tutti gli Israeliti e ordinò ai comandanti che lo avevano seguito in guerra: «Venite vicino e calpestate questi re! Passate sul loro collo!». Così fecero. Giosuè aggiunse: «Non dovete aver paura né essere indecisi. Siate forti e coraggiosi, perché il Signore tratterà così tutti i nemici che combatterete!». Poi uccise i cinque re. Fece appendere i loro cadaveri a cinque alberi e li lasciò appesi là fino a sera. Al tramonto Giosuè comandò di toglierli dagli alberi e di gettarli nella grotta dove erano andati a nascondersi. L’entrata della caverna fu chiusa con un mucchio di pietre. Quel mucchio è ancora là. Quello stesso giorno Giosuè attaccò la città di Makkedà e la conquistò. Sterminò tutti gli abitanti e non risparmiò nessuno. Trattò il re di Makkedà come il re di Gerico. Da Makkedà Giosuè e gli Israeliti si diressero verso la città di Libna e l’attaccarono. Il Signore diede a Israele la vittoria su Libna e il suo re. Gli Israeliti uccisero tutti gli abitanti senza risparmiare nessuno. Giosuè trattò il re di Libna come il re di Gerico. Da Libna Giosuè e gli Israeliti si diressero verso la città di Lachis. L’assediarono e l’attaccarono. Il Signore diede a Israele la vittoria e gli Israeliti conquistarono Lachis il secondo giorno di assedio. Uccisero tutti. Trattarono Lachis come Libna. Oram, il re di Ghezer, era accorso in aiuto di Lachis. Ma Giosuè sconfisse il suo esercito e uccise tutti i suoi soldati; non risparmiò nessuno. Da Lachis Giosuè e gli Israeliti si diressero verso la città di Eglon. L’assediarono e l’attaccarono. Conquistarono la città prima di sera. Sterminarono tutti. Trattarono Eglon come Lachis. Da Eglon Giosuè e gli Israeliti si diressero verso la città di Ebron. L’attaccarono e la conquistarono. Uccisero il re e tutti gli abitanti. Distrussero anche i villaggi dei dintorni. Non risparmiarono nessuno. Trattarono Ebron come Eglon: la destinarono allo sterminio. Poi Giosuè e gli Israeliti cambiarono direzione; andarono alla città di Debìr e l’attaccarono. La conquistarono con i villaggi dei dintorni. Sterminarono il re e tutti gli abitanti senza risparmiare nessuno. Trattarono Debìr come Ebron e Libna e i loro re. Così Giosuè conquistò l’intera regione: la montagna e la pianura, le colline e il deserto del sud. Uccise tutti i re senza risparmiare nessuno e sterminò tutti gli esseri viventi, come aveva ordinato il Signore, Dio d'Israele. Conquistò tutto il territorio da Kades-Barnea a sud, fino a Gaza sul Mediterraneo; da Gosen a Gàbaon, al nord. Giosuè sconfisse tutti quei re e conquistò il loro territorio in una sola volta, perché il Signore, Dio d'Israele, combatteva per gli Israeliti. Poi Giosuè tornò con tutto il popolo d'Israele nell’accampamento di Gàlgala.
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