Genesi 2
2
1Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l’esercito loro. 2Il settimo giorno Dio compì l’opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta. 3Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso Dio si riposò da tutta l’opera che aveva creata e fatta.
4Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati. Nel giorno che Dio il Signore#Dio il Signore, in questa versione, il Signore traduce il tetragramma Yhwh che gli Ebrei, per rispetto, non pronunciano più da molto tempo. Questo tetragramma è molto vicino alla radice ebraica del verbo essere (vd. anche Esodo 3:14-15). Dio traduce quasi sempre il termine ebr. Elohim (come in questo caso), o El. fece la terra e i cieli, 5non c’era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna. Nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché Dio il Signore non aveva fatto piovere sulla terra, e non c’era alcun uomo per coltivare il suolo; 6ma un vapore saliva dalla terra e bagnava tutta la superficie del suolo.
7Dio il Signore formò l’uomo#Uomo, ebr. adam, da adamah, terra, suolo, terreno. dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente.
8Dio il Signore piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l’uomo che aveva formato. 9Dio il Signore fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. 10Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, e di là si divideva in quattro bracci. 11Il nome del primo è Pison, ed è quello che circonda tutto il paese di Avila, dove c’è l’oro; 12e l’oro di quel paese è puro; qui si trovano pure il bdellio#Bdellio, resina aromatica prodotta da una pianta d’Arabia. e l’ònice. 13Il nome del secondo fiume è Ghion, ed è quello che circonda tutto il paese di Cus#Cus, ovvero l’Etiopia.. 14Il nome del terzo fiume è Chiddechel#Chiddechel, ossia il Tigri., ed è quello che scorre a oriente dell’Assiria. Il quarto fiume è l’Eufrate.
15Dio il Signore prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 16Dio il Signore ordinò all’uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 17ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».
18Poi Dio il Signore disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui». 19Dio il Signore, avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li condusse all’uomo per vedere come li avrebbe chiamati, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l’uomo gli avrebbe dato. 20L’uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l’uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui. 21Allora Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui e richiuse la carne al posto d’essa. 22Dio il Signore, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la condusse all’uomo. 23L’uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna#Donna, ebr. isshah, da ish, uomo. perché è stata tratta dall’uomo». 24Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.
25L’uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna.
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2008 Società Biblica di Ginevra